▸ Questa storia è un'opera di fantasia, puramente inventata dalla sottoscritta. Alcune delle vincende scritte qui dentro fanno riferimento a fatti realmente accaduti. Non intendo offendere o insultare nessuno in alcun modo.
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Jamie's pov
Eccomi finalmente a Los Angeles... in procinto di varcare la porta di casa nostra, da solo per l'ultima volta. Entro in casa, facendo un respiro profondo. Qui a Los Angeles fa caldissimo, e la nostra casa adesso è praticamente bollente su ogni superficie. Accendo l'aria condizionata in praticamente tutte le stanze, senza nemmeno preoccuparmi di sistemare le valigie in camera da letto. Fa davvero caldissimo, e senza Dakota e le sue idee strampalate, non c'è divertimento. Mi sento molto allegro, adesso che sono qui.. nel posto più familiare del mondo. Comincio a non sentire più il caldo sulla mia pelle, ma solo i ricordi che questa casa mi riporta alla mente. Mi giro verso il divano, e mi tornano in mente i momenti in cui Dakota guardava la TV o ripassava i copioni. Qualsiasi cosa facesse, io ero sempre pronto a mettermi vicino a lei e fissarla per ore, senza dire nulla.. contemplando semplicemente la sua bellezza, il modo in cui arriccia il naso quando ride, quando si morde il labbro nel momento in cui si concentra.. è uno spettacolo, qualsiasi cosa faccia. Sposto lo sguardo verso la cucina, ripensando a quando la mattina, la vedo ballare in modo adorabile mentre prepara la colazione, solitamente con pochissimi vestiti addosso. Non c'è nessuno che apprezza la nudità o che sia a suo agio con il proprio corpo più di Dakota. Ed è proprio questa sicurezza che la rende molto più sexy ai miei occhi. Non ha bisogno che qualcuno le dica che è bellissima, lei ne è già consapevole. Prendo di nuovo le mie valigie e vado in camera da letto. Accendo l'aria condizionata, incapace di non fissare il letto inebetito. Quante ne abbiamo combinate qua sopra... Prima che riesca ad accorgermene, inizio a sorridere come uno scemo rivivendo quei momenti. Domani, domani, domani! Domani finalmente la riavrò tra le mie braccia e su questo letto. Qui dentro fa davvero troppo caldo, quindi decido di lasciar perdere le valigie per adesso e di andare a prendere il piccolo Zeppelin a casa di Addison, così nel frattempo tornerò in una casa un po' più fresca. Dakota ha sentito tantissimo la sua mancanza in questi mesi, anche se ha cercato di non farmelo capire. Quindi penso che domani le farà piacere rivedere il suo piccolino, quando arriverà qui a casa. Ah, domani... non mi sembra ancora vero. Esco di casa, lasciando tutti i condizionatori accesi, con la speranza di trovare tutto ghiacciato al mio ritorno. Entro in auto e vado verso casa di Addison.
« Chi è? » Chiede, prima di aprire la porta.
« Jamie. » Rispondo.
« Jamie, ciao! Sei tornato! » Mi sorride, buttandomi le braccia al collo. Gli amici di Dakota sono sempre così affettuosi. Ricambio l'abbraccio, anche se vengo preso alla sprovvista.
« Si.. » Sorrido « Sono appena tornato.. » Rispondo. Lei si scosta e mi lascia entrare, poi chiude la porta. Non ho intenzione di fermarmi per molto, voglio solo prendere Zeppelin e andare via.
« E Dakota? » Mi chiede.
« Dakota parte domani. » La informo.
« Immagino che non vedrete l'ora di stare insieme di nuovo... » Sorride, piegando la testa di lato.
« Già. » Sospiro « Mi dispiace di essere piombato qui all'improvviso, ma sono tornato a casa ed era praticamente in fiamme, quindi ho pensato di venire a prendere Zeppelin nel frattempo. » Le dico.
« Hai fatto bene.. » Prima che lei possa finire la frase, ecco che Zeppelin esce dalla cucina e viene verso di me, facendomi le feste. « Eccolo qua! »
« Ehi, piccolo! » Mi chino su di lui, accarezzandolo. Devo dire è mancato anche a me, tranne per quelle volte in cui veniva a intromettersi tra me e Dakota a letto. In quei momenti proprio no. « Addison, grazie per essertene presa cura. Anche Dakota ti ringrazia tanto per questo. » Le dico, rialzandomi.
« Ma figuratevi.. è stato un piacere. Vado a prendere le sue cose, aspetta un minuto. » Mi dice, poi torna da me dopo qualche secondo, con una borsa tra le braccia. « Ecco tutte le sue cose. »
« Grazie mille. » Le dico, e metto il guinzaglio a Zeppelin. La ringrazio ancora una volta e poi esco di casa con Zeppelin, lo carico in auto e lo sistemo sul sedile accanto al mio, dopo poi mando una foto a Dakota, dicendogli che Zeppelin é con me. Dopo qualche minuto, invece che rispondere al mio messaggio, mi chiama.
« Pronto? » Rispondo.
« Il mio piccolino è con te! » Esclama entusiasta.
« Credevo che Dwayne fosse con te, in realtà. » La prendo in giro.
« Non parlavo di lui. » Sbuffa.
« Lo so, lo so.. Sono andato a prenderlo perché pensavo che ti avrebbe fatto piacere trovarlo a casa domani. » Sorrido, immaginando quanto sarà felice domani al suo arrivo.
« Ti ringrazio.. non vedo l'ora di rivederlo. » Dice.
« Ah, si? Cominci già a preferire lui a me? » La prendo in giro.
« Beh.. no. Tu resti sempre il mio grande amore, maledetto scoiattolo. » Dice, facendomi scoppiare a ridere. Oh, quanto posso amare questa donna...
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Damie • We'll never be worlds apart III.
Fiksi Penggemar▸ Questa storia è un'opera di fantasia, puramente inventata dalla sottoscritta. Alcune delle vincende scritte qui dentro fanno riferimento a fatti realmente accaduti. Non intendo offendere o insultare nessuno in alcun modo. Terzo e ultimo capitolo...