_NOVE_

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Pov. Terri

Axel aiutò mio cugino a rialzarsi mente io studiavo Raffaello con uno sguardo attento. Perché non ci aveva avvisato prima della scomparsa di Tom ed Alice? Quando era successo? Dopo cena?
Mi guardai in torno per vedere se qualcuno lo avesse seguito. Ma non si sentivano altri rumori, quindi tornai a guardarlo.
<che hai?> sbottò.
<io? Niente e tu?> risposi acida.
Per qualche strano motivo Raffaello mi faceva tornare in mente un ricordo sbiadito... ma non cancellato, che mio zio aveva cercato di distruggermi prima di ferirmi al petto.

Il cagnolino fece due passi verso di me e cominciò ad osservarmi come se fosse la prima volta che mi guardava per bene.
<a cosa pensi?> chiese alla fine.
<al fatto che sei strano> risposi. Lui ridacchiò.
<strano? Che intendi?> domandò.
<non lo so, dimmelo tu?> feci una breve pausa.
<magari già che ci sei spiegami come e perché sapevi che eravamo qui?> aggiunsi facendo un breve sorrisetto falso.
<io non sono "strano" ok? E so che sei... anzi che siete qui perché... perché stavo seguendo le tracce di Tom ed Alice, quando ho sentito un altro profumo e ho deciso di scoprirne il proprietario> spiegò.
<bene ora che l'hai detto, gira a largo, non ti possiamo aiutare> risposi dura.

<noi cosa?> chiese quasi in un sussurro Antony. Mi girai verso di lui e gli scoccai un'occhiata interrogativa.
<non farete niente?> domandò stupito Raffaello.
<no> dissi convinta.
<invece si> ribatté mio cugino.
<sentiamo principe azzurro, chi convincerà la sottoscritta?> sbottai acidamente.
Non avevo nessuna voglia di aiutarli a cercare due cagnolini sperduti, non sono un metal detector. E poi Alice era la sua mate non la mia!
<non stavo cercando di convincerti> fece una breve pausa.
<dove dobbiamo cercare?> chiese rivolto a Raffaello.

<quindi tu non ti porrai nemmeno il problema?> domandò l'omaccione in tono rabbioso.
<ehi è il tuo branco non il mio> ribattei.
<certo quindi tu te ne lavi le mani! Forse è per questo che non hai un branco... o forse ne avevi uno ma ti hanno esiliato perché sei troppo egoista!>

<porta rispetto a Ter...> intervenne Axel per difendermi.
<chiudi la bocca Ax!> urlai interrompendolo prima che gli potesse sfuggire qualche particolare importante.
<adesso vi date anche dei nomignoli? Quanto siete carini, forse lui è davvero il tuo mate, bambolina> disse Raffaello in un tono quasi minaccioso.

Ma cosa diavolo voleva dalla mia vita?
<sto solo provando a farti capire che quei due cani sono una tua responsabilità, io non centro niente!> dissi. Feci per andarmene ma poi mi girai ancora verso di lui e aggiunsi:
<insomma non sai nemmeno se sono stati rapiti o se hanno lottato tra di loro o altro, che razza di mezzo Alfa sei?>
<è qui che ti sbagli, io so chi li ha rapiti> mi rispose soddisfatto.
<allora perché sei ancora qui?> ribadii.
<conosci la leggenda di Terrore Demon?> chiese lui con un sorriso.
Un brivido di preoccupazione mi percorse la schiena ma non lo diedi a vedere. Mille dubbi si fecero strada nella mia mente: e se avesse scoperto chi o cosa sono? E se ora mi cacciasse? E se fosse stato mio padre a rapirli?

<certo che la conosco>
<sai che suo padre ha un fratello?>
Sgranai gli occhi, come faceva a sapere del mio "simpatico" zietto?
<già ero sorpreso anch'io all'inizio>
<come l-lo sai?> balbettai.
<è difficile non trovare il colpevole quando lui ti lascia un simpatico biglietto sulla porta di casa, non trovi?> chiese porgendomi un foglietto di carta.

Lo osservai attentamente. L'inchiostro era nero come la notte e aveva più o meno l'odore del sangue secco, la scrittura elegante ma decisa che riportava una semplice condizione:

"io non voglio loro, voglio te nipotina. L. Demon"

La carta, sottile e delicata, con una leggera filigrana al lato destro che ritraeva un D avvolta nelle fiamme. Lo stemma di famiglia. Lo sfiorai con un dito e un'altra scossa invase il mio corpo.
<se questo biglietto è vero... non credo che riuscirai a salvare i tuoi amici...> conclusi.
Antony sbiancò di colpo e svenne cadendo a terra con un rumoroso tonfo.

Chiesi ad Axel di portarlo fino a casa a spalle per evitare qualsiasi inconveniente. Ci incamminammo in fila indiana verso il sentiero che portava ai confini del bosco. Dietro di me Raffaello continuava a sbuffare come se fosse nervoso per qualcosa. Quando arrivammo a casa Axel portò mio cugino nella sua camera e lo lasciò riposare nel suo letto.

<mi sorprende che tu non voglia aiutare qualcuno della tua stessa razza> sussurrò Raffaello.
<mi piace sorprendere la gente> risposi acida.
Lui alzò gli occhi e mi fissò con uno sguardo quasi compassionevole. Stavo per ribattere quando Axel entrò nella stanza con il viso preoccupato.
<volgio aiutare nelle ricerche dei due lupi scomparsi> disse fissando Raffaello.
Spalancai gli occhi, un cacciatore che aiuta un licantropo? Ma che diavolo stava succedendo?

<davvero?> domandò Raffaello stupito.
<si> rispose Axel.
<perché?>
<perché vi servirà un cacciatore per trovare i vostri amici e visto che lei non vuole... mi offro io> disse.
<tu sei un cacciatrice?> mi chiese Raffaello sconcertato.
<Ax dovrebbe imparare a tenere la bocca chiusa... ma si, sono una cacciatrice e allora?> risposi fulminando quel maledetto biondo.
Se il mio sguardo avesse potuto uccidere lui sarebbe già stato sepolto.

<ora si capiscono molte cose...> disse Raffaello in modo freddo, incatenando i suo bellissimi occhi neri ai miei. Quei due pozzi di pece mi fecero tremare la spina dorsale, sembravano voler scavare dentro di me per trovare non so cosa.
Forse un briciolo di bontà? O forse un sentimento che non fosse la rabbia nei suoi confronti...?
<sentiamo genio, quali "cose" si capiscono?> chiesi infastidita.
<il fatto che non ti piace dire la parola "licantropo" ad esempio, voi cacciatori non amate questa definizione e sinceramente mi chiedo anche il perché> disse facendo un passo verso di me.
<già... invece tu sei un cagnolino di razza pura eh? Discendente di un'originale e futuro Alfa, dimmi ti senti diverso, speciale? Bhe non lo sei, avete tutti uno stramaledetto difetto che vi accomuna!> urlai accorciando di un altro passo la distanza tra i nostri corpi.
<tu invece sei perfetta vero?> disse quasi in un sussurro, si avvicinò ancora.
pochi centimetri ci dividevano e sinceramente non sapevo nemmeno io se fosse un bene o un male.

Una parte di me voleva schiaffeggiarlo fino a vedere del sangue uscire dalla sua bocca e dalle sue labbra, quelle due labbra carnose e rosee che tanto agognavo...

<io vi lascio litigare in pace> intervenne Axel uscendo dalla porta. Appoggiai una mano sul petto di Raffaello e lo allontanai con una spinta.
<stammi lontano, puzzi> dissi.
<mi dispiace che il mio odore infastidisca il tuo nasino delicato> rispose lui in tono di scherno.
<senti ormai e quasi l'una di notte perché non ritorni a casa tua?> chiesi.
<perché mio padre sta cercando Ali e Tom ed io non ho le chiavi di casa mia> disse un po' imbarazzato.
<segui le scale, prima porta a destra> continuai seria puntandogli un dito contro.
<solo per questa volta, cane>.
Lui sorrise riconoscente e seguì le mie indicazioni.

Mi sdraiai sul divano e cercai di prendere sonno, ma purtroppo questo non arrivò così tornai in cucina per fare un piccolo spuntino di mezzanotte, anche se ormai era già passata da un pezzo.

~SPAZIO AUTRICE~
Il caro zio di Terri lascia a Raffaello un biglietto scritto apposta per lei, ma questo non la smuove dalla sua idea di non aiutare nelle ricerche.
Raph scopre che Terri è una cacciatrice e da questo nasce una piccola discussione, ma nonostante tutto a causa della  "sbadataggine", del nostro cagnolino, potranno passare la notte sotto lo stesso tetto... cosa accadrà?❤🌼

Terri Demon _(in Revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora