▸ Questa storia è un'opera di fantasia, puramente inventata dalla sottoscritta. Alcune delle vincende scritte qui dentro fanno riferimento a fatti realmente accaduti. Non intendo offendere o insultare nessuno in alcun modo.
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Dakota's pov
Quando mi sveglio, la mattina dopo, Jamie non è più accanto a me. Nemmeno Dwayne è nel suo lettino. Mi tiro sù, strofinandomi gli occhi, e poi Jamie entra in camera da letto con Dwayne tra le braccia, sorridente.
« Si può? Buongiorno, mammina. » Dice, venendo verso il letto. Non c'è visione più bella di Jamie con il piccolo tra le braccia. I due uomini più importanti della mia vita. Jamie si sistema dalla sua parte, mettendo Dwayne tra le sue gambe. Si allunga verso di me e mi bacia.
« Buongiorno. » Dico a mia volta. « Ciao, amore mio.. » Mi metto a pancia in giù sul letto, e poso il mento sul ginocchio di Jamie, così da giocare con il mio piccolino. Gli stringo la manina, sussurrandogli le solite cose incomprensibili da mamma.
« Ehi, credevo che tu amassi solo me.. » Ribatte Jamie, contrariato per ciò che ho detto. Certe volte sembra davvero un gelosone senza scrupoli, ma io so benissimo che sta scherzando.
« Sono due tipi di amore diversi, lo sai. » Gli rispondo, poi lo bacio velocemente sulle labbra. Lui sorride in risposta.
« Oggi devi andare sul set? » Mi chiede. In realtà dovevo andare, ma ho chiamato e ho chiesto di rimanere a casa per oggi. Siccome oggi è l'ultimo giorno in cui Jamie è qua con noi, non ho intenzione di sprecare mezza giornata sul set, senza di lui.
« No, mi sono presa un giorno di pausa. Tornerò domani, non cambia nulla.. oggi voglio passare questo giorno insieme ai miei due amori, nient'altro. Anzi.. facciamo così. » Mormoro e prendo il mio cellulare da sopra il comodino, spegnendolo. « Dammi il tuo telefono. » Gli dico e lui me lo porge. Spengo anche il suo. « Ecco fatto, per oggi niente cellulari. Solo noi tre. » Sorrido.
« Mi sembra perfetto. » Sorride a sua volta. Non ho potuto fare a meno di notare il suo sfondo. C'eravamo io e Dwayne che dormivamo insieme nel lettone di Los Angeles, una foto davvero dolcissima.
« Sai.. abbiamo quasi lo stesso sfondo. Anche io ho una foto di te che dormi con Dwayne sul divano a Los Angeles. » Ridacchio. Abbiamo anche gli stessi sfondi, non c'è niente da fare.. anime gemelle in tutto e per tutto.
« Davvero? Io amo questa foto. È spontanea, è tutto ciò che serve. Tutto ciò che serve a me. » Dice. Io mi tiro sù e lo bacio, prendendogli il viso tra le mani.
« È proprio così. » Mormoro. « Allora, cosa vogliamo fare oggi? » Chiedo. Spero che almeno lui abbia un'idea di cosa fare, perché io non lo so proprio. Onestamente non c'è molto da fare qui.
« Non lo so.. non credo che sia l'ora giusta per uscire. » Sbuffa. Sarebbe bello uscire tutti e tre insieme. Due genitori e il loro piccolo, come una famiglia normale.
« Perché? Tu sei uscito insieme a Dwayne ieri.. » Gli faccio notare. Anzi, mi chiedo ancora come mai non sia stato assalito dai fotografi, però ne sono felice, perché non voglio che il nostro bambino sia già al centro dell'attenzione dei fotografi.
« Si, ma solo perché era mattina presto. Adesso non è possibile, meglio di no.. » Dice, sollevando Dwayne. « Per fortuna ieri non c'era nessuno in giro, e io e Dwayne siamo entrati nel negozio appena è stato aperto, abbiamo evitato tutti i fotografi, visto che bravi? » Mormora, facendomi sorridere.
« Bravissimi. » Rispondo, arruffandogli i capelli. Lui mi lancia un'occhiataccia di disappunto e io scoppio a ridere. Quando alzo di nuovo la testa, noto che mi sta fissando intensamente. « Che c'è? »
« Niente... » Scuote la testa « Certe volte mi chiedo dove saremmo se non stessimo insieme. Probabilmente io sarei ancora a casa a Londra e andrei avanti solo per le mie figlie, disperato come sempre, alla ricerca di una qualsiasi emozione... » Sospira, e abbassa il viso, scacciando via quei brutti ricordi. Io gli prendo il viso tra le mani.
« Ehi, è passato... Adesso siamo insieme e siamo felici più che mai, e non potremmo desiderare altro. Abbiamo tutto ciò che ci serve. » Appoggio la fronte contro la sua. Lui annuisce e mi bacia la punta del naso.
« Lo so, lo so.. e sono davvero grato per tutto questo, anche se adesso siamo costretti a stare separati. » Mormora, accennando un sorriso.
« Ne vale la pena, perché poi siamo felicissimi quando ci rivediamo. » Rispondo, sistemandogli i capelli in disordine. Gli stanno crescendo di nuovo. Mi mancano i suoi vecchi capelli.
« E tu, invece? Dove pensi che saresti? » Mi chiede.
« Beh.. » Sospiro. Non ne ho proprio idea, non riesco più ad immaginarmi senza di loro, ormai. « Penso che vivrei a Los Angeles da sola, nella mia vecchia casa e che anche adesso sarei qua da sola.. ma sono sicura che sentirei la tua mancanza e penserei a te ogni minuto, perché prima di mettermi con te era sempre così. Sempre. » Confesso. Lui sorride, compiaciuto di ciò che ha appena appreso.
« Lo so bene. Conosco bene la sensazione, quando sei da una parte, ma con la testa pensi a tutt'altro, e desideri qualcosa con tutto il tuo cuore. » Mormora.
« Già.. proprio così. » Sorrido. Uffa, non voglio che se ne vada domani. Vorrei che potesse rimanere ancora più tempo con noi. « Devi proprio andatene domani? » Metto il broncio.
« Purtroppo non dipende da me. Devo tornare. Se fosse per me, preferirei di gran lunga rimanere qua con voi, ma non posso. Il dovere chiama, tu sai bene come funziona. » Mi dice, accarezzandomi una guancia in modo dolcissimo.
« Lo so.. purtroppo lo so bene. » Sbuffo.
« Vorrà dire che, fino alla prossima volta in cui ci rivedremo, ripenseremo a questi bellissimi due giorni insieme. Sono stati dei giorni meravigliosi. » Mi dice, facendomi sorridere.
« Proprio meravigliosi. » Sorrido. Io di sicuro ripenserò a tutto questo in ogni momento. E chissà, magari la prossima volta saremo noi a raggiungerlo in Inghilterra.
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Damie • We'll never be worlds apart III.
Fanfiction▸ Questa storia è un'opera di fantasia, puramente inventata dalla sottoscritta. Alcune delle vincende scritte qui dentro fanno riferimento a fatti realmente accaduti. Non intendo offendere o insultare nessuno in alcun modo. Terzo e ultimo capitolo...