Capitolo 39

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Il resto della giornata trascorse velocemente, della squadra di Gibbs, solo lui era tornato a lavorare nel pomeriggio, gli erano bastate giusto un paio di ore di sonno nella sala autopsie di Ducky per sentirsi subito pronto e riposato. Non aveva tempo da perdere, c'erano dei rapporti da chiudere e doveva occuparsi anche di visionare le deposizioni firmate di alcuni marine che erano nella base di Sulu e che erano stati sentiti quando lui era in ospedale con Tony. Si sistemò alla scrivania, accese la lampada, bevve un sorso di caffé e aprì il primo fascicolo.

"Gibbs, sei ancora qui?" chiese Leon passando davanti alla sua scrivania.

"Si, devo controllare questi rapporti e redigerne uno tutto mio sull'arresto del colonnello Coole" rispose il capo dell'NCIS senza distogliere lo sguardo dal suo lavoro.

"Immagino che l'opzione di farlo domani non ti sfiora minimamente, vero? mormorò Vance. Non era da lui dare simili suggerimenti, ma aveva visto coi propri occhi le conseguenze che quella storia aveva avuto sul suo subordinato, non aveva la minima intenzione di vedere crollare i propri uomini sotto il peso del rimorso e del dolore.

"A proposito del colonnello Coole" riprese Vance. Jethro smise di scrivere, si tolse gli occhiali e lo guardò da basso.

"Potremo avere problemi" continuò il direttore dell'NCIS.

"Che genere di problemi?" si informò Gibbs.

"Non qui!" rispose Leon invitandolo a seguirlo nel suo ufficio.

Salirono entrambi le scale diretti nell'ufficio del direttore, Gibbs sentiva già la rabbia montargli da dentro, ma l'ultima cosa che voleva in quel momento era avere altre inutili discussioni che, trattandosi di Vance, non sarebbero arrivati a nulla.

"Allora Leon, che succede?" chiese Jethro sulla soglia dell'ufficio del direttore.

"Qualcuno sta cercando di insabbiare il caso, a quanto pare, quell'uomo ha amici potenti" rispose Leon guardando fuori dalla finestra.

"Di cosa stai parlando? Abbiamo le prove, dei testimoni, la confessione del tenente Gillian cos'altro serve?" scattò Jethro.

"Ho appena ricevuto una comunicazione dal reparto prove, la scatola contenente le foto e le testimonianze di alcuni marine, sono andati persi e quei marine sono attualmente irreperibili" spiegò il direttore.

"E il video di Tony?".

"Tutto sparito Gibbs". Qualcuno bussò alla porta ed un secondo dopo Abby entrò in ufficio: "Direttore abbiamo un problema!" esordì chiudendosi la porta alle spalle, "oh, ciao Gibbs!".

"Cosa succede signorina Sciuto?" chiese Vance intrecciando le dita sulla scrivania.

"Oh, si, giusto! Ecco abbiamo ricevuto la visita di un hacker signore e tutto il materiale dell'indagine di Tony è andato perduto" rispose Abby, abbassando di molto il tono della voce man mano che arrivava infondo alla frase.

I due uomini si guardarono accigliati.

"Però non è detto che sia perso per sempre!" si affrettò, "se riesco a entrare nel server remoto e a fare un debug del file di sistema, forse...." prese a dire Abby.

"Abby" la interrompe Gibbs, "quanto ti ci vuole?".

"Se ci fosse McGee con me, ci metterei molto meno, ma non so di preciso, di sicuro ore" mormorò giocando con le dita delle mani.

"Perfetto, allora sveglialo e digli che abbiamo un'urgenza" ordinò Gibbs.

"Si" saltellò la ragazza uscendo dall'ufficio di Vance.

"Jethro non è finita" riprese Leon.

"Cos'altro c'è?" sospirò.

"Non riusciamo più a rintracciare Stewart e Korghin. Un processo senza testimoni non è un processo e così il segretario della difesa ha detto di far testimoniare DiNozzo".

"Stai scherzando? Tony non è in grado di affrontare un processo ora!" scattò Gibbs.

"È quello che gli ho detto, ma lui vuole solo..." si bloccò cercando di trovare le parole più indicate anche se sapeva che qualsiasi cosa avesse detto, Gibbs non l'avrebbe presa bene.

"Vuole usarlo da esca, vero Leon?" chiese stringendo gli occhi come quando cerca di carpire informazioni attraverso il linguaggio del corpo. Vance non rispose, si alzò nervoso dalla sedia portando le mani in tasca, sotto lo sguardo inquisitore di Jethro che non l'aveva perso d'occhio un solo istante.

"In realtà Korghin e Stewart sono in una località protetta, vero?".

Nessuna risposta.

"Per la miseria Leon vuoi rispondere una buona volta? Che diavolo sta succedendo ancora?" esplose Gibbs prendendo a calci il cestino dei rifiuti.

"Se vuole prendersela con qualcuno, agente Gibbs, lo faccia con me!" disse il capo della difesa entrando nella stanza e lasciando entrambi gli uomini scossi.

Fino all'Ultimo RespiroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora