Francesca's Pov
Sono seduta nel giardino della casetta del villaggio, assorta nei miei pensieri, quando sento dei passi avvicinarsi. Ci sono passi tipici di un uomo, e poi... di un animale! No, ti prego, fa' che non sia quello che penso!
Dei guaiti confermano tutti i miei dubbi, una creatura mi si avventa praticamente contro e stringe la presa sulla mia gamba destra. Inizio ad agitarmi ed urlo una frase: "NON PUOI AVERLO FATTO VERAMENTE!"
Percepisco una presenza davanti a me. Non posso giurarlo, ma credo che sia mio padre. Sento qualcuno correre verso di me e dire: "Francy!", in un modo che esprime terrore.
Sento che il cane mi viene tolto di dosso e la voce del mio angelo che chiama mia madre.
"Angelica, corri!" le dice.
Credo che mia madre abbia portato via il cane. Cerco di alzarmi, ma barcollo e sento che mi gira la testa.
Sento le mani di Dan afferrarmi prontamente per la vita. Sto sudando freddo, non riesco a respirare a dovere e mi vergogno di essere in queste condizioni, davanti a lui.
"Respira, tesoro, respira" mi dice lui per poi alzarmi delicatamente il viso.
Come un flash mi viene in mente il messaggio di mio padre. L'ha detto e l'ha fatto! La mia fobia e il dolore mi provocano un tremendo attacco di nausea ed inizio ad agitarmi.
"No!" sussurro.
Mi stacco da lui e corro verso l'entrata, ma inciampo miseramente e lui mi prende al volo.
"L-lascia... mi vergogno..." dico sottovoce.
Lui capisce, mi prende il braccio destro e mi porta con sé.
"Siediti qui." mi dice portandomi verso la sedia che abbiamo messo in bagno per i vestiti.
La nausea mi assale e lui inizia a gettarmi dell'acqua fresca sul viso.
"Non devi vergognarti, può capitare a chiunque di star male, piccola!"
Non ho il tempo di rispondere, perché scivolo dalla sedia, rischiando di sbattere la testa per terra.
L'ultima sensazione che ho è quella di due mani che mi prendono al volo dalle spalle.
Daniel's Pov
Un grido squarcia il silenzio. QUEL grido! Vado verso la casa e la vedo: bianca come un lenzuolo, che agita disperatamente le mani, faccia a faccia con suo padre... e con un cane attaccato alla caviglia destra.
"Francy!" riesco a sussurrare prima di raggiungerla e toglierle di dosso il cane. Mi volto verso l'entrata e chiamo Angelica perché venga a prenderlo. Io ora ho bisogno di pensare a lei e con il cane in braccio non posso andarle vicino. Angelica viene a prendere il cane ed incenerisce il marito con lo sguardo. Sono sicuro che abbia capito tutto.
Vedo che Francesca cerca di mettersi in piedi, ma credo sia stata colta dalle vertigini.
L'afferro al volo: il suo corpo è fradicio e ghiacciato e sul suo viso, oltre ad un'espressione di puro terrore, ci sono i segni tipici del sudore freddo. Quando l'afferro lei dapprima diventa rigida, poi si agita e china la testa, un tipico gesto di chi si vergogna.
"Respira, tesoro, respira" dico notando che sta andando in iperventilazione. La vedo agitarsi ancora di più e allento la presa sulla sua vita. Non voglio che abbia la sensazione di essere costretta a starmi vicino, so che la cosa le provoca tensione e ne sta già provando a sufficienza.
"No!" la sento sussurrare improvvisamente.
Lei si sposta in avanti, cerca di entrare in casa ed io la seguo. Ha le mani sulla bocca, come se stesse cercando di non vomitare.
L'afferro al volo, lei toglie le mani dal viso e mi chiede di lasciarla andare, aggiungendo che prova vergogna, anche se, ad essere sincero, non so per cosa.
Le prendo il braccio e la porto all'interno della casa per poi farla sedere e gettarle dell'acqua fredda sul viso.
Le dico che non deve vergognarsi, ma lei non risponde e dopo qualche istante cade lateralmente. Riesco a prenderla all'ultimo momento e la porto nella camera di Angelica. Nella sua ci sono i letti a castello e lei ora ha bisogno di avere a disposizione più aria possibile.
"Che succede?" chiede Michela.
"Fausto ha messo in atto quello che le ha detto." le rispondo, facendole cenno di avvicinarsi al letto. "Mi prenderesti qualcosa per asciugarle il viso e la schiena?"
Infatti nella fretta ho dimenticato di prendere un asciugamano.
"Certo. Vado e torno... ma dopo mi spieghi meglio questa storia?"
"Te la spiego io." interviene Laura, che dev'essere appena arrivata.
Vedo rientrare Angelica, che non ha più il cane in braccio.
"L'ho affidato ad Alex." mi dice, capendo quello che le voglio chiedere.
"Cosa farete adesso?" chiedo.
"Il cane deve tornare a casa!"
"E Fausto?"
"È rimasto immobile come una statua in mezzo al giardino. È il minimo, in ogni caso!"
Guardo il volto pallido della ragazza sdraiata sul letto, con i capelli appiccicati alla fronte e le palpebre praticamente immobili. Le afferro le mani.
Sembrano due pezzi di ghiaccio: sono fredde e rigide.
"Non potrei allontanarti da lei... non dopo che sei rimasto con lei in un momento simile."
Sinceramente non so perché me lo sta dicendo, ma provo un enorme sollievo.
In questo momento, però, il mio pensiero fisso è il malessere che ha avuto la ragazza che ora è di fronte a me ed è sdraiata su questo letto.
Improvvisamente un leggerissimo mugolio mi fa capire che si sta riprendendo.
Francesca's Pov
Mi risveglio, con le mani strette tra quelle del mio angelo.
"Tesoro, come ti senti?" mi chiede gentilmente.
Respiro lentalmente, cercando di calmarmi, perché mi sono appena ripresa e il mio cuore batte a mille... qualche lacrima scivola lungo il profilo del mio viso. L'ansia mi assale, sento latrati praticamente ovunque, come se intorno a me ci fosse una muta di cani pronti a saltarmi addosso. Gli stringo la mano, forse un po' troppo perché lo sento irrigidirsi leggermente, ma non dice niente.
Sento che mi si avvicina e con l'altra mano mi sfiora delicatamente il viso.
"Piccola... stai tranquilla, va tutto bene!"
"Ho paura." gli dico sottovoce.
Lui non mi dice niente, mi attira a sé e mi abbraccia, anche se sento che il mio corpo è fradicio. Sento che non gliene potrebbe importare granché in questo momento e ne sono felice.
Lui c'è, anche se mi sono ridotta malissimo. Lui c'è, ed è uno dei motivi per i quali sono felice di averlo incontrato sulla mia strada.
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Luce dei miei occhi (sequel of: "Quel meraviglioso villaggio")
Genç KurguFrancesca ha ancora molte avventure da vivere, a partire dallo stato di Asia per concludere con le cattiverie di Natasha. Sembra che lei e i suoi amici non riescano ad avere un attimo di pace, ma lei, dopo aver attraversato il dolore, ha le cosiddet...