_QUARANTUNO_

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Pov. Raffaello

Arrivai ai confini dei terreni di mio padre con Leonardo. Eravamo entrambi eleganti proprio come mi aveva ordinato Abbie. Il biondino continuava a lamentarsi, non gli avevo ancora raccontato tutto il nostro piano, sapeva solo che ne avevo uno.
<adesso basta! Hai detto a Tom che tuo padre lo aveva cercato e poi, dopo avermi fatto vestire come un pinguino, mi hai portato qui!> esordì nervoso. Io sbuffai per l'ennesima volta. Non riusciva proprio a stare zitto.
<bene bene bene, ma quanto siete bellini> disse Abbie spuntando da dietro un cespuglio. Le lamentele di Leonardo si spensero come una lampadina. *click*. Finalmente!

L'espressione del suo viso era colma di stupore, probabilmente pensava che la cacciatrice fosse solo un miraggio.
<sei ancora sicura di volerlo fare?> le chiesi. Il suo piano era pericoloso per tutti noi ma soprattutto per lei. Non ero molto informato sulle regole dei cacciatori ma una cosa la sapevo, il padre di Terri non sarebbe di certo stato felice di vedermi.
<certo e tu?> mi domandò con un tono di sfida. Eccola lì, la Abbie che conoscevo e che a volte non sopportavo. Aprii la bocca per risponderle ma Leonardo parlò per primo. Addio silenzio.
<cosa avete in mente?>

La cacciatrice si schiarì la gola.
<ok ascoltate bene perché non ho intenzione di ripetermi. Raffaello tu sarai sir Riccardo, un ricco cacciatore che si è ritirato in un appezzamento di terra vicino ai terreni degli Shepherd. Lì hai incontrato Leonardo e avete fatto amicizia. Stupito da questo avvenimento l'hai portato alla festa dell'unico cacciatore che ha avuto rapporti con i licantropi. Per il resto rimanete il più vaghi possibile e mi raccomando non guardate nessun cacciatore negli occhi> disse.

Osservò per qualche secondo le nostre espressioni confuse e poi mi porse una bomboletta spray gialla.
<cosa devo farci con questa?>
<ah, licantropi. Tutto muscoli e niente inventiva> commentò sistemandosi la faretra che teneva legata sulla schiena. Analizzai ancora la bomboletta e lessi l'etichetta: "applicare il prodotto sui capelli in modo omogeneo per ottenere un colore perfetto e realistico".

Tornai a guardare Abbie e lei mi fece segno di spruzzarmi la bomboletta sulla testa. Mi strinsi nelle spalle ed obbedì.
<e per me? Niente?> si lamentò Leonardo.
<un ordine, non attirare l'attenzione>. Quando finii il mio lavoro di hair styling seguimmo l'assassina fino al castello dei Demon. Arrivati ci salutò raccomandandoci ancora di stare attenti e di pensare alle conseguenze di ogni nostra azione o parola.

Nel grande piazzale di ghiaia, che precedeva l'entrata del palazzo, centinaia di macchine costose erano state parcheggiate con particolare attenzione. Prendemmo un respiro profondo e ci avvicinammo ai grandi portoni sorvegliati da due giovani guardie.

<invito?> ci chiese una di queste. Frugai nelle tasche e glieli porsi. La ragazza mi sorrise in modo molto cortese e mi augurò di passare una bella serata. Contraccambiai il sorriso.
Seguimmo la scia di cacciatori che si dirigeva al centro del palazzo.
<quindi... cosa le dirai?> mi chiese Leonardo ad un certo punto.
<niente, non deve sapere che sono io> risposi un po' dispiaciuto.
<andiamo sir Riccardo lo sai meglio di me che ad un certo punto non riuscirai più a trattenerti> disse facendomi l'occhiolino. Gli tirai una leggera gomitata, non era il momento di parlare di queste cose.

Entrammo in una sala grandissima addobbata con luci colorate e ghirlande di fiori. Mille tavoli circondavano una pista da ballo rotonda che ricordava quelle descritte nei libri.
<wow...> si lasciò scappare Leonardo.
<una bella festa vero? Ma vi piacerà ancora di più dopo lo spettacolo di apertura> disse una voce famigliare alle nostre spalle. Mi girai di scatto, temevo che fosse il padre di Terri, invece mi trovai di fronte un uomo biondo che indossava una camicia bianca che gli copriva a malapena il petto ricoperto di muscoli.
<Axel! Quanto tempo!> esclamai. L'assassino accennò un sorriso ma non si mosse di un millimetro.
<amico fino a due secondi fa eri in incognito, impegnati di più, niente abbracci tu teoricamente non mi conosci> mi rimproverò continuando a bere da un calice che prima non avevo notato. Leonardo si lasciò scappare una breve risata.
<Abbie ti ha raccontato tutto?> gli chiese.
<mi ha accennato qualcosa, quella donna è incontrollabile e la cosa è maledettamente intrigante> rispose guardandosi in torno in cerca della sua assassina.

Terri Demon _(in Revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora