Capitolo 48.

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Questa storia è un'opera di fantasia, puramente inventata dalla sottoscritta. Alcune delle vincende scritte  qui dentro fanno riferimento a fatti realmente accaduti. Non intendo offendere o insultare nessuno in alcun modo.

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Jamie's pov

Dopo quella lunga chiacchierata, Dakota ed io ci siamo messi a letto e dopo un po' ci siamo addormentati. Abbiamo parlato a lungo, e ho cercato di confortarla il più possibile. Anche io mi sento esattamente come lei, ma non ho avuto il coraggio di dirle niente del genere. Ha ragione.. ultimamente siamo stati insieme per davvero poco tempo. E questa fottuta distanza non ci è proprio d'aiuto, anzi, peggiora la situazione. Non vedo l'ora di arrivare alla fine di questo periodo e tornare alla nostra vita a Los Angeles. È ironico il fatto che io abbia sempre pensato che non sarei mai stato in grado di vivere in quel posto, invece adesso é l'unico posto dove vorrei essere. Insieme a lei e al nostro bambino.. proprio come nelle prime settimane in cui Dwayne è arrivato a casa. La mattina dopo, quando mi sveglio, lei non è accanto a me. Mi alzo e vado a cercarla. La trovo nel salottino della suite, girata verso la finestra. Mi toglie il fiato.. indossa la mia maglietta, che le copre a malapena il sedere. Ha una spalla appoggiata al muro e i capelli sono illuminati dalla luce del sole. Nell'altra mano stringe una tazza di caffè. Sembra pensierosa.. mi chiedo a cosa stia pensando e se sia finalmente tranquilla dopo ieri sera.

« Ehi.. » Sussurro e le avvolgo le braccia intorno alle spalle, sospirando tra i suoi capelli. Lei si lascia andare ad un sospiro, adagiando la testa sulla mia spalla. « Va tutto bene? » Chiedo.

« Si.. va tutto bene.. » Accenna un sorriso, girando il volto verso di me. La sua fronte tocca la mia guancia, e io la stringo più forte al mio corpo. « Ti ho fatto portare un thè, proprio come piace a te. »

« A me piace quando me lo prepari tu. » Ribatto. Ricordo ancora tutte le volte in cui eravamo sul set e lei mi preparava il thè come piaceva a me, anche se molte volte usava questa scusa per farmi uno dei suoi scherzi stupidi, che però mi hanno sempre fatto piacere.. interpretavo i suoi scherzi come un modo per attirare la mia attenzione, anche se sapevo che non era così perché questa è solo una delle tante sfumature del suo carattere, però mi piaceva pensare che fosse così. Si trattava dei tempi in cui per me ogni indizio era importante, ogni minima cosa.. pur di capire se lei provasse le stesse cose per me.

« Me ne ricorderò. » Ribatte lei. Si gira nuovamente e accenna un sorriso, fissandomi con quei suoi occhioni azzurri, che mi hanno sempre intimidito e fatto sentire indifeso.

« Quanto sei bella... » Sospiro. Questa donna è stata sempre capace di togliermi il fiato, in un modo o nell'altro. Non solo per la sua innata bellezza, ma anche per la persona meravigliosa che è, e che mi ha rubato il cuore dal primo momento. Lei accenna un sorriso e poi posa la tazza del caffè sul tavolino accanto a noi. Poi si gira tra le braccia e mi circonda i fianchi. Io le posto una ciocca di capelli dal viso. Mi sembra più serena rispetto a ieri.

« Ho una brutta notizia da darti... » Dice, sospirando. Io piego la testa di lato, invitandola a continuare. Lei fa un respiro profondo. « Beh.. non abbiamo più molti giorni per stare insieme. Abbiamo altri due giorni e basta, poi devo tornare sul set purtroppo. Credevo di avere più giorni a disposizione ma, a quanto pare, mi rivogliono presto sul set. » Mi informa.

« Beh... mi dispiace, ma vedrai che li sfrutteremo al massimo. Abbiamo già iniziato alla grande stanotte, no? » Le chiedo, e lei ridacchia. « Perfettamente alla grande, direi. » Aggiungo.

« Perfettamente. » Conferma lei, ridacchiando.

« Credo che non sia il caso di fare quel famoso viaggio, allora.. abbiamo poco tempo a disposizione. Mi dispiace. » Le dico. Lei sospira e annuisce.

« Sarà per un'altra volta.. non abbiamo abbastanza tempo per per viaggiare questa volta. » Concorda con me. « Vorrà dire che staremo qua.. non è così brutto, no? » Mi chiede, ridacchiando.

« Per niente. » Confermo. « Ti andrebbe di venire dalle bambine con me, oggi? Magari dopo pranzo.. andiamo a pranzo fuori e poi andiamo dalle piccole. Sono sicuro che saranno felicissime di rivederti. Mi chiedono sempre di te e di quando potranno stare di nuovo con te. » La informo.

« Ne sarei felicissima. Mi mancano tanto quelle due piccoline.. » Dice lei, sorridendo. Poi abbassa il viso, come se qualcosa la preoccupasse.

« Che c'è? Qualcosa non va? » Le chiedo.

« È che... insomma, sei sicuro che Amelia non avrà niente da ridire al riguardo? Lo so che dice di essere cambiata e che te lo sta dimostrando, ma non vorrei sfidare la sorte... non adesso, almeno. » Mi dice.

« Non credo. Anche l'ultima volta che ci siamo visti tu eri con me e lei sapeva che eri lì per vedere le bambine, quindi non credo che ci siano problemi. » Le dico, rassicurandola.

« Okay.. » Sospira « Devo ammetterlo però.. mi manca Dwayne. È così strano, sembro una pazza.. prima desidero del tempo con te senza di lui e poi lo vorrei qui con me. Devo sembrarti una pazza o una poco di buono. » Ridacchia istericamente.

« Beh.. puoi sempre dare la colpa agli ormoni. » Scherzo, e lei scoppia a ridere sulla mia spalla. « Vedrai anche andrà tutto bene una volta che tutto questo sarà finito e saremo a casa. So benissimo quanto sia difficile, nessuno può capirti meglio di me. » Le dico.

« Mi sento così egoista ad ammettere di aver bisogno di stare con te da sola certe volte... Insomma, è mio figlio.. non dovrei sentirmi cosi a volte. » Sospira.

« Dakota, è normale... fino a qualche mese fa tu eri ancora una normalissima ragazza che andava alle feste e stava con i suoi amici, poi ti sei ritrovata con un bambino tra le braccia... anche a me all'inizio fu difficile con Dulcie. Ero felicissimo di essere diventato padre, era la cosa più importante per me, ma ad una parte di me mancava essere un normale ragazzo della mia età, ecco... Anche per te è la prima volta, e stai imparando tutto adesso. Stai imparando adesso ad avere un bambino nella tua vita, e per me sei bravissima. Quindi no.. non te ne faccio una colpa se desideri stare da sola con me. » Le dico.

« Mi sento comunque egoista. » Ribatte.

« Non ai miei occhi. Da quando c'è Dwayne e noi due siamo lontani.. Tu ti fai in quattro per stare con lui il più tempo possibile ed essere grandiosa sul set, e ti ammiro da morire per questo. Lo hai fatto senza sospirare e sempre con il sorriso in faccia, quindi hai tutto il diritto di desiderare un po' di tempo per te, adesso. » Dico, senza pensarci due volte. È la verità.

« Okay... te la do vinta. » Sospira, alzando gli occhi al cielo. « Il tuo thè è lì, io vado a farmi la doccia, così usciamo a pranzo fuori. » Mi sorride e si alza sulle punte per baciarmi, ma io non la lascio andare. « Ma che fai? » Chiede.

« Anche io devo fare la doccia, Johnson. » Ribatto, sollevandola all'improvviso. Lei urla per la sorpresa e ride, lasciandomi fare. Adoro sentirla ridere così.. è la cosa più bella del mondo.

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Damie • We'll never be worlds apart III.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora