Capitolo 23.

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Questa storia è un'opera di fantasia, puramente inventata dalla sottoscritta. Alcune delle vincende scritte qui dentro fanno riferimento a fatti realmente accaduti. Non intendo offendere o insultare nessuno in alcun modo.

・・・

Jamie's pov

« Allora, io vado... » Dakota esce dalla camera da letto, mettendosi la borsa sulla spalla. « Sei sicuro di voler rimanere qui ad occuparti di Dwayne? » Mi chiede per la millesima volta, venendo verso di me.

« Dakota, assolutamente si.. vai tranquilla, a lui ci penso io. » Le sorrido, poi le stringo le spalle e la bacio, attirandola a me.

« Va bene, come vuoi. » Sorride. « Adesso fammi salutare il mio piccolino. » Va verso Dwayne, sistemato comodamente sul suo seggiolino. Si china su di lui e lo bacia dolcemente. « Ciao, piccolino.. fai il bravo con papà. Mi raccomando. » Gli dice, poi torna a baciare me. « E tu fai il bravo con tuo figlio, o ti metterà in punizione. » Scherza.

« Vai, vai!! » Ridacchio, e poi lei si allontana, lanciandoci altri mille baci prima di lasciare la suite.

« A stasera! » Dice e poi chiude la porta. Io e Dwayne siamo rimasti da soli. O meglio, con Lily. Accidenti, Dakota si è dimenticata di darle la giornata libera, quindi mi sa che dovrò parlarle io.

« Siamo rimasti da soli, piccolo. Cosa ti va di fare? Hai mangiato, sei pulito, hai dormito... Cosa ti fa fare la mamma di solito? » Chiedo, quasi come se potesse rispondermi. Che imbecille.

« A lui piace molto la musica. » Dice una voce dietro di me. Mi giro e vedo una ragazza minuta che mi sorride. Deve essere Lily. « È l'unica cosa che riesce a calmarlo quando piange. » Aggiunge.

« Ciao, tu devi essere Lily.. » Vado verso di lei e le tendo la mano. « Sono Jamie, il marito di Dakota, avrai sicuramente sentito parlare di me. O almeno lo spero. » Mi presento, e lei scoppia a ridere.

« Si, certo. Dakota parla sempre di lei. Sono Lily, la tata. Mi occupo di Dwayne quando Dakota è sul set. » Mi informa, poi lancia un sorrisetto al piccolo. Dakota mi ha detto che è davvero brava con lui, non fa altro che complimentarsi con lei.

« Parla sempre di me? Davvero? Allora credo che il 'tu' sia necessario, per favore. » Le dico in tono amichevole. Dakota mi ha detto che sono diventate molto amiche, quindi credo che un tono più formale non sia adatto. Ah, Dakota... fa sempre amicizia con tutti, non riesce a mantenere le distanze.

« Va bene. » Sorride « Si, mi parla spesso di te e della vostra storia. E, a proposito, io vi ammiro molto.. lo dico sempre a Dakota che voi due siete la prova che l'amore vero esiste ancora. Poi Dakota é davvero gentilissima. Mi tratta come se fossimo amiche, sono davvero fortunata a lavorare per voi. E Dwayne è un amore. » Dice, parlando quasi alla velocità della luce per quanto è agitata.

« Calma, calma.. rallenta. » Ridacchio. « Ti ringrazio molto, sei davvero gentile. Credo che Dakota non ti abbia ancora detto che, siccome ci sono io qui adesso, in questi giorni vorrei prendermi cura io di Dwayne, quindi puoi avere qualche giorno libero, ecco.. » Le dico.

« Ah.. va bene. » Mormora, e il suo sorriso svanisce.

« Non fraintendere, è che adesso che sono qua vorrei stare a tempo pieno con loro  due. E poi Dakota mi dice che sei sempre tanto presente ed attenta, meriti davvero un bel riposo... » Dico, chiarendo la situazione. Lei annuisce.

« Per me va bene, grazie. » Accenna un sorriso. « Allora, adesso prendo alcune cose e torno a casa mia. Sono davvero felice che tu sia qui, Dakota e il piccolo sentivano la tua mancanza. » Mi dice.

« Ti ringrazio. » Le sorrido in risposta. Aveva ragione Dakota, questa ragazza è davvero devota al suo lavoro e molto affezionata a noi. Chissà che sarebbe disposta a farci da tata anche a Los Angeles, quando torneremo.

« Con permesso. » Mormora, e io annuisco. Lascia il salotto e va nella sua stanza per prendere le sue cose, e io nel frattempo gioco con Dwayne. Credo di aver capito cosa posso fare insieme a lui. E sarà divertente per entrambi. Lily torna dopo qualche minuto con uno zaino sulle spalle. « Allora io vado.. chiamatemi pure quando c'è bisogno. »

« Si tratta solo di pochi giorni, tranquilla. Il 5 luglio devo essere in Irlanda, quindi credo che mi tratterò fino a quel giorno. » La informo. Lei annuisce.

« Ciao, piccolino... » Va verso Dwayne e lo strapazza di coccole, salutandolo. Il piccolo sembra proprio a suo agio con lei, credo proprio che abbia preso da Dakota, perché io non ci so proprio fare con gli esseri umani. « Arrivederci, Jamie. » Dice a me.

« A presto, Lily. » Le rispondo, sorridendo. Lei accenna un sorriso in risposta, credo che le mancherà davvero non occuparsi di noi per questo periodo. Ma, d'altronde, anche io ho il diritto di stare  con la mia famiglia quando posso. Dopo qualche secondo esce dalla suite, chiudendo la porta. « Bene, ora siamo davvero soli, Dwayne. Ti va di uscire? Facciamo un giro, si? » Credo proprio che lo porterò in giro, devo comprare una cosa che piacerà ad entrambi. È ancora mattina presto, quindi non credo che ci saranno i fotografi, e in gal caso farò del mio meglio per coprire Dwayne. Lo prendo in braccio e comincio a prepararlo per uscire. Dakota mi ha detto che fino ad ora è uscito solo con Lily, invece lei non ha ancora avuto l'occasione di portarlo in giro. Però entrambi abbiamo concordato che non vogliamo che venga visto dai fotografi, quindi abbiamo promesso che faremo di tutto per non mostrare il viso del bimbo. È ancora troppo piccolo per questo, e non è giusto. Dobbiamo proteggerlo da quel mondo più a lungo possibile. « Si esce, ragazzo mio! »

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Damie • We'll never be worlds apart III.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora