Ci furono 7 giorni di relax tra la tappa di Siena e quella di Govone, Marco decise di tornare a casa sua a Milano trascinandosi Daniela con lui. Il giorno seguente sarebbe arrivata anche Deborah, la quale restava solamente 2 giorni.
Salirono nell'appartamento di Marco, situato non molto lontano dal centro.
-Va bene per te la stanza degli ospiti?- le chiese Marco.
-Posso dormire anche sul divano!-
-Non se ne parla.-
Daniela accettò la stanza degli ospiti senza molte riserve. In questi giorni, alcune volte aveva condiviso la stanza con Marco. Diceva di sentirsi solo e quindi lei gli faceva compagnia. Ora non ne aveva intenzione, aveva saputo che il giorno seguente sarebbe arrivata Deborah e sentire i suoi gemiti proprio non le andava.
Prese la valigia e la ripose nella stanza. Decise che fosse arrivato il momento di fare qualche lavatrice.
-Ehm, Dani...- disse il ragazzo bussando alla porta.
-Si, dimmi!-
-Non è che...- alzò il braccio per farle vedere i panni sporchi.
-Ma si, certo! Infatti stavo per chiederti se potessi usarla!-
-Tutto quello che vuoi!-
La ragazza si incaricò volentieri di fare alcune faccende di casa, anche perché non voleva solo essere un peso per il ragazzo. Prese i panni da lavare ed andò nella sala lavanderia. Si aspettò di trovare pile di vestiti da lavare ma non fu così e ne fu piacevolmente sorpresa.
Dopo 15 minuti si ritrovarono entrambi in cucina a decidere cosa mangiare.
-Io direi di..- iniziò Marco.
-Carbonara?-
-E carbonara sia!-
Insieme prepararono, mangiarono e pulirono. Il pomeriggio Marco le disse che avrebbe passato la maggior parte del tempo in studio per alcune cose da correggere.
-Mi dispiace lasciarti sola..-
-Ma non preoccuparti! C'è tanto da fare qui! E poi quando ritornerai troverai qualcosa da mangiare!- gli disse mentre Marco prendeva le chiavi.
-Sei un angelo!- le diede un bacio sulla guancia e volò fuori dalla porta.
Daniela si mise all'opera e rese la casa uno specchio, trovò anche il tempo per cucinare qualcosa di buon per Marco.
Aveva apparecchiato la tavola e lo stava aspettando sul divano guardando un film horror.
Non sentì il ragazzo che le arrivò alle spalle.
-Buh!-
La ragazza, per lo spavento, lanciò un urlo e tirò un cuscino al cantante che prontamente lo schivò.
-Sei un cretino! Mai più vedrò una cosa del genere se ci sei tu nei paraggi!- disse arrabbiata.
Marco scoppiò in una risata senza fine. Lasciò che si cambiasse e mangiarono insieme.
-Senti Dani..-
-Si?- disse mentre posava i piatti sporchi nel lavabo.
-Dovrei chiederti un immenso favore...-
-Sentiamo..-
-Domani potresti prelevare Deborah all'aeroporto?-
-Cosa? Scordatelo!-
-Perché mai? Ho visto che andate d'accordo..-
-E' solo una tua impressione, mi odia come la peste...- disse sottovoce.
-Cosa?-
-Dicevo che non so nemmeno dov'è l'aeroporto.-
-C'è la mia auto che ha il navigatore. Ti lascio il macchinone. Io prendo la moto per andare in studio. Ti prego, ti prego, ti prego!- disse il ragazzo con la vocina dolce. Sapeva quanto alla ragazza facesse effetto e comunque lui continuava ad usarla.
-Sei un maledetto manipolatore. Va bene. Ma non si ripeterà mai più.-
-Grazie grazie grazie!- disse alzandosi da tavola e facendola roteare tra le sue braccia.
Daniela non riusciva mai a dirgli di no, era fatta così. Avrebbe fatto di tutto per lui.
Pulirono insieme i piatti ed andò a mettere il pigiama. Marco fece lo stesso ed andò in cucina.
-Ma tu una maglietta mai?- fece notare lei.
-No, ho caldo!--Vuoi un tè caldo? Sono sicura che ti farà bene alla gola.- le offrì gentilmente. Lui accettò e subito dopo andarono a letto augurandosi la buonanotte.
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Si, piccolino. Giusto per introdurre il prossimo!
Fatemi sapere.♥
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Dell'amore non so niente, conosco solo te.
Fiksi PenggemarNon è la solita storia d'amore. Ma cos'è davvero l'amore? Farfalle? Arcobaleni? No.