▸ Questa storia è un'opera di fantasia, puramente inventata dalla sottoscritta. Alcune delle vincende scritte qui dentro fanno riferimento a fatti realmente accaduti. Non intendo offendere o insultare nessuno in alcun modo.
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Dakota's pov
Finalmente sono a casa. Oggi, in particolare, è stato difficilissimo stare sul set, sapendo che Jamie è qui. Prima di tornare, sono passata al Burger King per comprare la sua amatissima cena preferita, per fargli una sorpresa. Quando entrò nella suite, si sente troppo silenzio però, e per un momento mi viene in mente un Jamie impazzito che mette Dwayne KO per farlo stare buono. Naaah, so che Jamie non lo farebbe mai, ma non ci giurerei se Dwayne iniziasse a disturbarci anche durante il sesso. Non si sente nemmeno un minimo rumore. Vado prima in salotto, e ciò che vedo mi fa sciogliere il cuore. Jamie e Dwayne addormentati sul divano, proprio come quella notte a casa nostra. Jamie è disteso sul divano, con le braccia attorno a Dwayne, steso a pancia in giù sul suo petto. Sono la cosa più bella che io abbia mai visto. Mai, mai avrei pensato che una cosa così bella un giorno sarebbe appartenuta proprio a me. Mio marito e mio figlio, la cosa più importante che ho. Vado verso di loro, e mi siedo accanto alla testa di Jamie. Allungo le braccia verso la coperta e gliela sistemo addosso, dato che comincia a fare freddo e non voglio che Dwayne si ammali, dato che è così delicato. Jamie non ha un cuscino sotto la testa, quindi gliela sollevo piano piano e la metto sulla mie gambe, accarezzandogli dolcemente i capelli, e il suo caro volto. Lui si sveglia, sbattendo le palpebre più volte.
« Hey. » Mi sorride. Gli faccio segno di stare zitto, altrimenti sveglierà il piccolo. Lui chiude gli occhi e non la smette di sorridere, godendosi le mie carezze. Jamie a volte sembra proprio un bambino che ha bisogno di tanto amore, forse perché nella sua vita ne ha ricevuto davvero poco. Suo padre e le sue sorelle gli avranno dato anche tutto l'affetto del mondo, ma questo non compenserà mai l'amore di una madre. Poi ha incontrato Amelia, e so benissimo come si sente a riguardo. Ha fallito con lei, non si è sentito amato, nemmeno in quell'occasione ha ricevuto l'amore che meritava. E ora, quando sta con me, mi guarda negli occhi e mi dice di essere consapevole del fatto che lo amo, e per me non c'è vittoria più grande.
« A che pensi? » Mi chiede, sussurrando. Io scuoto la testa, sarebbe troppo lungo da spiegare e uno dei noi due finirebbe per piangere. E non mi va di piangere. Voglio godermi questi momenti insieme, anche così, nel più assoluto silenzio.
« Niente.. Mi piace guardarvi. » Rispondo, scrollando le spalle. Jamie sorride nuovamente, poi fa per alzarsi, prendendo Dwayne tra le braccia. Per fortuna il piccolo non si sveglia, e Jamie lo mette nel suo passeggino. « Perché? » Chiedo.
« Perché finalmente dorme, e io non ho ancora avuto la possibilità di stare con te. » Mi dice, poi improvvisamente si fionda sul divano, mettendo una gamba tra le mie.
« Sono assolutamente d'accordo Mr Dornan. » Ridacchio. « Allora, esattamente, cosa vorresti fare con me? » Chiedo, facendo finta di non sapere. I nostri visi sono a due centimetri di distanza. Lui sfiora il suo naso contro il mio.
« Oh, Johnson... » Scuote la testa, sorridendo in modo malizioso. « Non so nemmeno da dove cominciare con te. » Mormora, e poi inizia a baciarmi con foga, fino a farmi smettere di respirare. Io ricambio il suo bacio con la stessa foga, dimostrandoci a vicenda quanto abbiamo sentito l'uno la mancanza dell'altro. Le sue mani vagano dal mio viso ai miei fianchi, attirandomi più stretta a lui, dopo di che sono io a capovolgere la situazione. Mi ritrovo sopra di lui, che continuo a baciarlo. Lui mi tiene stretta per i fianchi e io stringo le sue spalle. Credo che se andiamo avanti ancora per qualche secondo, non saremo più capaci di fermarci. Lui sembra leggermi nel pensiero e , dopo qualche secondo, si stacca da me, ansimante e rosso in viso per via del nostro assalto. Ci guardiamo fissi negli occhi, il suo viso di fronte al mio. « Okay, direi che c'è solo una cosa da fare... » Mormora.
« ...walkie talkie!! » Finisco la frase al posto suo. Lui scoppia a ridere. Entrambi ci alziamo e andiamo in camera da letto. In quel momento mi arriva un messaggio da parte di mia madre, che mi chiede se va tutto bene, come sempre. Jamie prende uno dei walkie talkie e lo mette in funzione, poi si avvicina a me, che sto scrivendo a mia madre, e mi bacia.
« Due minuti. Non scappare, eh... » Mi dice, sorridendo. Io ridacchio. E chi si muove? Non mi sembra vero che lui sia qui. Rispondo a mia madre che sto bene, ma nel frattempo lei decide di chiamarmi e comincia a chiedermi del più e del meno. Jamie torna in camera da letto e sbuffa, vedendomi al telefono, ma gli faccio capire che è stata lei a chiamarmi. Si sfila la maglietta e mi dice che va a farsi la doccia. Io annuisco. Dannazione, non faccio l'amore con Jamie da settimane, ora sta andando a farsi la doccia da solo e io sono a telefono con mia madre che, quando inizia a parlare, non la smette più. Finalmente riesco ad attaccare, dopo qualche minuto, quindi mi spoglio e raggiungo Jami nella doccia. È di spalle, meravigliosamente nudo. Io entro nella doccia e, sorprendendolo, lo abbraccio da dietro. Lui stringe le mani sulle mie, e io gli bacio la schiena. Si gira, senza interrompere il contatto tra i nostri corpi.
« Mi sei mancato così tanto. » Mormoro, baciandogli il petto. Lui aumenta la stretta sui miei fianchi.
« Anche tu. Da morire. » Risponde, poi le sue labbra cercano con urgenza le mie. Mi bacia e improvvisamente mi ritrovo con la schiena contro la parete della doccia. Mi afferra le gambe, avvolgendole intorno ai suoi fianchi e continua a baciarmi. « Penso che non usciremo tanto presto da qui. » Mi dice, tuffandosi tra i miei seni.
« Non chiedo altro. » Riesco a rispondere, e mi lascio andare alle sue dolcissime carezze.
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Damie • We'll never be worlds apart III.
Fanfiction▸ Questa storia è un'opera di fantasia, puramente inventata dalla sottoscritta. Alcune delle vincende scritte qui dentro fanno riferimento a fatti realmente accaduti. Non intendo offendere o insultare nessuno in alcun modo. Terzo e ultimo capitolo...