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Le due ragazze, appena aprirono le porte del teatro, raggiunsero i loro posti. Erano sedute sul palchetto in prima fila proprio di fronte il palco e di conseguenza a Marco. Il concerto iniziò e una cascata di palloncini del colore del tricolore italiano caddero sul palco. Fu un gesto che colpì molto Marco e che fece ridere di gioia Daniela. Non si aspettava che il grande 'esercito', come spesso aveva sentito dire, fosse così affiatato e amorevole. Lanciò anche lei il palloncino che le era stato dato e mise ad ascoltare il concerto.
-Ed ora, una canzone particolarmente speciale..- sussurrò Marco dal microfono.
Il giovane, dal palco, iniziò ad intonare le note di 'In un giorno qualunque'. Tutti erano seduti ma istintivamente Daniela si alzò per avvicinarsi alla balaustra. Guardò intensamente Marco mentre cantava e le scese una lacrima. Nell'intonare il ritornello, Marco lasciò la possibilità di cantare al pubblico e lui guardò in alto incrociando le lacrime della ragazza alla balaustra, l'unica in piedi. Si accorse che era la stessa del bar e la stessa del suo presentimento. La guardò e alla fine del ritornello le fece una riverenza e tornò a cantare per il pubblico.

Nella pausa del cambio d'abito chiese a Marta di andare a prendere quella ragazza perché aveva il desiderio di parlarle. Marta annuì incapace di dissuaderlo.

Daniela si accorse di Marta dietro le tende del teatro che gesticolava animatamente faceva segno di seguirla. Insospettita fece come aveva indicato e la raggiunse scusandosi con l'amica.

-Come ti chiami?- disse Marta alla ragazza.

-Daniela.- rispose torturandosi le mani.

-Dovresti sapere benissimo chi sono.- sorrise la manager- Marco mi ha detto di farti venire nel backstage appena finito il concerto.- concluse.

Daniela annuì sempre con lo sguardo rivolto verso il basso. Iniziò a chiedersi come e perché Marco avesse voglia di parlare con lei o semplicemente di incontrarla.

-Ti aspetto qui alla fine del concerto.- disse Marta per poi andare via. Daniela portò una mano alle labbra e tornò indietro pensierosa. Ale le chiese cosa fosse successo, rispose semplicemente che era corsa in bagno.

Il concerto trascorse tranquillo ed alla fine, con una scusa, lasciò andare via Ale con suo padre. Daniela restò nel punto esatto indicato da Marta. I minuti trascorsero in fretta e di Marta o di Marco nessuna traccia. Abbassò la testa scuotendola e sorrise pensando che fosse uno scherzo visto che Marco non avrebbe avuto motivo di incontrarla. Era impossibile che avesse letto la sua lettera consegnatagli al firma copie. Ad un tratto, girata di spalle, si sentì afferrare il braccio sinistro da una mano calda ma allo stesso tempo gentile. Spalancò gli occhi poiché era lo stesso gesto compiuto lo stesso pomeriggio da Francesco. Portò il braccio al petto come per proteggersi e tirò piano il braccio.

-Non ti mangio mica, sai?- disse Marco.

Daniela spalancò gli occhi riconoscendo la voce che fino a mezz'ora prima aveva sentito.

-Come ti chiami?- disse il ragazzo lasciando piano il braccio della ragazza.

-Daniela. –

-E non c'è nemmeno bisogno che ti dica il mio nome, dovresti conoscerlo.-

Daniela gli sorrise capendo il sarcasmo della situazione.

-Vieni Daniela, sediamoci nelle poltroncine. Non c'è nessuno in giro o almeno spero.-

Le poggiò la mano sul braccio per poi farla scendere e prendere la mano di Daniela. Uscirono da quel posto scuro per arrivare nel teatro e sedersi sulle poltroncine. Marco aspettò che Daniela si accomodasse per prendere posto alla sua sinistra.

-È da oggi pomeriggio, da quando mi sono affacciato al balcone, che mi chiedo dove ti ho già vista. – disse Marco assumendo una posa pensierosa.

-Marco, posso darti del tu?- chiese timidamente Daniela.

-Santo cielo, quanto anni credi che io abbia?- Marco la guardò curioso. Daniela era una ragazza timida e data la sua scarsa interazione con altre persone faceva fatica a parlare con Marco.

-24?-

-E allora non sono così vecchio. Ti ordino di darmi del tu.- Daniela sorrise.

-Incontri tante persone. Come puoi ricordarti di me?-

-Oh, uguale a Marta. Niente da fa! E nessuno mi dice niente!-

Daniela scoppiò in una risata vedendo la faccia di Marco esasperata. Marco la osservò, mentre lei rideva percorse con gli occhi tutto il profilo del suo viso per poi scendere lungo le braccia. E lì successe.

Marco spalancò gli occhi. Vide dei lividi a forma di mano sul braccio sinistro di Daniela e ricordò. Era la stessa ragazza che al firma copie di Napoli aveva i lividi intorno al collo.

Daniela smise di ridere e notò che Marco guardava un punto sul suo braccio. Si accorse solo allora che c'erano dei lividi nerastri a forma di mani che lo circondavano. Portò una mano a coprire ma subito Marco la fermò.

-Non penso che siano tatuaggi questi.- le fece osservare Marco. 


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Hey! Bisogna continuare! 

Mi scuso sempre per l'ora tarda in cui pubblico. 

Let me know! 

Dell'amore non so niente, conosco solo te.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora