_QUATTORDICI_

1.4K 111 0
                                    

Pov. Terri

Tra le braccia di mia madre mi sentivo protetta e per qualche attimo dimenticai il mondo che mi circondava. Raffaello e Tyler entrarono nell'edificio e rimasero a bocca aperta. Io e il suo beta ci staccammo e la prima cosa che vidi dopo le loro facce, fu la guardia stesa sul pavimento che tossiva per riprendere fiato. Tyler la indicò guardandomi di sbieco.
<colpa mia> dissi.
<se ferisci qualcuno dovrò esiliarti di nuovo, cacciatrice>.
Aveva un tono serio e minaccioso, un tono da Alfa in piena regola. Raffaello aiutò la guardia a rimettersi in piedi e quest'ultima si allontanò appoggiandosi al muro. Mia madre con passo svelto si avvicinò a Raffaello ed iniziò a studiarlo ad alta voce.
<alto, forte e...> lo annusò <niente mate...>.
<ti prego> sbottai innervosita.
<Raffaello Wild, per servirla> si presentò il cagnolino baciandole la mano.
<servirmi ah? Interessante... Rosemary Joy per essere servita> rispose mia madre con un sorriso.
<Ros è la mia beta> concluse senza tanti giri di parole Tyler.

Mia madre si girò verso di me e mi chiese:
<non penso tu abbia portato questo lupo a fare una passeggiata nella città per caso... quindi perché siete qui?>.
<vogliamo andare in biblioteca> risposi schietta.
<non siete pronti per andarci> dissero in coro Tyler e mia madre. Sembrava quasi un avvertimento, come se in quella maledetta biblioteca si nascondesse un mostro a due teste. La cosa mi irritava moltissimo, mi sentii come se mia madre non mi considerasse abbastanza forte. Ma io ero forte e glielo avrei dimostrato.
<abbiamo bisogno di una stanza dove riposare, il viaggio è stato lungo> decretai.
Raffaello provò a ribattere la mia frase ma lo zittii con un'occhiata che presagiva un piano, che gli avrei spiegato più tardi. Tyler mi studiò per qualche secondo poi ci guidò verso un corridoio pieno di porte.
<volete una camera singola o matrimoniale?> chiese con un tono quasi malizioso.
<matrimoniale> dissi forse arrossendo un po'. Tyler sembrò sorpreso dalla mia risposta, anche Raffaello lo sembrava soprattutto perché fino a due giorni fa lo avevo rifiutato in una maniera abbastanza brutale.

Entrammo nella stanza ed io chiusi la porta a chiave. Raffaello mi rubò la chiave e mi guardò serio come se stesse per farmi una predica.
<non voglio sentire idiozie> lo ammonii.
<voglio solo chiarire il fatto che tra noi non ci sarà niente finché non avrò scoperto qualcosa in più sul tuo conto> disse guardandomi negli occhi.
<ecco appunto> risposi ridendo. Lui, forse infastidito dalla mia risposta mi prese i polsi e si fece serio in volto.
<voglio entrare in quella biblioteca> dissi.
Lasciò la presa e si allontanò.
<ci hanno detto di aspettare>.
<io non prendo ordini da nessuno, tanto meno da Tyler>.
<Tyler è l'Alfa!> urlò.
<beh anche tu lo sei!> urlai.
<in primo luogo, sai che non è vero e secondo questo non è il mio territorio. Sai cosa potrebbero farci se disobbediamo ad un loro ordine?> chiese ormai esasperato.
<no> ammisi.
<beh nemmeno io> concluse.

Si sedette sul letto e si massaggiò le tempie, come se dovesse calmare i nervi eppure non era la prima volta che lo facevo innervosire.
<quindi è per questo?> chiesi.
<cosa?> disse seccato.
<hai paura di cosa potrebbero farti? È per questo che non mi aiuterai?> domandai quasi in un sussurro.
L'idea che non volesse nemmeno provare ad ascoltare il mio piano, solo perché temeva per la sua vita, mi stava mangiando il cuore. Come poteva essere così egoista? Poi un'idea si fece strada nella mia mente, se davvero era lui il mio mate, in caso di pericolo Raffaello mi avrebbe lasciata sola? Mi avrebbe abbandonata magari sanguinante, in una foresta?
Che razza di schifoso Alfa sarebbe stato per il suo branco? Ero certa che avrebbe disonorato la sua famiglia se solo fosse diventato il capo e la cosa mi faceva gelare il sangue nelle vene. Se davvero Raffaello è così egoista un giorno mio padre dovrà mandarmi a ucciderlo e in quel momento, io, non saprò cosa scegliere: mio padre o il mio mate.

<mi credi così vigliacco?> chiese girandosi di scatto. Aveva le pupille dilatate ed il colore dei suoi occhi stava diventando arancio. Lo guardai sorpresa, cosa gli stava succedendo?
<i tuoi occhi...> balbettai.
<non hai mai visto un licantropo preoccupato sul serio?> mi chiese, come se fosse ovvio.
<i-io... tu sei così egoista! Perché non vuoi aiutarmi?> domandai confusa. I suoi occhi ora così brillanti mi disorientavano, mi accorsi di non aver mai visto un'espressione del genere sulla faccia di nessuna delle mie vittime anche perché non guardavo mai i loro volti...
<non voglio che tu abbia guai> confessò alla fine. I suoi occhi tornarono neri ed un debole sorriso comparve sulle sue labbra. Mi avvicinai con passo incerto e mi inginocchiai vicino a lui.
<io non ho bisogno di protezione> dissi.
gli presi il mento con due dita e per sbaglio gli sfiorai con il pollice il labro inferiore.
<voglio entrare in quella biblioteca... sei con me?> gli chiesi seria cercando di guardargli gli occhi anziché la bocca. Lui mi sorrise divertito.
<ci cacceremo nei guai ma... va bene> disse.

Ci alzammo ed uscimmo dalla stanza, erano ormai le nove di sera e tutti i corridoi della casa del branco erano scuri e praticamente identici. Sbagliammo parecchie volte la strada finché, finalmente trovammo una porta completamente nera che risaltava sui muri bianchi.
<penso sia qui> bisbigliai a Raffaello.
<shh sento delle voci dietro la porta> rispose preoccupato. Mi avvicinai alla porta ed appoggiai l'orecchio al freddo legno dipinto di nero. Il cagnolino aveva ragione, sembrava ci fosse un gineceo in quella stanza.
<Terrore Demon è tornata a casa> disse una voce.
<il suo branco è vicino a quello dei White wolf> parlò un'altra con un tono troppo entusiasta.
<ragazze ricordate? Sono due i fratelli dal candido manto> esordì una terza voce quasi urlando.
<fate piano qualcuno potrebbe sentirvi! Non ci è concesso attirare l'attenzione> le ammonì una quarta.
<Ginger, davvero non sei emozionata? Potresti incontrare la signorina Demon!> le risposero in coro le altre tre.

<secondo te quelle ragazze sanno qualcosa su Terrore?> mi chiese Raffaello.
Un brivido mi attraversò la spina dorsale, come mai delle persone che non avevo mai visto sapevano che ero tornata nel mio branco? E cosa significava: "son due i fratelli dal candido manto"?
<penso di sì parlano di lei> risposi.
<bene allora è il momento di fare quattro chiacchiere con loro> disse deciso. Mise una mano sulla maniglia, non potevo permettere che entrasse in quella biblioteca se veramente le ragazze che parlavano conoscevano la leggenda di Terrore conoscevano anche il suo aspetto e se Raffaello avesse scoperto la mia identità sarebbe scoppiata una catastrofe. Dovevo fermarlo prima che potesse entrare così urlai: <fermo!>.
Le voci che provenivano da dietro la porta cessarono ogni rumore ed un allarme assordante iniziò a risuonare per tutto il corridoio. Le luci si accesero ed un decina di guardie ci bloccò la strada. Il cagnolino si girò furioso verso di me e mi incenerì con lo sguardo.
<io proprio non ti capisco bambolina!> sbraitò.
Tyler, puntuale come sempre, si fece strada tra le guardie e con un sorriso a trentadue denti ordinò di farci riaccompagnare in camera, ma questa volta chiudendoci dentro...

~SPAZIO AUTRICE~
La madre dice "NO" alla biblioteca ma lei ha già pesnato a come poterla raggiungere e questa volta coinvolge anche Raffaello. Ma entrambi rimangono sorpresi quando sentono che in biblioteca c'è uno strano chiacchiericcio su Terrore Demon.

Di chi saranno le misteriose voci?
Echi è Ginger?
Commentate e fatemi dapere le vostre idee.🌟😘

P.S.: mi scuso tantissimo per il super, mega, iper e qualche altro aggettivo, riardo. La scuola mi ha assorbito completamente, ma ora sarò tutta vostra!😅❤🌼

Terri Demon _(in Revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora