_TRENTAQUATTRO_

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Pov. Terri

Dopo aver fatto diventare il mio letto un campo di battaglia pieno di vestiti ne trovammo un nero con la gonna di pizzo.
<Perfetto> commentò Abbie anche se pensai che fosse più soddisfatta del casino che aveva creato che del mio aspetto.
<Sei troppo calma> le dissi diffidente. Avevo sempre pensato che se un giorno mio zio ci avesse invitato nel suo castello Abbie sarebbe impazzita. Quell'uomo aveva provato ad ucciderla e le aveva portato via il suo fidanzato, perché era così calma?

<Mi sono allenata anni per potermi preparare ad un evento del genere, entrerò nel suo castello ed imparerò ogni singolo mattone a memoria, poi quando avrò elaborato un piano perfetto attaccherò e la mia vendetta sarà completa> rispose con gli occhi fissi a terra come se si stesse immaginando tutta la scena sulle mattonelle.

Il suo sguardo divenne privo di umanità ed un pizzico di follia si impadronì di lei.
<Quindi non cercherai un vestito?> chiesi cercando di farla tornare in se. Lei si girò sorridente e mi mostrò dei piccoli scomparti segreti nei suoi pantaloni e nella sua maglietta e ovunque. Era piena di armi fino alle caviglie. Rimasi a fissarla senza avere il coraggio di dire niente.
<È la stessa faccia che ha fatto Axel> commentò.
<Forse perché entrambi sappiamo che ciò che vuoi fare è una pazzia> risposi. Lei mi fissò seria e mi fulminò con lo sguardo come se le avessi appena tirato un pugno nello stomaco.
<Non venirmi a parlare di pazzia, anche quella missione era una pazzia ma tu ci sei andata comunque e noi ti abbiamo seguito! Quindi non provare a giudicare le mie idee altrimenti...>.

La sua minaccia si bloccò sul nascere e senza darmi il tempo di ribattere si precipitò verso la finestra, stappò le tende e rimase zitta con le mani sul vetro.
<Abbie?> chiesi allarmata. Lei mi fece segno di avvicinarmi con la mano ed io obbedii. Ero convinta che mi stesse facendo uno scherzo ma quando guardai fuori vidi un ragazzo inginocchiato vicino alla tomba di Antony.
<non può essere...> sussurrò in un filo di voce.

Il ragazzo si alzò e si girò verso di noi, i suoi occhi si illuminarono per il riconoscimento tra cacciatori dopodiché si allontanò. Abbie presa dal panico mi spinse via ed iniziò a correre sulle scale diretta verso il cortile. Io la seguii cercando di non starle troppo vicina, non era prudente. Dentro di me mille emozioni mi facevano impazzire. Quando finalmente arrivammo nel cortile il ragazzo era sparito ed Abbi urlò come se qualcuno la stesse torturando. Raffaello e gli altri uscirono a controllare e rimasero fermi a guardare l'assassina accasciata a terra.
<Era qui e io sono stata troppo lenta> disse appoggiando le mani nell'erba.
<Chi?> chiese curioso Axel. Avrei voluto, in qualche modo, avvertirlo di non fare domande perché nemmeno io riuscivo a capire bene quello che stava succedendo, ma sapevo che solo una persona avrebbe potuto scatenare una reazione del genere in Abbie.
<kill...> rispose. Mi avvicinai a lei piano e le misi una mano sulla spalla per farle coraggio.
<Per quanto la cosa mi renderebbe felice, sai benissimo che non poteva essere lui> dissi.
<Ma io l'ho visto> sussurrò. Sembrava più un pensiero per convincere se stessa che un'affermazione.
<non voglio essere inopportuno ma... tra poco dobbiamo andare> disse Leonardo cercando di essere il più calmo possibile.

Abbie si alzò di scatto ripulendosi le mani dall'erba, ci guardò facendo un respiro profondo e puntò un dito verso Raffaello.
<tu rimani qui> ordinò. Lui si girò di scatto verso di me come se si aspettasse una replica o un commento sarcastico. Sostenni il suo sguardo ma dopo qualche secondo, per la prima volta da quando lo conoscevo, lo abbassai. Abbie aveva ragione se mio zio avesse scoperto qualcosa su di noi, lui sarebbe morto ed era l'ultima cosa che volevo.
<non potete lasciarmi qui!> protestò.
<invece si> rispose la cacciatrice in tono nervoso. Feci un passo verso di loro per calmarli, ma lei alzò una mano come per bloccarmi.
<non voglio fare la bambina capricciosa o la piccola Abigail di cinque anni fa, ma tu non puoi venire... non perché ho qualcosa contro i licantropi ma perché entreresti nella tana del lupo inutilmente. Lo zio di Ter non deve sapere della tua esistenza!> spiegò.

Purtroppo per lui però quelle parole non furono abbastanza perché si girò verso Axel in cerca d'aiuto. Il cacciatore rimase zitto a guardare le sue scarpe finché Raffaello tornò a guardare Abbie furioso.
<so badare a me stesso come tutti voi!> ringhiò.
<non sono cieca sai? ma sono pigra e svogliata e non so confortare le persone quindi dimmi cane... quando Ter vorrà una spalla su cui piangere dopo la tua morte da chi andrà?>.

Lui ringhiò piano, sapeva che Abbie aveva ragione ma non voleva mollare l'osso.
<se rimarrò qui impazzirò, il mio lupo impazzirà> disse sottovoce <ma ci proverò> concluse. La cacciatrice sorrise e si incamminò spedita verso due Porsche nere che mio padre aveva fatto parcheggiare lì vicino. I ragazzi la seguirono a ruota litigando su chi dovesse stare davanti. Raffaello mi guardò, aprì la bocca e fece per dire qualcosa ma poi la chiuse subito. Cominciai a camminare verso le macchine quando una voce nella mia testa mi fece provare un pizzicorio sulla nuca.
"se qualcuno ti minaccia lo uccido" disse.

~SPAZIO AUTRICE~
Le nostre ragazze trovano i vestiti "perfetti" per il grande evento, ma prima di partire, una visita inaspettata si presenta al castello. Un ragazzo ignoto che fa perdere la testa ad Abbie...🤔

Dopo altri litigi con Raffaello la nostra squadra parte pronta a sopravvivere a quel pranzo!😨

Il ragazzo ignoto sarà davvero killian?
Abbie riuscirà a portare a termine la prima parte del suo piano?
Ma soprattutto cosa succederà a quel letale pranzo di famiglia?

Commentate in tanti e lasciatemi anche qualche stellina!😘❤🌼

Terri Demon _(in Revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora