Capitolo 22.

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Questa storia è un'opera di fantasia, puramente inventata dalla sottoscritta. Alcune delle vincende scritte  qui dentro fanno riferimento a fatti realmente accaduti. Non intendo offendere o insultare nessuno in alcun modo.

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Dakota's pov

Jamie ci ha fatto una meravigliosa sorpresa. Stanotte si è presentato qui all'improvviso, senza avvisare. Mi sono svegliata e l'ho trovato accanto a me. Non mi sembra vero che siamo finalmente insieme. Quando mi sono svegliata, stamattina, credevo che fosse un sogno.. e lo erano davvero. Sono rimasta ore ed ore a guardare Dwayne e Jamie che dormivano accanto a me, poi ho deciso di alzarmi e ordinare la colazione. Ho messo Dwayne nel suo lettino e sono andata in salotto per ordinare il the per Jamie e qualcosa da mangiare anche per noi. Dopo circa mezz'ora, ci portano la colazione in camera. Jamie e Dwayne dormono ancora, quindi ne approfitto per portare la colazione a letto. Vado in camera da letto e poso il vassoio sul comodino vicino a Jamie, che dorme beatamente. Mi chino su di lui e inizio a infastidirlo, dandogli dei bacetti leggeri su tutto il viso. Lui scuote la testa, poi finalmente apre gli occhi.

« Ciao. » Mi sorride, stringendomi il braccio per attirarmi poi vicina a sé.. Gli sorrido a mia volta e mi chino su di lui per baciarlo. « Questo si che è un buongiorno. » Mormora, facendo un sorrisetto malizioso. Io arriccio il naso in risposta, ridacchiando.

« Ti ho portato la colazione. Ho pensato che non ti andasse di scendere. » Gli dico.

« Perfetto! » Mi afferra immediatamente, cogliendomi di sorpresa, e mi stringe con forza a sé. Mi tiene stretta e mi tempesta il viso e il collo di baci.

« Non intendevo me!! » Ribatto. Non posso fare a meno di ridere a crepapelle, mentre lui mi riempie di baci dappertutto.

« Io intendo proprio te, invece!! » Dice lui. Ah, quanto mi è mancato. Finalmente, ad un certo punto, decide di darmi tregua e alza il viso, tutto rosso per via del suo assalto contro di me. Gli prendo il viso tre le mani e ridacchio, è davvero buffo. Lui appoggia la testa sulla mia spalla, ridendo a sua volta, e io resto accoccolata contro di lui, sistemata tra le sue gambe.

« Non svegliare Dwayne, pazzoide. » Lo rimprovero, puntandogli l'indice contro.

« Sei tu che fai casino, io sono molto cauto e attento quando si tratta di cose del genere. » Ribatte, cingendomi i fianchi. Non credo che mi lascerà andare tanto presto, ma ne sono felice. È proprio qui dove voglio stare. « Allora, quali sono i programmi di oggi. Illuminami pure. » Mi dice, alludendo a una celebre battuta del nostro film.

« Beh.. io sarò sul set tra qualche ora, e Lily si occuperà di Dwayne per il resto della giornata. Quando sarò in pausa, tornerò qui per stare con voi, non appena potrò. » Gli spiego, scrollando le spalle.

« Credo che tu possa darle la giornata libera oggi. Ci sono io adesso, me ne voglio occupare io. » Dice Jamie, cogliendone di sorpresa nuovamente.

« Sei sicuro? Ti assicuro che Lily è bravissima, e potrebbe darti una mano senza problemi. » Gli dico.

« No.. voglio prendermene cura io, adesso che sono qui. Posso farlo, stai tranquilla. » Dice, accarezzandomi dolcemente il braccio. « Voglio passare un po' di tempo insieme al mio figlioletto, dato che non lo vedo da tanto tempo. »

« Credo che sia giusto. Mi dispiace solo di non poter rimanere con voi, mi piacerebbe così tanto. » Dico. Spero almeno di avere il fine settimana libero per stare insieme a loro. Ora che Jamie è qui, vorrei non sprecare nemmeno un secondo.

« Stai tranquilla. Andrà tutto alla grande. Anche se ci mancherai tanto. » Mette il broncio, facendomi ridere per la sua faccia buffa. Mi accarezza i capelli. « Sarò una perfetta mogliettina, te lo prometto. »

« Indosserai anche un grembiule? » Lo prendo in giro, ricordando quella volta in cui ha voluto farmi una sorpresa e portare alla vita una delle mie maggiori fantasia erotiche su di lui, facendosi trovare in cucina con solo un grembiule addosso.

« Se ti fa piacere, okay.. posso uscire a comprarne uno quando vuoi. » Mi dice, sorridendo. Io scuoto la testa, alzando gli occhi al cielo. Allunga un braccio verso la colazione, prende la mia tazza di caffè e me la porge. Io lo ringrazio e lui prende anche la sua tazza di the. La scruta e poi mi guarda sospettoso.
« Posso stare tranquillo, stavolta? Non ci hai messo niente di strano qui dentro? » Mi chiede.

« Jamie... » Piego la testa di lato. « Ti sembro io tipo che ricicla gli scherzi? Io non li riciclo. Li metto in atto, e poi ne creo altri ancora più crudeli e disgustosi. Fossi in te starei attento. » Gli dico, prima di tornare a bere il mio caffè.

« Ho paura di aver spostato una psicopatica. Da oggi in poi dormirò con qualche arma sotto al cuscino, non si sa mai... » Scherza. Io gli faccio la linguaccia in risposta.

« Meglio così, Dornan. Non sai quando o come agirò, ma prima o poi agirò, ricordatelo. » Faccio l'occhiolino, e lui alza gli occhi al cielo.

« Saprò come vendicarmi, non temere. » Ribatte, cercando di fare una faccia seria, ma io scoppio a ridere. Lui posa la sua tazza sul comodino e poi anche la mia, strappandomela dalle mani. Ed ecco che ricomincia a torturarmi all'infinito con il solletico, e io rido di gusto. Eh si, mi è mancato davvero tantissimo.

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Damie • We'll never be worlds apart III.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora