24.

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 Marco comunque non riusciva ad essere tranquillo. Daniela prese la mano del ragazzo e lo trascinò all'ombrellone assegnatogli. Posò la borsa e tolse la maglia. Marco osservò i suoi movimenti naturali e si accorse anche dei ragazzi qualche lettino accanto che la guardavano maliziosamente.
-Bene, iniziamo benissimo.- disse lui rassegnato.
-Cosa?- chiese lei non accorgendosi degli sguardi dei ragazzi.
-No, niente. Per favore, non ti allontanare molto. Anzi, non farlo proprio se non sono con te.- disse lui, ma non perché fosse geloso ma perché voleva proteggerla. La ragazza tolse anche gli short e resto solo in costume, sistemò l'asciugamano sulla sdraio. I ragazzi che continuavano a guardarla iniziarono a fischiare. Marco sentendo quei fischi e vedendo gli sguardi rivolti verso il sedere di lei, iniziò ad infuriarsi.
-Non puoi farti il bagno vestita?- disse subito lui.
-Si può sapere come mai sei così geloso?-
-Non sono geloso.-
-Invece sembra di sì. –
-Pensa quello che vuoi!- la ragazza si voltò e notò i ragazzi che la guardavano toccandosi le parti basse.
-Se non andate via ve le stacco le palle.- disse facendosi sentire. Immediatamente svanirono.
-Ci voleva tanto?- disse lui. Lei gli sorrise.
-Alzati, ti sistemo il telo!- Marco si alzò. Daniela prese il telo e lo poggiò sulla sdraio. Per fare questa operazione dovette piegarsi. Marco dovette trattenersi con tutte le sue forze per non fare pensieri perversi. Sistemata la sdraio , la ragazza andò a distendersi sulla sua, Marco fece lo stesso.
-Allora? Mi hai trascinato qui e nemmeno un bagno vai a fare?-
-Lo andremo a fare quando quelle ochette a bordo piscina avranno finito di mangiarti con gli occhi.- disse indossando i suoi occhiali da sole. Marco le osservò, erano sicuramente delle quindicenni a giudicare dal loro aspetto.
-Ah e poi sarei io quello geloso?-
-Lasciamo stare.-
Una decina di minuti dopo la ragazza si voltò verso Marco.
-Andiamo?- gli disse.
-Ai suoi ordini signorina!- Marco si alzò dalla sdraio e le porse la mano, la quale la ragazza accettò gentilmente. Lei lo guardò dal basso.
-Perché mi sento sempre una nana?- chiese arrossendo.
-Si, in effetti sei una nana.- lui le diede un piccolo colpetto in testa per poi portarla in acqua.
-Noooooo, io lì dentro non ci entro.- disse convinta dopo aver messo solo i piedi in acqua.
-No, tu qui dentro ci vieni. Con le buone o con le cattive.-
-È troppo fredda...- si lamentò.
-Facciamo che ora io mi tuffo e tu entri con le buone oppure esco e tu entri con le cattive.-
-Va bene.-
Il ragazzo prese la rincorsa per poi tuffarsi. Riemerse dopo qualche secondo lasciando che le goccioline d'acqua corressero lungo il corpo. Si girò verso Daniela ma non era in acqua. Era ancora a bordo piscina che lo osservava immobile. Si precipitò verso di lei.
-Ohhh bell'addormentata! Tutto bene?- Marco le schioccò le dita davanti al viso.
-Eh si! Sto bene.-
Le prese la mano e la trascinò letteralmente in acqua. Notò che non si muoveva da terra. Decise che era arrivato il momento di usare le cattive maniere. Mise il braccio sinistro dietro la sua schiena e il braccio destro sotto le sue gambe. La prese in braccio e la ragazza soffocò un grido, allacciando subito le braccia dietro al collo del cantante. Lo guardò negli occhi i quali erano lucidi e arrossati dall'acqua. Lo sguardo di lei cadde sulle labbra di lui. Si stava leccando le labbra ripetutamente. Daniela pensò fosse per via dell'acqua.
-Sii gentile!- fu l'ultima cosa che gli disse prima che la lanciasse in acqua. Riemerse, si tolse l'acqua dagli occhi e lo guardò minacciosa.
-Sei morto.-
-Chi? Io? Pff.- lui iniziò a ridere di cuore a quella minaccia assurda. Lei piano si avvicinò a lui portandosi i lunghi capelli biondi di lato, lo sguardo minaccioso. Marco smise subito di ridere e deglutì.
-N.. No Dani, scherzavo. Fai la brava.-
-Lo hai voluto tu.- si gettò su di lui facendolo cadere in acqua. Entrambi riemersero guardandosi negli occhi.
-Sei proprio scema!- disse lui. Lei gli fece la linguaccia.
Marco subito propose una sfida. L'ultimo a toccare l'altro bordo della piscina avrebbe pagato il pranzo. Daniela accettò, allettata dalla sfida. Si misero in posizione e partirono. Marco era agile ma lasciò vincere la ragazza, non avrebbe mai permesso che lei pagasse. Daniela, come previsto, toccò per prima il bordo.
-Sei proprio una luma...- Daniela si portò una mano al cuore, Marco allarmato corse da lei.
-Dani! Hey!- disse allarmato. La ragazza faticava a regolare il respiro. Poggiò le mani sui fianchi della ragazza, la sollevò e la poggiò, facendola sedere, sul bordo della piscina. 





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Maaaaa proprio niente?? 


Dell'amore non so niente, conosco solo te.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora