Uscirono dallo studio del dottore con aria affranta, Gibbs avrebbe voluto trovare le giuste parole per consolare il povero Senior, ma non ne aveva. Non vi era nulla che potesse fare per l'anziano padre di DiNozzo se non proteggere il suo unico figlio con tutte le sue forze.
"Jethro" lo chiamò Fornell arrivandogli alle spalle.
"Tobias" lo salutò.
"Hai una faccia spaventosa! Da quando tempo è che non dormi?" chiese l'amico accigliato. Gibbs sospirò: "Se escludiamo le due ore in sala autopsie, sono quasi 48 ore che non tocco un letto".
"Sala autopsie?" chiese Fornell con una smorfia, Jethro lo fissò senza rispondere, "ok, Gibbs non voglio saperne nulla delle tue bizzarre abitudini. Piuttosto, lui chi è?" chiese indicando Senior che nel frattempo si era avvicinato al vetro di osservazione che dava sulla stanza del figlio.
"Il padre di DiNozzo" rispose fissando l'uomo che continuava ad accarezzare il vetro con mano tremante.
"Poveraccio" commentò Fornell.
"Dobbiamo incastrare quel bastardo, Tobias".
"E lo faremo! Usare DiNozzo come esca è stata un'ottima idea" sorrise Fornell, "attualmente non è in grado di muoversi, quindi sappiamo per certo che, se deve succedere qualcosa, succederà lì".
"Non parleresti così se li dentro ci fosse tua figlia!" rispose Gibbs guardandolo dritto negli occhi.
"Lo so, ma non c'è neanche tuo figlio lì" ribatté, "DiNozzo ha già un padre ed è quell'uomo che sta soffrendo attaccato a quel vetro. Tu sei il suo superiore, un collega, un confidente forse, ma non suo padre!" rispose Fornell, "il nostro compito ora è proteggerlo senza farci condizionare dai sentimenti. Se lasciamo che i nostri sentimenti prendono il sopravvento rischiamo solo di mettere in pericolo le persone che amiamo".
"Smettila Tobias! Non ho bisogno di una predica" scattò Jethro seccato.
"E allora togliti quella dannata espressione dalla faccia!" scattò l'altro serio in volto. Gibbs lo fissò, sapeva che aveva ragione, ma non poteva impedirsi di provare apprensione per la situazione.
"Jethro, non è colpa tua, quindi smettila di torturati così" sospirò Tobias mettendogli una mano sulla spalla.
"È qui che ti sbagli, avrei dovuto capirlo".
"So come sono andate le cose e no, non potevi! Per tutti DiNozzo era ufficialmente in ferie, non potevi saperlo" replicò l'amico.
"Qualche giorno prima della sua partenza abbiamo avuto una discussione, una stupida, banale, inutile discussione e ci rivolgevamo appena la parola" fece una pausa scoppiando in un amaro sorriso, "anzi, io non gli rivolgevo la parola! Lui ha tentato fino all'ultimo giorno. Lo vidi salire da Vance sorridente e lo vidi scendere teso come una corda" scosse il capo, "avevo intuito qualcosa, ma ho fatto finta di non vedere e mi sono girato dall'altra parte. Ricordo il suo sguardo quando ci ha salutati, era allegro come sempre, ma i suoi occhi sembravano chiedermi aiuto ed io..." sospirò coprendosi il viso con la mano.
"Jethro...".
"Agente Gibbs?" intervenne il dottor Cale ignaro della situazione, "eccovi la lista del personale autorizzato" concluse consegnandogli un foglio di carta.
"Grazie" sospirò il capo dell'NCIS mostrando il foglio a Fornell, "ho chiesto al dottore una lista per sapere volti e nomi di chi potrà avvicinarsi a DiNozzo".
"Ottimo, ne faccio una copia e la distribuisco tra i miei agenti. Tu stai bene?".
"Si, sto bene" mentì Gibbs avvicinandosi a Senior.
"Ehi Tony, perché non entri?" chiese fingendosi disinvolto. Con la coda dell'occhio aveva notato Anthony dimenarsi nel letto in una smorfia di dolore e l'infermiera che aveva visto poco prima che gli asciugava il viso madido di sudore.
"Sta soffrendo molto..." constatò Senior con gli occhi lucidi, "il mio ragazzo..." sussurrò accarezzando il vetro.
Anna notò i due uomini oltre il vetro e li fece cenno di entrare, ma l'anziano padre scosse il capo con un amaro sorriso lasciandola perplessa.
"Senior...?".
"No Gibbs, hai sentito il dottore: una forte emozione potrebbe anche ucciderlo e se lui dovesse sapere che sono qui, potrebbe alterarsi e non voglio che stia peggio per colpa mia" rispose con lo sguardo fisso sul figlio, "sai com'è fatto e come si agita ogni volta che siamo nella stessa stanza, è meglio che pensi che mi sono dimenticato di lui per ora".
"Lui ha bisogno di te".
Senior sorrise: "Sei gentile Jethro, ma...".
"Durante il delirio di ieri notte, ha chiesto di te!" lo interruppe Gibbs, "vai da lui, coraggio".
Senior spostò lo sguardo su Gibbs, i suoi occhi erano sinceri. Sorrise commosso, gli diede una pacca sulla spalla e si avviò verso le sedie della sala d'attesa. Non si sentiva ancora pronto, non poteva ancora varcare quella soglia o rischiava di soffocare sotto il peso del rimorso e del dolore.
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Fino all'Ultimo Respiro
FanfictionL'Agente molto speciale Anthony DiNozzo viene scelto per una missione difficile dove dovrà giocarsi il tutto per tutto e dove la sua vita sarà messa seriamente in pericolo. Riuscirà Tony a vincere la sua battaglia e portare a termine la missione che...