_VENTINOVE_

1.1K 80 0
                                    

Pov. Terri
<calmati cane, non voglio sporcare il pavimento> disse lei ridendo. Appoggiai un braccio sul petto di Raffaello per fargli capire di calmarsi. Lui fece diventare le sue mani due pugni e alcune vene delle sue braccia divennero visibili. Lanciai uno sguardo omicida al cagnolino, doveva calmarsi o sarebbe scoppiata una lite ingestibile. Mi avvicinai ad Abbie per intimare anche a lei, con un'occhiata, di abbassare la cresta. Era sdraiata sul vecchio divano a testa in giù con i capelli tinti di rosa sparsi sul pavimento. Sembravano quasi una ghirlanda di fiori.
Quando mi vide la sua risata si spense, come una lampadina, e le sue labbra sottili e rosee formarono una linea dritta quasi invisibile.
<perché sei qui Ter?> chiese seriamente.
<sto iniziando a chiedermelo anch'io> disse Raffaello a bassa voce.
<abbiamo bisogno di te> parlai.
Abbie si alzò dal divano sistemandosi i capelli e mi guardò dritta negli occhi, sembrava che le fiamme avvolgessero le sue iridi nere.
<non ti aiuterò per un motivo che guarda caso ha un nome: Killian!> rispose rabbiosa. Provai a controbattere ma non ci riuscii, nella gola mi si formò un nodo che mi impediva di parlare. Avrei voluto dirgli che forse Kill era ancora vivo, ma se il sogno non fosse stato vero? Se mio zio avesse usato un altro dei suoi stratagemmi? Non potevo darle delle speranze così importanti su un argomento così delicato. Abbie aveva già sofferto troppo.

<si torna sempre a questo Killian... potreste dirmi chi è?> domandò il cagnolino con un tono più tranquillo.
<ohh Ter non ti ha ancora detto niente?> rispose Abbie. Fece qualche passo verso di me e Raffaello si irrigidì. I nostri occhi si incontrarono e scintillarono per il riconoscimento tra cacciatori. Ci fu un secondo di tensione che fortunatamente Abbie ruppe.
<Ter ha ammazzato Killian> disse in tono maligno.
<non l'ho ucciso!> ribattei.
<ma sei responsabile della sua morte> rispose.
Sbuffai nervosamente e feci due passi verso la porta, era da cinque anni che mi accusava e mi ero sinceramente stufata di sentirglielo ripetere. Lei mi afferrò un braccio e mi costrinse a fermarmi, a quel punto Raffaello scattò in avanti e si mise tra di noi. Afferrò il polso di Abbie e lo spostò con violenza dal mio braccio.
<non toccarla> le intimò con fare protettivo.
<che hai cane? Vuoi che ti tagli la coda?> rispose lei con la mano sinistra già pronta a prendere un coltello per ferirlo. Raffaello ringhiò e l'assassina gli tirò una ginocchiata nelle parti intime. Lui si piegò in due dal dolore. Prese un pugnale d'argento e glielo puntò alla gola.
<Abbie lascialo non sa come comportarsi con un assassino, vuole solo proteggermi> le spiegai. Lei mi guardò pensierosa e poi appoggiò la punta della lama sulla sua giugulare.
<il punto è, perché vuole proteggerti? E, posso sfruttare questa cosa a mio favore?> rispose con un sorriso inquietante. Non dissi nulla, le sue erano solo domande provocatorie. La sua mano si sistemò sul manico del pugnale e piano piano iniziò a spingere verso la gola del cagnolino. Raffaello fece qualche gemito di dolore e una strana sensazione mi invase il corpo. Qualcosa dentro di me scalpitava per far allontanare Abbie dal mio cagnolino. I miei occhi, riflessi nella lama, cambiarono colore e per istinto mi lanciai sull'assassina facendole cadere il coltello. La bloccai a terra e le ringhiai addosso con una rabbia che non riuscivo a controllare.
<non costringermi a farti del male> le intimai.
Dopo qualche secondo di stupore Abbie sorrise mostrandomi i denti bianchi.
<Raffaello Wild, è per il suo branco che vuoi il mio aiuto?> disse.
<come fai a sapere il suo nome?> chiesi sorpresa.
Il cagnolino si avvicinò, mi mise una mano sulla schiena e con un leggero movimento mi invitò dolcemente a spostarmi da Abbie. Eseguii la sua richiesta dato che quella ragazza doveva spiegarci parecchie cose e di certo non l'avrebbe fatto con me sopra. L'assassina si rialzò spazzolandosi i vestiti dalla polvere, poi in silenzio uscì dalla baracca. La seguii senza pensarci due volte, doveva dirci perché conosceva il nome del mio mate, non poteva andarsene così.
<Abbie aspetta!>
Lei si girò con gli occhi lucidi e pieni di dolore.
<non chiamarmi Abbie! Lei è morta quando è morto Killian!> disse. Ebbi una stretta allo stomaco, in quel momento avrei voluto risponderle che Kill non era morto, anzi stava benissimo. Era solo arrabbiato con lei e soprattutto con me perché non avevamo provato a salvarlo. Ma quando provai a dirglielo un pensiero mi bloccò, e se quel sogno non fosse stato reale e Killian fosse morto sul serio? Non potevo andare da lei dopo cinque anni per spezzarle il cuore un'altra volta.
<tu pensi di venire qui a chiedermi aiuto dopo quello che mi hai fatto? Sei ridicola! Non voglio essere coinvolta un'altra volta!> urlò.
<sono stata un'idiota a costringervi a venire con me proprio quella sera, lo so. Ero egoista e pensavo di poter battere mio zio e quando mi sono accorta della mia arroganza sono scappata> dissi.
<ci hai abbandonato!> precisò Abbie.
<lo so e mi dispiace, ma ora hai la possibilità di vendicarti, se ci aiuti potrai sfogare tutta la tua rabbia contro colui che ha veramente ucciso Killian> risposi.

Lei prese un sasso da terra e se lo rigirò tra le mani per due o tre volte, probabilmente stava solo valutando la mia proposta prima di rispondermi. Mi diede le spalle scuotendo la testa, ad una certo punto si girò verso di me, il suo sguardo di dolore aveva ceduto il posto ad una maschera seria e decisa. Lanciò il sasso con tutta la sua forza nella mia direzione. Lo schivai per poco e questo si schiantò contro il tetto della baracca. Ci fu un secondo di perplessità poi la casa cigolò e cadde alzando una nuvola di polvere nera. Raffaello, che per poco non era rimasto schiacciato da alcune tavole di legno, si avvicinò ad Abbie furioso. Lei sorrise come se non fosse successo niente.
<abituati cane perché accetto la proposta di Ter, non so resistere ai casi disperati> disse con un ghigno sulla faccia. Io sorrisi, felice per essere riuscita a convincerla ma dentro di me sapevo che era una vittoria amara. Quel maledetto dubbio su Killian mi tormentava l'anima.
<bene signore, allora torniamo a casa> esordì Raffaello con un tono un po' seccato.

Iniziammo a camminare verso il castello e nel frattempo raccontai ad Abbie di Leonardo e di Axel, di come ci eravamo conosciuti e di come fosse morto mio cugino per colpa delle loro imprese. Lei rimase impassibile, il suo viso non mostrò nessuna emozione, camminava rispondendo a monosillabe e con la testa bassa. Provai a capire cosa le stesse passando per la mente ma è difficile capire cosa progetta un'assassina.

~SPAZIOAUTRICE~
Finalmente abbiamo conosciuto Abbie! La misteriosa assassina che fa parte di un burrascoso ricordo del passato di Terri. In questo capitolo scopriamo che le due ragazze non si vedono da sei anni e che il motivo è uno solo: la morte di Killian!

Perché Abbie afferma che la nostra cacciatrice è responsabile della sua morte?
Perché l'assassina non vuole farsi coinvolgere un'altra volta?
Ma soprattutto cosa starà progettando nella sua mente?😨

Commentate in tanti e lasciatemi anche qualche stellina!😘❤🌼

Terri Demon _(in Revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora