▸ Questa storia è un'opera di fantasia, puramente inventata dalla sottoscritta. Alcune delle vincende scritte qui dentro fanno riferimento a fatti realmente accaduti. Non intendo offendere o insultare nessuno in alcun modo.
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Jamie's pov
Quando mi sveglio, la mattina dopo, Dakota e Dwayne non sono più accanto a me. Per un attimo credo di essermi immaginato tutto, poi torno alla realtà quando noto i suoi vestiti sulla poltrona della camera da letto. Sono buttati a caso, tutti stropicciati.. È proprio una sua brutta abitudine. Non è una donna molto ordinata. Mi alzo e vado verso la poltrona, piegando accuratamente i suoi vestiti. Non riesco a fare a meno di annusare la sua maglietta, il suo profumo.. e mi sento un cretino, perché sembro un adolescente alla sua prima cotta. Decido di tenerla qui con me. La prendo e la nascondo in uno dei cassetti, sperando che non se ne accorga. Esco dalla stanza da letto e vado a cercarli. Sono entrambi nel salottino, sul divano. Dakota lo sta allattando. Rimango immobile sulla soglia della porta. Un tempo sarei sbiancato anche solo alla vista di Dakota con la maglietta alzata e le lunghe gambe nude, ma adesso in questa visione non ci vedo nulla di sessuale.. è semplicemente la cosa più dolce del mondo. È uno spettacolo per me, uno spettacolo che potrei guardare per ore. Uno spettacolo che mi lascia senza parole. Il più bello del mondo.
« Hey.. buongiorno. » Dice, sorridendomi.
« Ciao.. » Sospiro, tornando alla realtà. Lei continua a guardare Dwayne, sorridendo e gli accarezza il mento con l'indice. Vado verso il divano e mi siedo accanto a lei, stringendole le spalle.
« Si è svegliato poco fa e l'ho portato di qua per non disturbarti. Dormivi così bene... » Mi dice, poi si gira verso di me e mi bacia. Sorrido e appoggio il mento sulla sua spalla, mentre lei continua ad allattare il piccolino. Lui tiene gli occhi chiusi e talvolta si strofina la fronte con la manina.
« È così bello.. » Sorrido, guardando questo piccolo miracolo tra le nostre braccia. Non posso credere che questo sia davvero nostro figlio. Un figlio mio e di Dakota. Un figlio nostro. Il frutto del nostro amore. Questa donna è entrata nella mia vita per essere semplicemente una mia collega, e invece oggi è la persona che amo di più sulla faccia delle terra: mia moglie, che mi ha donato un bellissimo bambino, oltre alla voglia di tornare a vivere e a sorridere.
« Si, lo è davvero... » Risponde lei, senza smettere di sorridere. « Allora, oggi veniamo con te? Ne sei sicuro? Non voglio esserti d'intralcio.. » Dice.
« Assolutamente si. Voglio che veniate con me. Non potreste mai darmi fastidio. Non mi piace l'idea di lasciarvi qui da soli per tutta la giornata, siete venuti per stare con me, quindi starete insieme a me. » Le dico, lei annuisce e poi le bacio i capelli. Dwayne comincia a divincolarsi, facendoci capire che ne ha abbastanza e che non ha più fame.
« Credo che non abbia più fame.. » Dice Dakota, staccandolo dal suo seno e sistemandosi la maglietta.
« Lascia fare a me.. » Mormoro, poi prendo Dwayne in braccio. « Ehi, piccolino.. ciao. » Gli sussurro dolcemente. Noto che Dakota sta sorridendo, mentre ci guarda, e si morde il labbro. Adoro quando fa così. So benissimo cosa sta pensando. Esattamente ciò che ho pensato io proprio fa.
« Vado a farmi una doccia. Ci pensi tu a lui? » Mi chiede. Io annuisco e lei si alza, sorridendomi. Non riesco a non fissarle le gambe, quando si gira per lasciare il salotto. Lei ne è consapevole e ridacchia, sicura di sé e dell'effetto che ha su di me.
« Ah, Dwayne.. tua madre è proprio perfetta, in tutti i sensi. Siamo due uomini davvero fortunati. Sai.. tua mamma è una donna bellissima, dentro e fuori. Credo di averla amata dal primo momento, era impossibile non amarla... È sempre stata gentile, dolce. Sembra una persona debole, fragile, ma in realtà è molto forte, molto più forte di me. Sembra che abbia bisogno di essere protetta, sento che vorrei proteggerla da qualsiasi cosa, ma la verità è che lei spacca il culo a tutti se ne ha motivo. È determinata in tutto ciò che fa, è testarda, leale.. ha proprio una bella testa dura.. è orgogliosa dei suoi successi, ma odia stare al centro dell'attenzione se non si sente a suo agio. E quando è così, lei ride, e così tutta la stanza si colora del suo sorriso. È sicura di sè, delle sue capacità, del suo corpo, della sua bellezza.. non ha problemi a fare nulla. È pessimista, razionale, ma nonostante ciò riesce a farmi sognare e trasmettermi solo cose belle. Lo sai.. tua madre mi ha ridato la vita, proprio come l'ha data a te. E lo so che non tu non stai capendo nulla in questo momento, che probabilmente vorresti solo tornare a dormire, ma sono sicuro che solo tu capisci cosa provo per lei. Mi hanno detto che i maschietti vogliono davvero tanto bene alla mamma, quindi tu mi capisci bene. Forse ancora non la conosci bene, ma ti prometto che non appena la conoscerai, l'amerai proprio come faccio io. Non ci sono dubbi. Certo, ti prego di evitare di venire nel nostro lettone ogni volta che ne hai voglia.. lo so che è bello dormire con mamma e papà, ma noi abbiamo bisogno della nostra privacy. Ed in cambio io ti prometto che non ti starò addosso quando sarai adolescente, okay? Mi hanno detto che è il periodo più complicato per i ragazzi.. » Mi blocco, quando comincia a muoversi. Credo che gli piaccia il suono della mia voce. « Sei d'accordo? » Chiedo, come se potesse rispondermi. Lui emette qualche versetto, facendomi ridere. « Bella chiacchierata, figliolo. Mi è piaciuto parlare con te. Dovremmo farlo più spesso. » Gli dico. Sorrido, pensando a tutte le chiacchierate del genere che avrò con questo piccolino, e sinceramente non vedo l'ora.
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Damie • We'll never be worlds apart III.
Fanfic▸ Questa storia è un'opera di fantasia, puramente inventata dalla sottoscritta. Alcune delle vincende scritte qui dentro fanno riferimento a fatti realmente accaduti. Non intendo offendere o insultare nessuno in alcun modo. Terzo e ultimo capitolo...