Capitolo 46

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"Ac...acqua..." mormorò Tony in preda al delirio, il dolore e la febbre alta lo stavano consumando, "acqua..." continuò umidendosi le labbra secche con la lingua senza alcun risultato.

"Mi spiace signor DiNozzo ma non può bere" rispose Anna mortificata, mentre continuava ad asciugargli la fronte. Tony ansimò e la sua gola emise un rantolo: "Sto...andando a fuoco..." mormorò sfinito. L'infermiera lo guardò con apprensione, poteva solo immaginare le pene che stava provando e si sentiva impotente.

"Papà..." mormorò, "Gibbs..." ansimò, "dove sono tutti? Dove...?". L'infermiera prese la mano di DiNozzo e la strinse con forza: "Resista Tony, non è solo!".

"An...na...?".

"Si sono qui, non la lascio" gli sussurrò passando una pezza umida sul viso di Tony, "resisti..." continuò accarezzando il paziente. Il respiro di Tony si fece più regolare, mentre una lacrima fece capolino sul volto contratto.

Il dolore lo straziava e la febbre gli toglieva forze e lucidità, era sfinito.

"Ho...sete...".

"Non può ancora bene, mi spiace" rispose, poi ebbe un idea, "aspetta!" sorrise allontanandosi.

La mancanza di contatto fisico diretto fece di nuovo sprofondare Tony nello sconforto più totale. Non era da lui un simile atteggiamento, ma non riusciva a controllare l'emozioni. Il dolore, la sofferenza lo rendevano vulnerabile.

"Eccomi" avvisò Anna, "dischiuda le labbra".

"Cosa vuoi fare?" le chiese ansimante.

"Si fidi di me" rispose la donna, "lei è il mio primo paziente adulto, non farei mai nulla che possa nuocerle" sorrise ben sapendo che non avrebbe potuto vederla. Tony fece come gli fu chiesto e, dopo alcuni secondi, sentì le labbra bagnate e fresche.

"Va meglio?" gli chiese.

"Cosa...".

"Ghiaccio! Mi sono ricordata che lo usavamo spesso nell'ospedale pediatrico da cui vengo, quando ai piccoli non era concesso di bere in modo diretto" rise divertita, passando il cubetto sulle calde labbra dell'agente dell'NCIS.

"Mi sta dicendo che sembro un bambino?" chiese Tony sforzando un sorriso.

"Un po' fuori taglia, ma certo, i miei pazienti sono tutti come bambini da accudire" sorrise reggendo il gioco.

Tony rise divertito: "Lo prendo per un complimento".

"Deve, io amo i bambini! Ora posso darle dell'altro paracetamolo, così si sentirà meglio".

"Anna?".

"Si?" chiese aprendo la valvola della flebo.

"Grazie" sussurrò.

"Dovere!".

"E io che pensavo di aver fatto colpo!" scherzò Tony sentendosi in sintonia con la donna. Anna gli accarezzò nuovamente la fronte: "Ne riparleremo quando sarà guarito, ok?".

Tony sorrise: "Ok...ospedale pediatrico, eh?".


*****


"Trovato qualcosa Tim?" gli chiese Palmer.

"Macché, sembra conoscere la posizione delle telecamere e fa di tutto affinché venga sempre ripreso si spalle. Siamo a un punto morto!" sbuffò McGee esausto.

"Niente anche qui purtroppo" annunciò Abby con un nulla di fatto.

"Forza ragazzi, non potete arrendervi così!" li incitò Jimmy, "ci deve pur essere qualcosa che possiamo fare o che ci è sfuggito".

"È inutile Jimmy, avremo visto quel video una decina di volte e non riusciamo mai a vederne il volto" fece una pausa guardando Abby, "dobbiamo arrenderci!".

"Questo mai! Avanti McGee, mettilo di nuovo dall'inizio!" scattò Palmer determinato.

Le immagini presero a scorrere per l'ennesima volta e per l'ennesima volta, videro un uomo dalla corporatura robusta entrare nel magazzino reperti attraverso il codice segreto, aprire il cancelletto e sparire subito dopo con la scatola delle prove. "Stoppa!" ordinò Palmer a Tim che fermò la riproduzione.

"Cosa?" chiese McGee.

"Guardate qui, non notate nulla di diverso?" chiese Jimmy.

"Che entra a mani vuote ed esce con la scatola contenente i reperti?" chiese cinicamente Abby.

"No, guardate bene: in questo punto gli manca un pezzo di guanto!" esultò.

Abby e McGee si avvicinarono al monitor: "E' vero! Se si e rotto nel deposito dei reperti è probabile sia ancora li..." sorrise Tim.

"E se lo troviamo, potremo avere un'impronta parziale!" sorrise Abby, "Jimmy sei un genio!" saltellò abbracciandolo.

"Andiamo giù, di corsa!".

Fino all'Ultimo RespiroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora