▸ Questa storia è un'opera di fantasia, puramente inventata dalla sottoscritta. Alcune delle vincende scritte qui dentro fanno riferimento a fatti realmente accaduti. Non intendo offendere o insultare nessuno in alcun modo.
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Dakota's pov
« Sono tornata!! » Dico, entrando nella mia suite. Sono uscita a comprare i pannolini per il mio piccolino. Io e Dwayne ci siamo sistemati qui in hotel, in una suite davvero carinissima. Ci siamo sistemati piuttosto bene. Per fortuna ho Olivia, la mia salvezza, la mia agenda vivente che mi aiuta a conciliare tutto, e ovviamente la tata che abbiamo assunto da poco. Si chiama Lily, ed è davvero bravissima con Dwayne. È una ragazza molto calma, e ci sa davvero fare con lui, anche perché questi giorni sono stati molto frenetici. Ho cercato di passare più tempo possibile insieme a Dwayne, senza togliere del tempo al ripasso dei copioni e ai miei esercizi. Poso le buste a terra e vado dritta verso il salottino, dove ho lasciato Lily e Dwayne.
« Ecco la mamma! » Dice lei, scuotendo il piccolino, non appena entro nella stanza.
« Ciao amore!! » Gli sorrido. Dwayne è proprio un amore, è un bambino buonissimo, tranne di notte.. qualche volta. Ma è normale. Mi chino verso di lui e lo prendo in braccio, stringendolo forte a me. È incredibile ciò che provo verso questa creatura. Il mio piccolino. Il frutto del nostro amore. Sono davvero grata per questo meraviglioso regalo. « Hai fatto il bravo, si? È stato buono? » Chiedo a Lily.
« Sisi, si è svegliato poco fa, quindi ho avuto tutto il tempo di lavare le sue tutine. Mi sono permessa di togliergli i calzini, dato che fa caldo. » Mi informa. Non c'è niente da fare, Lily è davvero una benedizione dal cielo.
« Grazie mille, Lily. Lo sai, mi fido totalmente di te, e ti sono molto grata per ciò che stai facendo. Mi dispiace solo che da lunedì potrò aiutarti di meno, dato che inizio le riprese. » Le dico, sedendomi sul divano con Dwayne in braccio.
« Sono qui proprio per questo. È un piacere lavorare per te, Dakota. Ho sempre pensato che fossi una bravissima persona, e ora ne ho la più assoluta certezza. Ti ho sempre ammirata, davvero. » Mi dice, e io le sorrido.
« Beh, ora sono io che ammiro te! » Ridacchio. Le sono davvero riconoscente per tutto l'aiuto, se non fosse con me probabilmente adesso sarei completamente pazza. « Adesso ci penso io a lui, tu fai pure una pausa se ti va. » Le dico.
« Preferirei ordinarle prima la cena, che cosa le va per stasera? » Mi chiede.
« Ordinerò io una pizza tra poco, vai tranquilla. Voglio chiamare Jamie, fai pure una pausa, non c'è problema. » Insisto. È sempre così precisa e diligente e i miei confronti.
« Va bene. » Mi sorride ancora una volta e poi esce dal salotto. Non sento Jamie da qualche ora, quindi credo che sia proprio il momento di chiamarlo. Oltre lui, la mia famiglia mi è molto di supporto. Non fanno altro che chiamarmi e dirmi che ci sono per m. Sopratutto mia madre, che è impazzita per il suo piccolino. E mio padre, che non vede l'ora di rivederlo. Ma sopratutto Jamie, che riesce solo a infondermi una grande serenità, amore e fiducia. Sarebbe stato bellissimo passare questo momento speciale insieme, proprio come nelle scorse settimane, ma ci rivedremo presto, ne sono sicura.
« Chiamiamo papà, ti va? » Chiedo al mio piccolino, dopo avergli dato qualche bacio sulle sue guanciotte paffute. Me lo mangerei di baci. « Chiamiamolo, dai. » Dico, e prendo il mio cellulare. Chiamo Jamie su FaceTime, e lui risponde dopo qualche secondo.
« Ciao!! » Risponde, rivelando il più luminoso dei sorrisi. Credo che sia sul set, indossa una camicia bianca e una cravatta orrenda. A me viene da ridere.
« Bella cravatta. Dovresti vestirti così più spesso. » Lo prendo in giro, cercando di non ridere. Lui alza gli occhi al cielo, e sbuffa.
« Non prendermi in giro. Sono sul set, non è una scelta mia. » Ridacchia. « Ciao, piccolino!! Ti ricordi di me? Sono il tuo papà! » Gli dice. Io agito la manina di Dwayne, facendo 'ciao ciao'.
« Non si ricorda di te con quella cravatta. » Continuo a prenderlo in giro. Jamie sbuffa nuovamente, cercando di non ridere. « Come stai, papà? »
« Sto bene. Mi mancate tanto. Vorrei tanto essere lì con voi. » Dice, mettendo il broncio in modo, a dir poco, adorabile. Amo quando fa così, sembra proprio un bambino.
« Anche noi, ma c'è da dire che Lily ti sostituisce in modo ineccepibile, però. » Ribatto, per farlo arrabbiare. Lui mi lancia un'occhiataccia e io ridacchio per la sua espressione buffa.
« Spero che tu ti riferisca a lei in qualità di babysitter, perché posso essere sostituito solo in quel campo. Non potrei mai essere sostituito in altri campi, mi dispiace. » Dice, sicuro di sé.
« Sei troppo sicuro di te, Dornan. Non puoi sapere a cosa mi riferisco, una donna ha le sue esigenze. » Lo prendo in giro, come sempre.. adoro farlo impazzire in questo modo.
« Dwayne, tesoro, tappati le orecchie.. sto per dire delle cose che non sono adatte a te. » Dice, e io faccio come dice, assecondandolo. « Dakota, amore mio, ricordati che il posto accanto a te, sotto le lenzuola, appartiene solo a me. Non vorrei dover venire lì a commettere un omicidio, non ho problemi. » Mi dice, mostrandosi serissimo. Invece a me viene da ridere da morire.
« Avrei dei dubbi al riguardo.. » Dico, e lui alza il mento. « Di solito andiamo talmente di fretta che sotto le lenzuola non ci arriviamo, ti ricordo. E seconda cosa, perché 'accanto a me'? Credevo che ti piacesse stare sotto di me, o sopra. » Dico, per provocarlo.
« Davanti al bambino, Dakota!! » Mi rimprovera. Lui abbassa il viso e ride come un matto, passandosi una mano tra i capelli.
« Che c'è? Gli ho coperto le orecchie.. » Mi stringo nelle spalle. Lui continua a ridere, buttando la testa all'indietro, ed è una gioia per i miei occhi. La visione più bella del mondo. Mi manca tantissimo.
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Damie • We'll never be worlds apart III.
Fanfiction▸ Questa storia è un'opera di fantasia, puramente inventata dalla sottoscritta. Alcune delle vincende scritte qui dentro fanno riferimento a fatti realmente accaduti. Non intendo offendere o insultare nessuno in alcun modo. Terzo e ultimo capitolo...