Capitolo 12.

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Questa storia è un'opera di fantasia, puramente inventata dalla sottoscritta. Alcune delle vincende scritte qui dentro fanno riferimento a fatti realmente accaduti. Non intendo offendere o insultare nessuno in alcun modo.

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Jamie's pov

Sono arrivato ieri a Londra, ma sono arrivato tardi quindi non sono potuto andare dalle bambine, quindi sto andando adesso. Posso passare tutta la mattinata insieme a loro, dato che a pranzo devo vedermi con Peter e il produttore del mio nuovo film per pranzo. Quando busso alla porta di casa, Amelia viene ad aprirmi.

« Ciao, Jamie. » Accenna un sorriso.

« Ciao. » Le sorrido a mia volta « Posso entrare? »

« Si, vieni.. » Mi fa spazio per farmi entrare in casa. « Non credevo che saresti venuto a Londra. » Mi dice, chiudendo la porta di casa.

« Già, nemmeno io.. mi hanno chiamato per le riprese del film, quindi eccomi qui. » Le spiego.

« Immaginavo. » Sospira. « Sei.. da solo? » Mi chiede. È ovvio che si riferisce a Dakota e al bambino, perché so che ha saputo della sua nascita, dato che ne hanno parlato persino in TV.

« Si, sono da solo.. sai, è nato il bambino. Si chiama Dwayne. » La informo, anche se sono sicuro che già lo sappia bene, ma che ovviamente non abbia il coraggio di dirmi nulla.

« Si, ho saputo.. » Accenna un sorriso. « Sono contenta per te. Hai sempre desiderato un maschietto. » Mi dice.

« Ti ringrazio. Posso vedere le bambine? » Chiedo. Lei annuisce e mi dice di seguirla. « Volevo venire a prendere le bambine questa settimana, ma poi c'è stato questo contrattempo e quindi non ce ne sarà bisogno. » La informo.

« Capito. Per quanto tempo resterai a Londra? » Mi chiede, mentre saliamo le scale per raggiungere la camera delle bambine.

« Non lo so ancora. Le riprese saranno prima qui a Londra e poi a Los Angeles. » Le rispondo.

« Quindi le porterai con te quando tornerai a Los Angeles? » Chiede.

« Credo di sì. Tutto dipende da quanto tornerà Dakota, perché adesso si trova in Georgia con Dwayne per le riprese del suo film. E io vorrei portare le piccole a conoscere il fratellino. » Le dico. Lei annuisce, è giusto che conoscano il fratellino.

« Ah, ho capito.. » Mormora, fermandosi davanti alla porta delle bambine. Il suo tono è strano, non capisco proprio cosa voglia dire.

« Capito cosa? » Chiedo.

« Niente, niente.. » Scuote la testa. Apre la porta della stanzetta, e io decido di lasciarla perdere. « Bambine, guardate chi c'è! » Dice.

« Papà!! » Dulcie si alza e corre tra le mie braccia, proprio come Elva. Corrono verso di me e le prendo entrambe in braccio, riempiendole di baci e coccole. Amelia resta sulla soglia della porta.

« Come state? State bene? » Chiedo loro, ed entrambe mi dicono che stanno bene. Le mie meravigliose bambine che amo più di me stesso. Dakota, Dwayne e loro due sono la cosa più bella che mi sia mai capitata. Sono un uomo davvero fortunato. « Ho delle cose da farvi vedere! » Dico. Le sistemo entrambe tra le mie gambe, e mi sistemo con la schiena contro uno dei loro lettini. Prendo il mio cellulare. « Sapete che è nato il vostro fratellino? Si chiama Dwayne. » Amelia si scompone, è ovvio che la cosa la mette a disagio, ma non mi interessa. Non ho più le forze per affrontare questo discorso, e credevo che ormai fosse storia vecchia anche per lei, dato che è passato un po' di tempo. Apro una delle tante foto che gli ho scattato e gliela mostro. 

« Bimbo!! » Esclama Elva, indicando Dwayne sullo schermo. Io ridacchio.

« Il nostro fratellino!! » Dice Dulcie, entusiasta. « Com'è buffo!! Papà, perché non ha capelli? » Mi chiede. Io ridacchio e le bacio i capelli.

« Perché è ancora piccolo. Vedrai che appena crescerà, avrà tanti capelli come te.. capellona del mio cuore!! » Le dico, e lei ridacchia.

« Credo che sia meglio che io vada di sotto. » Dice Amelia, accennando un sorriso forzato e uscendo dalla stanzetta.

« Dakota dov'è? » Mi chiede Dulcie, mentre Elva continua a scorrere le foto di Dwayne sul mio cellulare, ipnotizzata.

« Dakota sta bene, è con Dwayne in Georgia per uno dei suoi film. Tornerà tra qualche settimana, e allora potrete conoscere di persona il vostro fratellino. Sono sicuro che vi piacerà tantissimo. » Dico.

« Non vedo l'ora. » Mi dice. Elva continua a guardare le foto, come se non riuscisse a crederci. D'altronde è ancora piccolina, e le abbiamo parlato ogni giorno di questo nuovo e fantomatico bambino, è ovvio che la cosa le sembri strana.

« Elva? Piccola, che ne pensi? Ti piace il fratellino? » Le chiedo, accarezzandole i capelli.

« Siii!! Bimbo carino!! » Mi risponde, sorridendo e arricciando il naso.

« Non vedo l'ora di farvelo conoscere. » Dico « Venite qui, abbracciatemi forte. » Loro mi buttano le braccia al collo, stringendomi forte. Mi sono mancate tantissimo in queste settimane, ma sarebbe stato impossibile averle con me a Los Angeles con Dakota in quelle condizioni e un neonato di cui occuparsi. Ma ora so che andrà tutto bene.. « Che ne dite di mandare un video messaggio a Dakota? » Propongo. Loro dicono di sì e cominciano a saltellare e a battere le mani. Oh, Dakota impazzirà per questo video.

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Damie • We'll never be worlds apart III.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora