Pov. Terri
Entrai in casa seguita da Leonardo che nel frattempo mi osservava in modo preoccupato. Iniziai a cercare in tutte le stanze degli indizi sulla loro posizione ma niente. Scesi le scale ed entrai in cucina dove il biondo mi spettava seduto sul bordo del tavolo.
<trovato niente?> mi chiese.
Io lo fulminai con lo sguardo ma poi mi resi conto che era inutile prendersela con lui, in fondo mi aveva aiutato a tornare nel branco.
<no, Antony e Raffaello sono spariti> ammisi con voce triste.
<e che hai intenzione di fare?>
<cosa vuoi che faccia? Non hanno lasciato niente, potrebbero essere in cento posti diversi!> dissi camminando nervosamente per la cucina.Leonardo si avvicinò e mi abbracciò, sentii i muscoli delle sue braccia che circondavano la mia schiena e il calore del suo corpo pericolosamente vicino al mio. Mi lasciai abbracciare perché in quel momento avevo bisogno di qualcuno che mi facesse sentire al sicuro per riuscire a placare i mille pensieri che mi portavano sempre alla stessa domanda: e se avessero provato ad affrontare mio zio?
Improvvisamente la porta si aprì bruscamente ed entrarono Raffaello, Axel e un terzo ragazzo che mi sembrava familiare, ma non era Antony. Il cacciatore fu il primo a notarmi, aveva i capelli biondi schiacciati sulla fronte per il sudore e dei piccoli graffi su tutta la faccia. Il cagnolino aveva un grosso taglio sul braccio destro ed un'espressione di terrore negli occhi neri e lucidi che ora sembravano due perle.
Mi avvicinai piano al terzo ragazzo, presi con una mano il suo mento ed esaminai la sua faccia. Anche lui era pieno di piccole cicatrici e quando ne toccai una per sbaglio si lamentò per il dolore.
<Tom...> sussurrai incredula.Come poteva essere veramente lui? No, non era vero! Lui era prigioniero di mio zio. Rabbiosa lo scaraventai a terra, lui protestò con dei versi incomprensibili ma non ci feci caso ero troppo arrabbiata. Se quel ragazzo era veramente Tom, dov'era mio cugino?
Mi diressi verso Raffaello e gli afferrai il colletto della maglietta sporca di sangue.
<dimmi che non l'hai fatto?> chiesi.
<mi dispiace...> sussurrò.
Avvicinai fulmineamente la mano sinistra al suo collo e piano piano iniziai a stringere sempre più forte. Volevo liberarmi si quel cane combina guai una volta per tutte, strangolarlo fino a vedere la vita che abbandonava il suo corpo. Volevo farlo morire in modo doloroso, nello stesso modo in cui lui aveva reso la mia vita. Ma una piccola vocina nella mia mente mi fece riflettere ricordandomi le parole di Antony: "perché la signorina Demon non sa come funziona con i mate, inizialmente non li vuoi, l'idea che quello possa essere il tuo compagno ti fa pensare "Luna ma lo hai scelto ad occhi chiusi?" Poi l'more che hai per lui cresce piano piano senza che tu te ne accorga e se qualcuno te lo porta via... bhe potresti pure impazzire".Lasciai la presa sul suo collo e mi appoggiai al suo petto. Sentii sotto le mie dita la sua cassa toracica che si alzava e si abbassava in modo energico per riprendere fiato. Tossicchiò ed appoggiò il suo mento sulla mia testa. Le sue mani circondarono la mia schiena e mi ritrovai abbracciata a lui. Iniziai a piangere silenziosamente contro la sua maglietta che piano piano diventava sempre più bagnata. Rimanemmo in quella posizione per dei minuti interi poi mi allontanai da lui asciugandomi le lacrime.
<voglio stare da sola> dichiarai.
I quattro ragazzi mi guardarono confusi ma nessuno si mosse.
<Terri mi dispiace così tanto...> provò a scusarsi Raffaello.Il suo tentativo era chiaramente patetico, come poteva essere dispiaciuto? Era riuscito a recuperare il suo migliore amico in cambio di mio cugino, che conosceva a malapena. Forse grazie a quella vocina, avevo riconsiderato l'idea si ucciderlo ma la rabbia non era sparita, anzi se ne stava accovacciata in un angolo in attesa di uscire.
<non-non provare a-a scusarti> balbettai per la rabbia.
<ci abbiano provato> si giustificò Axel. Mi girai verso di lui e lo fulminai con lo sguardo, presi la mia pistola preferita dalla tasca dietro dei miei pantaloni e gliela puntai alla testa. Dietro di me Leonardo sussultò preoccupato. Axel continuava a guardarmi negli occhi in segno di sfida.
<non voglio sentire scuse da due cani scemi ed un cacciatore incapace, voglio solo restare sola> dissi.
<non ti lascio sola proprio adesso! Prima devi calmarti> intervenne Raffaello.
Abbassai la pistola e la esaminai, me la passai tra le mani ed osservai attentamente ogni suo particolare. La canna nera e fredda, il foro da cui partivano i proiettili e il grilletto caldo e un po' sudato a causa del mio nervosismo. Feci un verso di frustrazione e contemporaneamente scaraventai l'arma in direzione di una finestra chiusa. Ascoltai il rumore dei vetri che si rompevano a causa dell'impatto ed osservai la faccia dei miei spettatori.
<non muoverò un solo dito per aiutarvi a recuperare Alice> dichiarai. Raffaello fece un passo verso di me e mise la sua mano sinistra sulla mia spalla.
<e per recuperare Antony?> mi sfidò.
<lui voleva stare con la sua mate e in un modo o nell'altro è stato accontentato> dissi spostando la mano di Raffaello.
<fatemi capire> intervenne Leonardo.
<in un giorno voi avete organizzato una spedizione di recupero, ma al posto di salvare due licantropi ne avete perso uno?> chiese.
Raffaello lo squadrò da capo a piedi e mi si parò davanti con fare protettivo, provò a raddrizzare la schiena e ad assumere una postura ad Alfa per intimorire il biondino. Leonardo fece un passo verso di lui gonfiando il petto. Sembravano due galli troppo esaltati.<ti avevo detto di stare lontano da lei!> ringhiò l'omaccione.
<io sto dove voglio> rispose il biondo.
<non quando sei nel mio territorio!>
Sembravano veramente due bambini e se Raffaello fosse stato meno stupido in quel momento Antony sarebbe intervenuto per farli smettere. Io e Axel saremmo scoppiati a ridere davanti a tutta la scena e forse gli avrei dato una mano per un salvataggio. Ma in quel momento, a parer mio, avrebbero anche potuto picchiarsi. Uscii dalla casa e mi stesi sull'erba ad osservare le stelle. Erano bellissimo e luminose. Iniziai a ricordare il primo giorno in cui incontrai mio cugino, la prima volta in cui gli avevo rivelato la mia vera identità e ciò che mi aveva risposto: "tu rimarrai sempre mia cugina".
Mi addormentai in mezzo al giardino, cullata dal suono dei grilli e dal ricordo di quella frase."Tu rimarrai sempre mia cugina"
~SPAZIO AUTRICE~
Iniziata in modo brusco, la serata, si conclude con una triste e amorevole frase. In fondo Antony era l'unica persona che capiva veramente Terri ed ora che è nelle mani di suo zio, come farà la nostra cacciatrice a salvarlo?Nonostante Raffaello abbia fatto (ancora) un enorme errore di comporta da affettuoso mate... sarà veramente dispiaciuto per ciò che ha fatto?
Ma soprattutto cosa farà ora la nostra confusa e malinconica Terri?
Lasciatemi tanti commenti e anche qualche mi piace.❤🌼
P.S.: scusate tantissimo per il mio ritardo nell'aggiornareeeeee!!!!!🙆🌼
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Terri Demon _(in Revisione)
Hombres LoboCOPERTINA CREATA DA Ribelle2303 che RINGRAZIO TANTISSIMO!!! ❤❤❤ Si chiama Terrore, è una cacciatrice oscura e misteriosa. Nessuno l'ha mai vista o è riuscito a sopravvivere per raccontarlo. È un ibrido, donna-lupo da parte di madre e assassina di l...