▸ Questa storia è un'opera di fantasia, puramente inventata dalla sottoscritta. Alcune delle vincende scritte qui dentro fanno riferimento a fatti realmente accaduti. Non intendo offendere o insultare nessuno in alcun modo.
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Dakota's pov
Finalmente siamo a Los Angeles. Quasi non riesco a crederci che sto realmente attraversando il vialetto di casa. Dwayne dorme profondamente tra le mie braccia, e io trascino la valigia con l'altra mano. Credo che Jamie stia dormendo perché, conoscendolo, ci avrebbe aspettati sulla soglia della porta. Comunque.. è notte fonda e ultimamente non ha dormito molto, quindi non gliene faccio una colpa. Nessuno può capirlo meglio di me. Entro in casa e provo a chiamarlo, per vedere se è sveglio o meno, senza alzare troppo la voce. Lui non risponde, quindi credo che stia dormendo davvero. Lascio perdere la valigia e corro a mettere Dwayne nella sua culletta, o altrimenti tra poco mi cadrà dalle braccia. Entro nella sua stanzetta, arredata perfettamente da me e Jamie prima della sua nascita, e lo sistemo nel suo lettino. Non mi sento più le braccia.. è come se fossero due tronchi pesantissimi in questo momento. Anche i walkie-talkie sono proprio dove li abbiamo lasciati, quindi li accendo e ne posiziono uno accanto al lettino e uno lo porto con me. Devo andare a cercare quella canaglia di mio marito.
« Jamie? » Lo chiamo, senza alzare la voce, ma lui non mi risponde. Lo cerco in salotto, in cucina.. ma non c'è. Credo che sia in camera da letto. « Jamie? » Lo chiamo, entrando nella nostra camera da letto. Questa stanza è sempre qualcosa di magico.. i momenti più belli della mia vita appartengono a queste quattro mura. Il nostro piccolo paradiso. Mi avvicino al suo posto sul letto, ovviamente vuoto, e appoggio il walkie-talkie sul comodino. Adesso non ho proprio idea di dove sia. Dove si sarà cacciato? Improvvisamente sento due mani stringermi le spalle, e poi vengo circondata da due braccia. All'inizio sussulto, poi lo riconosco dopo due secondi, nonostante il suo silenzio e il buio pesto della camera da letto.
« Jamie... » Sospiro, spingendo la testa all'indietro, proprio sulla sua spalla. Vengo immersa nella familiarità del calore del suo corpo e nel suo profumo.
« Quanto mi sei mancata.. » Mormora, affondando il naso tra i miei capelli. Mi stringe a sé, nonostante l'umidità di questa notte d'estate.
« Anche tu. » Rispondo. Ho bisogno di baciarlo. Mi giro, senza staccarmi dal suo petto e gli butto le braccia al collo. Io lo abbraccio forte, lui mi cosparge il viso di baci.. non si capisce più nulla. Sembra quasi smanioso.. come se non sapesse cosa fare precisamente, o come se volesse fare di tutto nello stesso momento. E anche io. Questo è il risultato della distanza di questi mesi. Non sappiamo da dove cominciare. Gli prendo il viso tra le mani con decisione e lo bacio, facendo aderire il mio petto al suo. Lui mi stringe i fianchi, percorrendo la mia schiena con le sue mani.
« Sei stanca? » Mi chiede, staccando le labbra dalle mie per un secondo. Io lo bacio ancora e scuoto la testa, facendogli capire che in questo momento mi interessa solo lui, e nient'altro. Lui mi prende il mento, siamo entrambi senza respiro, che ci guardiamo. Sorrido a mia volta e lo spingo sul letto, arrampicandomi su di lui.
« Non volevi cominciare a recuperare il tempo perduto da subito? » Chiedo, strofinando il naso contro il suo. Lui risponde sorridendo in modo malizioso e si alza, tenendomi stretta. Io metto le mani sulle sua spalle, sistemandomi a cavalcioni sulle sue gambe. Mi sfila la maglietta, e io faccio lo stesso con la sua. Mi chino sul suo petto e lo bacio, arrivando fino al collo. Lui non si preoccupa di rimanere in silenzio per non svegliare Dwayne, ma la cosa mi fa piacere. Butta la testa all'indietro e mi lascia fare, fino a quando non capovolge la situazione e mi ritrovo sotto di lui. Mi sorride nuovamente come solo lui sa fare, alzando il sopracciglio e piegando la bocca in modo malizioso. Mi sfila i pantaloni, buttandoli sul pavimento. Io apro le gambe e lo attiro di nuovo su di me, facendo lo stesso con i suoi pantaloni. Lui ridacchia, non so per quale motivo, e poi mi sfila il reggiseno, fiondandosi sul mio petto di fretta, come se avesse i minuti contati. E credo che non ci alzeremo tanto presto da questo letto.
✨✨
E infatti tre ore più tardi.. siamo ancora in questo letto. Non mi sento più stanca o assonnata, nonostante in queste tre ore mi abbia portato via tutte le mie energie.
« Ti sono mancata, eh? » Ridacchio, appoggiando la testa sul suo petto. Fa talmente caldo che abbiamo buttato via le lenzuola e siamo rimasti completamente nudi. Solo noi due.
« Molto, Johnson. » Mi bacia la testa.
« Anche tu. » Lo abbraccio forte. « Ma dov'eri prima, quando sono arrivata? Ti ho chiamato più volte.. »
« Ero in giardino.. Ti aspettavo lì, poi quando ho notato che non mi avevi visto sono entrato in casa. Volevo farti uno scherzo, poi mi sono accorto che Dwayne stava dormendo quindi ho lasciato perdere. » Mi spiega. « Credevi che ti stessi tradendo con una delle mie bottiglie? » Mi prende in giro.
« E dai! » Gli dò uno schiaffetto scherzoso sul petto, poi mi sistemo con il mento sopra la sua pancia. « Con te non si sa mai.. sei capace di tutto. » Dico, alzando gli occhi al cielo.
« Senti chi parla.. mi sei saltata addosso. » Dice.
« E tu alle spalle. » Ribatto nuovamente.
« Ma tu non hai avuto paura. » Dice, accarezzandomi i capelli e sorridendomi in modo dolcissimo.
« Ti avevo riconosciuto.. » Rispondo, baciandogli il palmo della mano, che adesso mi accarezza dolcemente la guancia.
« Ah, si? » Ridacchia.
« Si.. dal tuo odore. » Lo prendo in giro.
« Dal mio odore, eh? » Alza la schiena, facendomi capire che vuole invertire le nostre posizioni. Io ridacchio e mi stendo sulla schiena, proprio come lui prima. Adesso è lui che ha la testa sulla mia pancia, e io ne approfitto per accarezzagli i capelli, che stanno ricrescendo a meraviglia. « E che odore sarebbe? » Mi chiede, facendomi ridere.
« Dai, Jamie!! » Lo imploro di smettere. Metto le braccia sopra la mia testa, sospirando.
« Dal mio odore... » Ripete, scuotendo la testa. Io ridacchio in risposta. Lui nel frattempo si insinua sempre più giù, sollevandomi le gambe. « Ho qualche problema di memoria riguardo il tuo.. » Mi dice, facendomi l'occhiolino. Da quando è così loquace? Ho proprio creato un mostro. E ne sono più che felice. Non penso che usciremo tanto presto da questo letto.
✨✨
Okay, ammetto che la mezza scena sesso mi hanno aiutata a scriverla perché io l'avrei evitata senza problemi, però molti di voi mi hanno scritto che ogni tanto ci starebbe bene, quindi ho deciso di provare ad accontentarvi.
🙈🙈
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Damie • We'll never be worlds apart III.
Fanfiction▸ Questa storia è un'opera di fantasia, puramente inventata dalla sottoscritta. Alcune delle vincende scritte qui dentro fanno riferimento a fatti realmente accaduti. Non intendo offendere o insultare nessuno in alcun modo. Terzo e ultimo capitolo...