_DICIASSETTE_

1.4K 109 2
                                    

Pov. Raffaello
Terri mi minacciò e se ne andò senza dire altro. Non lasciò né a me né a Ginger il tempo di seguirla.
<mi dispiace> sussurrò la bibliotecaria, se ne stava ferma con la testa china e le mani raccolte in grembo. Le misi una mano sulla spalla e provai a consolarla.
<non è colpa tua, anzi tu mi hi dato un grande aiuto> dissi in tono convincente.
Infondo era vero, se lei non si fosse lasciata scappare quella piccola informazione io sarei tornato al mio branco senza indizi e probabilmente non avrei mai più rivisto Ton e Alice. Ora, invece, avevo la possibilità di convincerla ad aiutarmi.
E se non avesse accettato?
L'avrei obbligata!

Delle voci assordanti mi risvegliarono dai miei pensieri, ma di solito in biblioteca non c'era silenzio?
Guardai Ginger per ricevere delle spiegazioni e dopo qualche secondo fece scattare la testa in alto e mi fissò impaurita. I suoi occhi verdi erano diventati languidi e non presagivano niente di buono.
<Terri...> disse piano.
<cosa?> chiese nervosamente.
<c'è un intruso... ed è con Terri> concluse lei.
Iniziò a correre tra gli scaffali come una scheggia e mentre provavo a seguirla stavo già pensando a quali torture avrei inflitto a quel intruso se solo avesse osato toccare la cacciatrice. Lei mi serviva e nessuno sarebbe riuscito a portarmela via. Ad un certo punto il tumore delle voci si spense improvvisamente e fu allora che lo vidi. Un ragazzo dai capelli biondi e riccioli che teneva la testa di Terri e la appoggiava lentamente sul pavimento. Non conoscevo il motivo, ma una rabbia incontrollata mi fece perdere la ragione. Camminai a grandi falcate verso di loro senza fare rumore e quando arrivai presi il ragazzo per il colletto della giacca e con uno strattone lo allontanai da Terri.
<la stavo solo aiutando> si giustificò il biondo rialzandosi.
Un ringhio basso e minaccioso uscì dalla mia gola ed i miei occhi si assottigliarono in due fessure nere.
<stai lontano da lei> scandii tra i denti.
<amico calmati> disse alzando le mani in segno di resa. Stavo per ringhiargli ancora di stare lontano da lei ma poi un pensiero di acese come una lampadina nella mia testa: come aveva fatto ad entrare?
Io e Terri avevamo impiegato ore solo per trovare la porta e al suo interno la biblioteca era una specie di labirinto gigante. Era tutto troppo strano, insomma in mezzo a tutti quegli scaffali lui era riuscito a trovare una ragazza e a soccorrerla prima che potesse farsi male a causa di uno svenimento. Era impossibile! Solo Ginger o qualcuno che conosceva bene la biblioteca, avrebbe saputo farsi strada così velocemente.

<chi sei?> gli chiesi cercando si calmarmi.
<mi chiamo Leonardi> rispose abbassando le mani.
Dietro di me Ginger si avvicinò a Terri e con delicatezza le posò le gambe su uno scaffale in modo che il sangue le confluisse più velocemente alla testa e lei potesse riprendersi al più presto.
<wow...> sussurrò Leonardo guardando le due ragazze. La cosa mi diede un fastidio enorme così mi spostai davanti a loro per impedire a quel biondo di poterle vedere.
<non abbiamo bisogno del tuo aiuto> ringhiai ancora una volta. Leonardo mi fissò poi spostò i suoi occhi su Ginger e poi ancora su di me. Sembrava confuso, come se non mi avesse sentito. Fece un passo verso le ragazze, con la mano mi spostò di lato e cominciò a guardare la bibliotecaria con occhi trasognanti.
<sono Leonardo> si presentò, <ma puoi chiamarmi Leo> continuò facendole l'occhiolino. Lei gli sorrise raggiante incrociando il suo sguardo ma sotto di loro qualcosa si mosse. Terri aveva afferrato ad entrambi le caviglie e per fortuna aveva interrotto quel momento troppo sdolcinato.
<mi fate venie il diabete> si lamentò aprendo gli occhi e fissandoli quasi disgustata. Provò ad alzarsi ma una smorfia di dolore le i disegnò sul volto.
<chi è il biondo?> chiese riappoggiando la testa sul pavimento.
Non diedi il tempo di rispondere a Leonardo e con poca delicatezza presi il braccio di Terri e la costrinsi a rimettersi in piedi. Il fatto che fosse svenuta non mi aveva aiutato a vederla più debole o più buona, lei era solo una manipolatrice.
<toglimi le mani di dosso cane> si lamentò scoccandomi un'occhiataccia.
<il discorso di prima non è finito> le dissi serio.
<tu dici?> mi rispose, con un mezzo sorriso.
<si e io dico anche, che ora verrai con me>.

Volevo sapere perché mi avesse mentito sulla sua identità. Cosa pensava sarebbe successo se solo si fosse fidata davvero e mi avesse raccontato il suo passato?
<amico, non voglio intromettermi ma se una donna decide che un discorso è finito, è finito> si intromise Leonardo. Terri scoppiò a ridere divertita e facendosi guidare da Ginger uscì dalla biblioteca senza più dire una parola.
<non immischiarti> lo avvertii furioso.
<non infastidire una cacciatrice, non è molto saggio> mi rispose. Sembrava quasi che mi considerasse un idiota, come se il mio sport preferito fosse infastidire la gente. Ma c'era qualcosa in lui che non mi piaceva per niente, come sapeva che Terri era una cacciatrice? Insomma le aveva solo impedito di prendere una botta in testa, non ci aveva preso il thè insieme.

Me ne andai in cerca dell'uscita, lasciandolo lì come un pesce lesso. Camminai per circa mezz'ora e l'unica cosa che vidi furono libri, libri, nient'altro che libri, di ogni genere e colore. Stavo quasi per arrendermi e decidere di rimanere lì a vita quando notai la porta nera e quasi correndo, uscii da quell'infernale biblioteca. Appena fuori incontrai Tyler che mi rivolse un sorriso soddisfatto.
<hai trovato ciò che cercavi?> mi chiese.
Lo osservai per qualche secondo e poi capii, aveva portato Terri in biblioteca solo perché sapeva che l'avrei seguita e che per colpa della lingua lunga di Ginger avrei scoperto tutto. Aveva pianificato ogni cosa.
<tu lo sapevi fin dall'inizio, quindi perché me lo chiedi?>.
<perché sei ancora vivo e ci sono solo due motivi per cui lei non ti ha ancora ucciso> mi spiegò Tyler.
<cioè?> domandai.
<o devi fare qualcosa per lei, o si è innamorata di te e sapendo che parliamo di Terrore Demon direi che le servi per qualcosa e io voglio sapere cosa> mi disse quasi minaccioso. Mi arrabbiai come una bestia, io ero un futuro Alfa potente, non lo stupido giocattolo di una ragazza.
<lasciamo in pace Tyler> lo avvertii.
Lui sbuffò. <non ti rendi conto che quando avrà finito di usarti ti ucciderà?> disse quasi divertito.

Quello stupido tono da strafottente mi fece arrabbiare ancora di più. Come si permetteva? Io non ero la pedina di nessuno! Anzi Terri era la mia pedina, dovevo consegnarla a suo zio per riavere indietro i mei amici, basta.
<dov'è lei?> chiesi in un ringhio.
<gira a destra e vai sempre dritto, è in cucina ma ti consiglio di aspettare, non bisogna mai parlare con una cacciatrice quando è arrabbiata> mi consigliò. Iniziai a camminare a passo svelto seguendo le indicazioni di Tyler mentre lui dal corridoio mi urlava ancora di aspettare e che non dovevo farmi uccidere prima del tempo.
Stupidaggini, Terri era un manipolatrice si, ma non era una cacciatrice o almeno non completamente. Aprii la porta della cucina e la trovai seduta su uno sgabello di legno che mangiava nutella appoggiata ad un grande tavolo di marmo bianco.

~SPAZIO AUTRICE~
La nostra cara Terri viene aiutata da un misterioso personaggio Leonardo, che fin dall'inizio non sembra trovarsi tra le grazie di Raffaello.
Dopo un breve litigio il nostro cagnolino esce dalla biblioteca e trova Tyler (che ha un futuro come organizzatore di caccie al tesoro)
che lo accusa di essere sol una pedina nelle mani di Terri.
Raffaello non gli crede ma ora più che mai vuole sapere il motivo per cui la signorina Demon non si fida di lui...🤔

Riusciranno a chiarire la situazione? Scopriremo chi è davvero Leonardo?
Ma soprattutto, smetterò mai di farvi domande in stile "chi l'ha visto" alla fine di ogni capitolo?
(No, credo di no😅😅).
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto, lasciatemi tanti commenti e anche qualche stellina!😘❤🌼

Terri Demon _(in Revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora