Francesca's Pov
Cavolo... oggi per me è quello che si definirebbe "un gran giorno"! È il mio compleanno: il mio diciottesimo compleanno, e sono emozionata.
L'idea di stare al centro dell'attenzione, come ampiamente previsto, mi provoca non poca preoccupazione, ma per fortuna so che i miei amici, qualunque imprevisto ci sia, mi vorranno bene lo stesso.
Certo, ti sopportano da un pezzo, figurati se ti ripudiano perché inciampi su delle scarpe che qualcuno ti costringerà ad indossare!
Tappati quella boccaccia, uccello del malaugurio!
Peccato che la mia giornata non inizi nel migliore dei modi. I miei, anche se è prestissimo, hanno la "gentilezza" di urlarsi contro.
Vado a lavarmi e vestirmi, afferro il necessario per la spiaggia, monto sulla mia bici e vado in spiaggia. Metto a terra la sdraio appena la apro, mi sfilo la maglietta e i leggins avendo pensato di mettermi il costume e la fascia che mi ha regalato Ginevra, poi decido di fare il bagno alle sei del mattino.
Lo so, è una follia... ma io sono folle e coerente, quindi se mi ammalo ammetterò che la colpa è mia.
Le onde del Mare sembrano coccolarmi, come se volessero risollevarmi il morale perché è il mio compleanno dato il modo a dir poco disastroso in cui ha avuto inizio la mia giornata che avrebbe dovuto essere speciale.
Resto in acqua per un po', poi esco, sentendo il Sole accarezzarmi la pelle in un modo che mi asciuga, ma non mi fa soffrire il caldo. Prendo il telefono e la Barra Braille e rispondo ai messaggi di auguri. Linda decide di tormentarmi con le "pratiche di bellezza", ed io le dico: "Se ti azzardi a truccarmi o stirarmi i ricci prendo una bottiglia d'acqua bella grande e naturalmente piena... e poi ti bagno tutta!"
Decido di chiedere a Ginevra se vuole essere lei a prepararmi perché, dato che sembra conoscermi meglio di parecchie persone,e sua zia esercita nel campo della bellezza, saprà come muoversi. Le chiedo: "Sis, sai come prepararmi in poco tempo ed in un modo che sia comodo e decente?"
Ginevra: "Oggi verrò a casa tua e vedrò come aiutarti. Ti stanno già addosso, scommetto, perché in genere non vuoi essere bella a tutti i costi, anche se lo sei per natura."
Arrossisco al complimento della mia amica.
"Eh già!" le rispondo, sempre tramite messaggio. "Ho minacciato mia cugina di gavettonarla per non farla "divertire" a combinarmi in un modo che non mi va!"
Ginevra: "Ahahah, dai... forse è un pochino troppo!"
Io: "Sai bene che non lo farei mai, se non in caso di emergenza, Sis. Comunque verso che ora ci vediamo?"
Ginevra: "Ti andrebbe bene se ci vedessimo verso le tre?"
Io: "Certo! A dopo, allora!"
Ginevra: "A più tardi, Sis, e stai tranquilla, non ti torturerò..."
Le mando un occhiolino e resto in spiaggia per un altro po' di tempo. Torno a casa verso mezzogiorno, poi vado a fare la doccia e lo shampoo dato che mi sono immersa in acqua anche con la testa. Ci resto per un bel po' e mi vesto proprio prima che arrivi la mia migliore amica.
"Ciao, Sis!" esclama Ginevra abbracciandomi, poi mi dà un bacio sulla guancia e aggiunge: "Buon compleanno!"
"Grazie, Sis!"
"Perché hai la pelle rossa e i capelli bagnati? Sei tornata in spiaggia?"
Annuisco. "I miei, come sempre, hanno litigato, ed io ho deciso di andare al Mare per distrarmi e ho deciso che avrei fatto anche il bagno!"
Lei entra in casa e mi aiuta ad asciugare i capelli.
"Mi è venuta un'idea!" dice. "Dato che porti i capelli troppo lunghi ultimamente e so che non li sopporti ti farò una serie di trecce intorno alla testa... però davanti no, se non ti dispiace! Non tutti, stai tranquilla!"
Mi fa sedere sul copriwater e mi mette in testa lo spruzzo che ho usato a Verona. Lo so, perché con un'altra schiuma che usava prima mia madre su di me non mi azzardavo a toccarmi la testa, sentendola unta.
Con questo non mi succede, perché dev'essere fatto bene.
"Linda mi ha contattato anche per queste!" mi dice toccandomi le sopracciglia per poi dire: "Tranquilla, ho un trucchetto!"
"Che farai?"
"Uso questa" mi risponde mettendomi tra le mani una crema. "Basta metterla in punti specifici. Ti bendo, però, almeno non ti finirà negli occhi!" Infatti mi fa indossare una benda e con le dita mi tampona vari punti del viso. È molto svelta.
"Due minuti per la testa, sei prima di togliere la crema, un minuto per sciacquarti il viso e un altro per andare a vestirti! Ci ho messo giusto dieci minuti, come speravi..."
L'operazione si conclude in fretta, poi mi lavo il viso con il bagnoschiuma alla vaniglia e vado in camera mia a cambiarmi.
Con il Color Test scopro che è un abito rosso e, attraversso le mani, noto che ha lo spacco a forma di cuore sulla schiena, e un paio di ballerine, che però non controllo.
Mia madre è tornata a casa e quando mi vede chiede: "Amore, proprio le scarpe basse?"
"Non se ne parla nemmeno di mettere dei trampoli spacciati per scarpe" rispondo con una risata.
"Angelica, quelle non convengono nemmeno a te, perché andremo in uno spazio all'aperto che possa fungere da anfiteatro. Francy, porta con te anche un altro costume, perché c'è la piscina nel posto in cui andremo!"
Mia madre, però, decide di indossarle lo stesso.
Io indosso la mia collana e dei braccialetti per poi sentire Ginevra che mi sussurra: "Amica, tra poco ci avvieremo, perché i ragazzi hanno una sorpresa in serbo per te..."
"Wow! Non vedo l'ora di vedere cos'è!" le dico elettrizzata.
"Aspetta, amore mio!" mi dice la mamma. Si avvicina e sento qualche schizzo di un liquido sulla pelle. Ginevra sorride e mi sussurra: "Attenta ai ricordi dolci, Fra!"
Verso le quattro io e Ginevra ci avviamo e quando arriviamo lei mi dice: "Siamo in una sorta di giardino con la piscina, il palco e tutto il resto!"
Sorrido per la sua descrizione così sbrigativa.
Con l'occhio a rotelle riesco a trovare una sedia, mi volto di spalle e vado a sedermi là.
"Hai fatto bene a metterti a sedere, perché a breve avrai una sorpresa meravigliosa..."
Sono sempre più curiosa, almeno fino a quando non sento dei movimenti e, dopo l'arrivo di tutti tranne un gruppo che scopro che si trova sul palco, inizia un mini-spettacolo.
Denise corre dal gruppo, tutta trafelata, e grida: "RAGAZZI, OGGI È IL COMPLEANNO DI UNA RAGAZZA CHE PER TUTTI NOI È MOLTO SPECIALE!"
"Dovremmo farle una sorpresa!" dice Giorgio.
"Certo, ma quale?" chiede Denise.
"Potremmo farle un video, come si fa di solito" le dice Simone con una certa nonchalance, poi parte la canzone: "Allora si' scemo!", che loro usavano molto spesso al lavoro. Sorrido a quell'uscita.
"Lei odia farsi leggere le cose!" dice Linda. "Potremmo regalarle un vestito!"
"Certo, in modo che faccia fatica a non lanciarcelo addosso!" interviene Mirko. "Potremmo portarla a vedere qualche film."
"Quello può farlo anche da sola!" dice Giulia.
Si va avanti con opinioni e impedimenti per un po', e quelli sono anche alquanto divertenti, poi tutte le voci si sovrappongono e i componenti di quel gruppo iniziano a litigare.
"BASTA!" interviene l'unico che non ha ancora detto mezza parola: il mio angelo. "Come pensate che riusciremo a sorprendere lei se pensiamo solo a quello che interessa a noi? Cosa pensate di ottenere dandovi addosso? Non è meglio unirci e farle una sorpresa standole intorno e facendogliela vivere appieno, in modo che se ne ricordi?"
"Tu hai qualche idea?" chiede Linda.
"Certo che ho un'idea. Voi mettetevi vicini e prendetevi per mano, al resto penso io!"
Dopo qualche secondo mi sento prendere per mano e portare sul palco.
"Potresti interpretare il ritornello della canzone: "L'amore esiste"?"
Resto un po' sorpresa, ma faccio quello che mi viene detto, senza niente, però, perché per il modo in cui tremo non potrei tenere in mano nemmeno un foglio di carta senza fargli fare un volo.
"L'amore non ha un senso, l'amore non ha nome, l'amore bagna gli occhi, l'amore scalda il cuore. L'amore batte i denti, l'amore non ha ragione."
Mi sento stringere la mano sinistra da mia cugina, mi blocco e tutti i ragazzi, mettendo le mani intorno alla mia testa, intonano: "L'amore mio... sei tu."
"Forse l'amore un nome ce l'ha. L'amore ha il tuo nome." dice Giorgio.
"L'amore è ciò di cui sei fatta, mia piccola grande donna!" aggiunge Linda per poi darmi un bacio su una guancia.
"Come hanno detto prima tutti loro, l'amore sei tu!"
Il mio ragazzo conclude con quella frase, poi c'è il coretto del: "Tanti auguri a te", fatto non solo sul palco, ma anche dalle sedie. Mi tremano le gambe e per fortuna Ginevra viene a recuperarmi, perché credo che sarei caduta di faccia se qualcuno non mi avesse aiutata.
Subito dopo parte il brano: "Bella vera" di Max Pezzali e Giorgio dice: "Questa la dedico alla mia ragazza, ma anche alla festeggiata, per chiederle se lei è tanto bella solo per quest'occasione, per un breve periodo o... tutti i giorni!"
"Giorgio, lei è bella vera e lo è sempre!" interviene Dan.
"Davvero mi vedi bella?" gli chiedo.
"Solo bella? Francesca, sei un incanto!" mi dice dolcemente.
Il suo sorriso è la più bella dimostrazione d'affetto. E pensare che questa canzone io l'ho ascoltata mentre ero sulla spiaggia!
"Devo dire che Ginevra ha fatto un ottimo lavoro!" dice Linda. "Sei stupenda, Fra!"
"Lavoro veloce, Linda" le dice Ginevra.
Sono stata letteralmente riempita di regali e non so proprio come gestirmi ora come ora. Sento tantissimi occhi addosso, una sensazione che mi fa venire i brividi, ma riesco a non pensarci proprio grazie a loro.
Ci arrivano anche le varie portate e tra una portata e l'altra ci si diverte un bel po'. Il momento più toccante è quello del lento. Beh, giustamente, dato che oggi sono abbastanza al centro dell'attenzione, tocca a me aprire le danze.
"Vuoi una mano, tesoro?" chiede Daniel.
"Magari! Credo che tu sappia quanto queste cose mi mettono in soggezione!"
"Certo che lo so, principessa! Dai, vieni!"
Andiamo al centro del giardino e lui mi aiuta a fare movimenti lenti, delicati e fluidi. Improvvisamente lo sento posare le labbra poco sotto il mio mento e rabbrividisco.
"Hai la pelle morbidissima" mi dice toccandomi una guancia.
Arrossisco violentemente e appoggio la testa sul suo petto per non farmi vedere e, lo ammetto, anche per sentire il battito del suo cuore, che è la musica più bella che mi sia mai capitato di ascoltare.
"Hai le guance rosse!" mi dice.
"Lo so... è per questo che mi sono mossa tanto velocemente..."
Lui mi sorride per poi tornare a posare il mento sulla mia spalla. Sorrido sentendolo girare il viso verso di me, senza staccare il mento da dove si trova. Le sue labbra quasi toccano la mia guancia, ma poco prima che lui mi dia un bacio, lo sento girare il mio viso verso di sé. Le nostre labbra si scontrano durante il lento ed anche loro eseguono una specie di danza.
"Auguri, principessa!" mi sussurra senza spostarsi dalla posizione in cui è.
La festa, quella "ufficiale", termina a mezzanotte. La torta pan di stelle svanisce in pochissimo tempo. Si vede che è un tipo di dolce che riscuote parecchio successo.
Finito anche questo io e un altro gruppetto andiamo a buttarci in piscina. Sono pochi secondi, ma va bene lo stesso. Qui sono organizzati bene, perché c'è anche un posto per lavarsi, infatti è quello che rifaccio prima di uscire da quel bellissimo giardino, con la testa piena zeppa di bellissimi ricordi.
Poi, però, un pensiero mi fulmina.
"Dan..." sussurro sentendolo posarmi una mano su una spalla.
"Che succede, tesoro?" chiede.
"Vedi... non so perché, ma ho uno strano presentimento... potrei stare con te? Sai, per domani non ho scuola e..."
"Certo, se per tua madre e tuo padre non è un problema." dice.
Io e lui andiamo a parlare con i miei. Mia madre mi procura un pigiama un cambio e mi saluta con un abbraccio.
Quando arriviamo a casa Bernardi io infilo il pigiama e mi metto a letto. Poco dopo lui mi raggiunge e mi stringe a sé.
"Sogni d'oro, principessa..." mi sussurra lui.
"Anche a te..."
Detto questo mi addormento, beandomi della sensazione più bella del mondo: quella di stare tra le braccia del mio ragazzo.
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Luce dei miei occhi (sequel of: "Quel meraviglioso villaggio")
Dla nastolatkówFrancesca ha ancora molte avventure da vivere, a partire dallo stato di Asia per concludere con le cattiverie di Natasha. Sembra che lei e i suoi amici non riescano ad avere un attimo di pace, ma lei, dopo aver attraversato il dolore, ha le cosiddet...