_CINQUANTA_

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Pov. Terri

L'urlo si ripeté ma in modo meno macabro. Sembrava un fischietto suonato male.
Continuia a correre finché mi resi conto di essere arrivata negli alloggi di mio padre. Rallentai ritrovandomi davanti alle grandi porte che racchiudevano la sala d'oro costruita per il personale svago del signor Demon.
All'interno due persone litigavano furiosamente, dalla voce una delle due era Abbie. Mi girai verso Raffaello e mi portai un dito alla bocca per avvertirlo di stare zitto, poi mi accostai al buco della serratura per vedere cosa stava succedendo all'interno della sala.
L'assassina era a terra con una pistola nella mano destra, l'altra era premuta con forza sul fianco. Una ferita si espandeva dal bacino alle costole e perdeva sangue in modo preoccupante. I capelli rosa, scompigliati, le ricadevano sulla faccia ma non impedivano la vista della sua espressione: dura e minacciosa.
<non costringermi> disse.
<il fatto è... che non posso disobbedire> rispose l'altro. Sentendo quella voce per poco non urlai, nella mia mente si disegnò nitidamente il volto del proprietario: capelli marroni un po' scompigliati, occhi grigi come il cemento, labbra rosee e sottili.
Killian Rose, torreggiava su Abbie più minaccioso che mai, non l'avevo mai visto così, nemmeno negli allenamenti più duri. Il sorriso che rivolse all'assassina mi fece venire i brividi, non era più il ragazzo che conoscevo.

<non posso proprio amore, come tu non puoi fare a meno di puntarmi un'arma addosso> continuò.
<non chiamarmi amore> ruggì Abbie.
<se non fosse per l'amore mia cara ragazzina saresti già morta da un pezzo!> la rimbeccò lui, come se si aspettasse un sonoro "grazie".
Qualcosa scattò nella mia mente, nessuno avrebbe pensato all'amore in un momento del genere. Forse kill provava ancora qualcosa per l'assassina? Forse mio zio aveva fallito con il lavaggio del cervello e con una giusta dose di scuse il signor Rose sarebbe tornato dalla nostra parte. Mi staccai dal buco della serratura e avvicinai una mano al pomello della maniglia convinta che fosse il momento giusto per entrare ma Raffaello mi fermò spintonandomi le gambe con la testa.
<allora uccidimi, non voglio essere amata da te, non così> rispose Abbie. Ignorai Raffaello e tornai al buco della serratura per controllare la situazione.
<oh giusto, ora hai un nuovo preferito... biondo, selvaggio, grottesco, oserei...> la sua voce si fermò di scatto lasciando la frase incompiuta. Ci fu un minuto di silenzio, mi allontanai piano dalla porta.
<uccidimi!> urlò improvvisamente l'assassina. Il rumore di un oggetto che cadeva mi riportò a spiare dalla piccola fessura. Ora Abbie non aveva più la sua pistola e la mano destra premeva sul pavimento, nel tentativo di sedersi. Killian si avvicinò a lei e per la prima volta riuscii a vedere il suo sguardo: freddo, severo e sorpreso.
<che aspetti?> continuò l'assassina più ferocemente che mai.
<stai divagando amore> rispose tranquillamente.
<killian Rose uccidimi!>
<prima dimmi, amore, è davvero quel biondo cavernicolo che vuoi al tuo fianco?> insistette. Le labbra di Abbie si incurvarono in un sorriso maligno e si lasciò cadere a terra ignorando il dolore che molto probabilmente, la ferita le aveva provocato.
<vattene kill prima che ti uccidano> sospirò. A quelle parole l'assassino estrasse una pistola, si avvicinò di qualche passo alla ragazza e le puntò l'arma alla testa. Questa si impietrì, forse era convinta che non avrebbe provato ad ucciderla.
"Basta, sento odore di sangue e il mio istinto mi sta uccidendo" disse Raffaello nella mia testa. Continuai a guardare nella fessura ignorandolo e ad un certo punto vidi, dietro al vetro di una finestra, un'ombra; i cacciatori si erano accorti della presenza di un intruso.
Decisi di ascoltare "l'istinto" del cagnolino e il più velocemente possibile, mi rimisi in piedi. Afferrai la mia pistola preferita e diedi un calcio alle porte, queste si spalancarono attirando l'attenzione di tutti.

<Terri> mi salutò subito Kill facendomi un lieve cenno del capo.
<ma come Rose, torni a casa e non mi saluti?> risposi puntandogli addosso la mia arma.
<vedo che hai comprato un cucciolo> continuò lui ignorando la mia battuta. Raffaello ringhiò in modo molto minaccioso, abbassando sia le orecchie che la testa. L'assassino scoppiò a ridere senza distogliere lo sguardo da Abbie. Feci scattare il salvavita della pistola e mi preparai a sparare.
<chi sarà più veloce Ter? Io? Tu? Oppure la tua palla di pelo?> disse.
A quelle parole Raffaello tornò umano e gonfiando il petto fece un passo verso kill, che non perse occasione di imitarlo e di puntargli contro l'arma.
<avanti cane!> lo provocò.
Il cagnolino non se lo fece ripetere due volte e partì spedito verso il suo avversario. Le mani del signor Rose erano già pronte a far fuoco ma io lo feci per prima sparando a pochi centimetri dai suoi piedi. I due sfidanti si fermarono sorpresi dal mio gesto.
<signor Wild aiuti la signorina Reaper a rialzarsi, le spiace?> chiesi. Raffaello tese i pugni e si mosse verso l'assassina che nel frattempo era riuscita a mettersi seduta.
<ammiro la tua coerenza in questa farsa, i modi gentili, distaccati... hai imparato a mentire in questi anni, ma non sei ancora abbastanza brava> disse killian guardandomi negli occhi.
<non mi hai ancora messo alla prova> risposi.
Con un movimento veloce si girò verso Raffaello che oramai era quasi riuscito a far alzare Abbie, e sparò.
<lo sto facendo ora>. Il cagnolino cadde a terra, dalla sua gola uscì una specie di ululato strozzato e dalla sua gamba iniziò a colare un fiume di sangue.
Alla vista di quello spettacolo, le mie mani iniziarono a formicolare e percepii la mia parte "canina" prendere il sopravvento.
<non servirà a niente spararci a vicenda Rose>. Cercai in ogni angolo del mio corpo l'auto controllo di cui avevo bisogno, non potevo trasformarmi in un momento simile!
<ma guardati sei diventata una paladina della pace ora?>rispose questo furioso. Sparai alla mano dell'assassino facendogli cadere la pistola e sparai alla sua gamba per fargli sentire il dolore che probabilmente stava provando Raffaello in quel momento. Gli occhi grigi di Killian si spalancarono per la sorpresa.
<ora ti riconosco!> commentò soffocando una smorfia.
<perché sei qui?>
<sto cercando la strega, Ter. Non chiedo di più> rispose studiandomi.
<hai sbagliato castello>. Il tono della mia voce stava cambiando, più basso, più metallico; e ciò che pronunciai non sembravano nemmeno parole ma suoni. Il mio autocontrollo faceva schifo!
Percepii le mie unghie cambiare forma e allungarsi fino a diventare artigli, i denti, all'interno della bocca, fremevano nel tentativo di trasformarsi in zanne, immaginai gli occhi tingersi di un azzurro accecante. Mi gettai la pistola alle spalle, le mie mani somigliavano più a delle zampe e anche volendo non sarei stata in grado di premere il grilletto per sparare. Killian mi guardava con un'espressione di crescente stupore, probabilmente non aveva ancora capito quello che stava succedendo. Dalle porte alle mie spalle udii avvicinarsi qualcuno; 'gli uomini di mio padre sono qui' pensai provando un po' di sollievo. Ma quando mi girai trovai Axel, e non il signor Demon. Strano, pensai. Ero sempre riuscita a riconoscere le persone dal rumore della loro camminata ma stavolta qualcosa era andato storto. Era forse colpa della mia trasformazione non del tutto completa?
Intuendo la mia perplessità il biondino mi assicurò di avere dato l'allarme è che presto sarebbero arrivati i rinforzi per imprigionare l'intruso. Il suo tono era serio e cupo come se l'arrivo di Inferno lo infastidisse ma pensai che anche quella fosse una conseguenza della mia semi-trasformazione, mio padre non sarebbe stato né fiero né felice nel vedermi così!
<e dunque eccolo qua> si intromise sorridendo Killian. Mentre cercava di strapparsi un pezzo di stoffa dalla maglietta per tamponare la ferita sul polso. Prima di rispondere Axel si guardò attorno per analizzare la situazione, il suo sguardo si soffermò su Abbie che nel frattempo si era avvicinata strisciando a Raffaello e lo stava aiutando a fermare il fiume di sangue che ancora gli usciva dalla gamba.
<gli assassini cambiano, intruso, non è colpa mia se mi hanno dato il tuo posto> rispose, la sua voce calma mi fece tronare il formicolio alle mani e controllandole notai che gli artigli stavano scomparendo piano piano. Si incamminò verso i due feriti, ma nessuno di loro alzò lo sguardo verso di lui.
<hai preso molto di più del mio ruolo all'interno del clan, biondino> incalzò Killian incapace di tenere a freno la lingua.
<come ho già detto non è colpa mia> disse inginocchiandosi vicino a Raffaello, solo allora i due si accorsero della sua presenza ed Abbie gli accarezzò qualche ciuffo di capelli per poi accasciarsi al suolo, il dolore al fianco doveva essere davvero forte. Con poche mosse riuscì a fermare il sangue dalla gamba del cagnolino e la cosa mi fece piano piano riprendere il controllo.
<dovrei ucciderti per la tua insolenza Harm, ma purtroppo non è il compito che mi è stato assegnato> disse Killian sputando a terra. Mi avvicinai a lui cercando di essere più minacciosa possibile, gli afferrai il polso ferito e lo "aiutai" a rialzarsi. Nel frattempo Axel fece lo stesso con Abbie solo che il suo metodo fu molto più delicato del mio.
<Killian Rose sei accusato di violazione della proprietà, di aver ferito un'assassina e di aver attentato alla vita di un ospite di grande valore> dichiarai stringendo la mia presa sul suo braccio.
<e per queste accuse Terrore Demon che processo hai intenzione di affibbiarmi?> rispose lui in modo sarcastico e provocatorio. Avrei voluto rispondergli che se la decisione fosse spettata a me sarebbe stato ucciso ma purtroppo le cose non andavano così.
<ti porterò dal signor Demon e lui ti rispedirà da dove sei venuto, cacciatore> sentenziò Axel. In realtà le cose nel clan non andavano nemmeno così! I traditori venivano portati da mio padre che decideva se ucciderli o se farli diventare degli schiavi. Killian mi guardò di scatto e nei suoi occhi vidi un lampo di paura che durò pochi secondi. Poi alcuni cacciatori che non avevo mai notato entrarono dalle porte e dopo essersi presi il mio prigioniero se ne andarono, scomparendo con la stessa silenziosità con la quale erano entrati.
<cosa sta succedendo?> chiesi in modo guardingo ad Axel. Il cacciatore mi rivolse un'occhiata dispiaciuta come se volesse scusarsi di qualcosa per la quale non era totalmente colpevole.
<Terri io...> provò a dire ma dietro di lui comparve mio padre che dopo averlo messo una mano sulla spalla mi sorrise in modo maligno.
<aspettavo da tanto questo momento Terrore, ormai sei grande e come è giusto che sia hai esplorato la tua parte di cane, ora però la tua spedizione è finita e devi tornare la cacciatrice di un tempo. Devi tornare la mia cacciatrice più dotata e più fidata e per questo ti chiedo di capire ciò che sta per succedere> disse continuando a sorridere. Improvvisamente altri uomini entrarono dalle porte. Uno di loro, alto e muscoloso, con i capelli rasati e gli occhi verdi, mi fissò per pochi istanti ed io lo riconobbi, riconobbi ognuno di loro. Erano il gruppo di cacciatori che avevo incontrato nel bosco, quelli che mi veneravano eppure ora non sembravano più così contenti di vedermi.
<il mio nuovo amico Dastan ti scorterà in una delle celle "speciali" del castello e come ti ho anticipato spero che tu possa comprendere>. Quattro uomini si avvicinarono con cautela e per istinto feci un passo indietro. Non potevo crederci, mio padre mi stava tradendo!
<no...> sussurrai, poi mi girai verso Abbie e Raffaello anche loro erano accerchiati ma per quanto determinati sembrassero, entrambi erano feriti e nessuno sarebbe riuscito a scappare.
<no> dissi a voce più alta. Una mano mi afferrò il braccio ma senza quasi accorgermi tirai un pugno al mio aggressore e lui strinse la presa. Mi girai verso di lui, povero pazzo, che aveva osato sfidarmi, presi un pugnale dalla mia cintura e glielo conficcai nella fronte.
Finalmente la mano lasciò il mio braccio e tornai ad affrontare i tre cacciatori rimasti. Uno di loro mi guardava con un odio tale che avrebbe potuto uccidermi solo con lo sguardo. Ringhiai profondamente ed in modo minaccioso per avvertirli, se volevano morire li avrei accontentati!

~SPAZIO AUTRICE~
Ecco a voi il cinquantesimo capitolo di Terri Demon!!! (Come promesso😝)

Imprevisti su imprevisti, ragazzi pazzi e gelosi, cacciatori da ogni dove e perché no, un pizzico di... tradimento (?) 😏
Questo capitolo è pieno di colpi di scena ma...
Riuscirà la nostra Terri ad affrontare tutti quei cacciatori?
Cosa avrà in mente suo padre?
E soprattutto che fine farà Killian Rose?

Commentate in tanti e lasciatemi anche qualche stellina!🌼❤️

Terri Demon _(in Revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora