▸ Questa storia è un'opera di fantasia, puramente inventata dalla sottoscritta. Alcune delle vincende scritte qui dentro fanno riferimento a fatti realmente accaduti. Non intendo offendere o insultare nessuno in alcun modo.
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Dakota's pov
Questa notte non riesco proprio a prendere sonno, continuo a pensare a ciò che mi ha detto mio padre riguardo Jamie. Non volevo che si preoccupasse così tanto, e sopratutto non credevo che fosse così agitato per questa storia con Shia, dato che mi ha tranquillizzata lui quando è stato arrestato, dicendomi che a me non sarebbe successo nulla. Alla fine anche lui ne ha passate tante per via di questa amicizia spiacevole, proprio come quella volta in cui quel giornalista lo ha tartassato di domande al riguardo in Georgia. Ricordo benissimo come stava male, quanto ha sofferto e quanto la cosa lo faceva impazzire. Ed è anche per questo che ho deciso di troncare questa amicizia, anche perché alla fine non si tratta di un'amicizia come quella con Chase o Blake, non era nulla di importante se non un rapporto tra due colleghi e passano insieme un po' di tempo fuori dal set, ecco.. devo dire a Jamie che ormai non ci frequentiamo più. Non gliel'ho mai detto chiaramente, perché pensavo che fosse scontato, ma adesso che so che è stato male per questa storia voglio tranquillizzarlo. Decido di alzarmi per prendere una boccata d'aria. Mi alzo e dò un'occhiata a Dwayne, che dorme profondamente. Tra poco si sveglierà per la poppata notturna. Vado sul terrazzo e mi appoggio alla ringhiera, sospirando pesantemente. Odio il fatto che si sia preoccupato per colpa mia.
« Non riesci a dormire? » Dice la voce di mio padre. Mi giro verso di lui, affacciato sulla terrazza della suite affianco alla mia.
« No... » Mi passo una mano tra i capelli. « E tu? »
« Tuo fratello mi sta tempestando di messaggi, quindi sono uscito qui fuori per rispondere e non svegliare Kelley. » Risponde. Io annuisco. Sono sempre rimasta colpita e affascinata dai modi di fare di mio padre, nei confronti di chiunque. Il mio obiettivo è stato sempre quello di trovare un uomo che avesse i suoi modi di fare.. così elegante, gentile, cortese ed educato. Per anni non ho fatto altro che sbagliare, rimediando a me stessa i peggiori soggetti sulla faccia della terra, che non hanno fatto altro che farmi soffrire. Poi un giorno è arrivato lui.. Jamie. Nonostante allora fosse spostato, io ho capito subito che era quello giusto per me, quello che aspettavo. Quando l'ho visto per la prima volta, ho sentito di aver trovato quell'uomo tanto desiderato e sognato.
« Mi ricordi tanto Jamie quando fai queste cose... Ti somiglia molto, sai? La gente ha ragione quando dice che il papà è il primo amore di una figlia. » Gli dico, sorridendo. Lui abbassa lo sguardo e ride.
« Beh.. lo prendo come un complimento adesso. Forse lo scorso anno non so.. ma adesso... adesso non ho dubbi che mia figlia sia nelle mani di un uomo che la ama e che farebbe qualsiasi cosa per lei. Me lo ha dimostrato più e più volte. Ha la classica faccia dell'uomo che si prenderebbe una pallottola per te, e un padre non potrebbe desiderare di meglio, perché un'amore del genere può provenire solo da un genitore. » Mi dice. « Non sei d'accordo? »
« Già.. » Sospiro. Ha proprio ragione. Quel pazzo sarebbe capace di prendersi perfino una pistola per difendermi da qualsiasi cosa. E lo amo tanto per questo. Mio padre inizia a parlare, ma viene interrotto dal pianto di Dwayne, che si è svegliato per mangiare. « Si è svegliato... » Mormoro.
« Ti serve una mano? » Mi chiede papà.
« No, stai tranquillo.. » Gli sorrido « Adesso vado e lo faccio mangiare, ci vediamo domani mattina.. vi accompagno io all'aeroporto. Magari facciamo colazione insieme prima di partire. » Propongo.
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Damie • We'll never be worlds apart III.
Fanfic▸ Questa storia è un'opera di fantasia, puramente inventata dalla sottoscritta. Alcune delle vincende scritte qui dentro fanno riferimento a fatti realmente accaduti. Non intendo offendere o insultare nessuno in alcun modo. Terzo e ultimo capitolo...