Francesca's Pov
Bastano cinque parole per descrivere la situazione in cui mi trovo in questo momento: NON CI CAPISCO PIÙ NIENTE! Proprio non capisco cosa sia preso a questo tizio. Prima mi dice che è il mio padrone, poi mi dà una stanza in cui sistemarmi e mi asciuga le lacrime, dopo due secondi mi trascina di nuovo in cantina e dopo aver provato a baciarmi mi lega a una sedia... e infine questo.
Ora è qui, piange davanti a me, ed io giuro che non so come muovermi. Reagisco d'istinto, appena riesco a liberarmi, vado da lui e lo stringo a me con un braccio, lasciando l'altro sospeso a mezz'aria, come se non mi appartenesse più come una volta.
Non dico niente mentre lo abbraccio, come ho fatto finora.
Forse ho una calamita per due categorie di persone: quelle che si comportano come degli angeli ed i sequestratori.
"Proprio non capisco cosa mi è successo" dice in un sussurro.
Non parlo. Non posso farlo, in questo momento forse mi fa persino più paura di quanta avrei dovuto averne poco fa.
Lui si stacca di colpo da me e mi mette nella mano destra la mia guida.
"Ti accompagno in camera tua." dice con un tono troppo gentile.
Io lo seguo, ma mi tengo a debita distanza.
Lo sento aprire una porta ed entro nella stanza, poi lui mi supera ed esce. Non so davvero che cosa fare. Se provassi a scappare potrei scatenare la sua ira, ma non posso stare qui.
Sento il mio cellulare squillare, controllo la scritta sulla Barra e capisco che è Natasha.
Chiudo immediatamente la comunicazione: non ho voglia di sentire la sua voce squillante.
Mi butto sul letto, sperando di addormentarmi per non sentire più il dolore di essere lontana da casa, con un rapitore che ha grandi probabilità di bipolarismo, che è stato assoldato per farmi soffrire e che mi fa paura in qualunque modo si comporti, anche se sto cercando di controllarmi.
Fortunatamente l'atmosfera avvolgente della stanza mi calma al punto da farmi addormentare profondamente...
Marcello's Pov
Non ce la faccio più. Devo vederla, adesso! Quella ragazza è stata capace di trasformare la mia vita nel giro di pochissimi minuti! È già diventata la mia ossessione... la mia tanto dolce quanto dolorosa ossessione.
Apro la porta della sua stanza, sperando che non se ne sia accorta. La vedo con il viso schiacciato contro il cuscino. In alcuni punti la federa è leggermente bagnata, lo noto a causa delle forme che l'acqua vi ha creato sopra. Sfioro le spalle della brunetta e sento che ha il respiro regolare. Si è addormentata ed è bellissima, persino ora che a stento riesco a vederle il viso. Mi stacco da lei, cercando di non fare rumore o svegliarla, mi appoggio con le spalle alla porta e continuo a guardarla. Vorrei farla voltare, in modo da avere la visuale completa del suo viso candido, tipico di una dolce bambina... perché è questo che lei ricorda: una bambina innocente, anche se, insieme alla dolcezza, ha l'intelligenza e la maturità di una donna. Non riesco a staccarle gli occhi di dosso. È troppo bella.
Improvvisamente la vedo scuotersi un po' troppo e quando le sue palpebre iniziano a fare il loro caratteristico movimento ciclico noto che è terrorizzata.
"Non ho fatto niente! Non ho fatto niente..."
Come sapeva che ero qui?
"Non farmi del male, ti prego!"
"Non voglio farti del male."
Lei inizia a prendere respiri profondi, nel disperato tentativo di tranquillizzarsi. Provo ad avvicinarmi a lei per accarezzarla e calmarla, ma lei inizia a tremare appena la sfioro. Sono io a farle paura, accidenti! È colpa mia se ora è così agitata!
"Piccola... ti prego, calmati!"
Lei, se possibile, trema ancora di più.
"Lo so che il mio compito era quello di farti del male, ma non ti farò niente, te lo prometto. Solo che non posso lasciarti andare, piccola, non posso! Sei in pericolo, capisci? Non posso farti tornare a casa!"
"Perché no? Che cosa ho fatto di male? È chiedere troppo sperare di essere felice con l'uomo che amo?" chiede tra le lacrime.
"Sei innamorata..." sussurro, e a questo punto viene da piangere anche a me. "Sei innamorata di quel ragazzo, non è vero? Quello di cui parla Natasha."
Provo invidia per questo ragazzo, perché lui può godere dell'amore di una ragauza come lei... io, invece, le metto soltanto paura.
"Perché lui? Perché non io?"
Stringo forte i denti mentre le parlo. Dio mio, questa ragazza mi farà diventare matto!
Le afferro il viso con forza e la costringo a girarsi verso di me. Lei strizza gli occhi e sovrappone le labbra, ma non protesta. Quello è.un chiarissimo segnale del fatto che non vuole che la baci. Io me ne infischio di quel segnale e mi avvicino sempre di più a lei, ma...
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Luce dei miei occhi (sequel of: "Quel meraviglioso villaggio")
Novela JuvenilFrancesca ha ancora molte avventure da vivere, a partire dallo stato di Asia per concludere con le cattiverie di Natasha. Sembra che lei e i suoi amici non riescano ad avere un attimo di pace, ma lei, dopo aver attraversato il dolore, ha le cosiddet...