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-Ringrazio il cielo che sei tornata, ti stavo aspettando da due anni.-
-Due anni?- le sue labbra profumavano di alcool e di fragole. Marco era tentato di baciarla senza pensarci due volte. Ma stava aspettando il momento giusto.
-Si, due anni. Quella volta a Napoli nel bar con Marta...- si leccò di nuovo le labbra, erano così vicini che non poté evitare di toccare anche le labbra della ragazza. Lei dovette afferrare saldamente la maglia del ragazzo oppure sarebbe caduta. L'essere così vicino a lei dopo così tanto tempo non le faceva bene.
-Io non sono mai stata con Marta in nessun bar di Napoli.- tentò di giustificarsi lei. Marco le si allontanò di qualche centimetro, per guardarla negli occhi. Con il pollice iniziò ad accarezzarle le labbra e le guance di lei si accesero di rosso fuoco. In quel momento lei voleva baciarlo, non aveva mai tolto la collana perché lo amava ancora e lui lo sapeva. Marco cercava solo di tastare il terreno e capire se la ragazza provasse ancora gli stessi sentimenti di un tempo.
-Non dirmi le bugie bimba, so quando menti. Ero il tuo ragazzo, ricordalo.-
-Eri, appunto.-
-Potrei esserlo ancora ed ancora ed ancora se solo tu non fossi così testarda.-
-Non sono testarda.-
-Lo sento con quanta resistenza sei tra le mie braccia.- smise di accarezzarle il labbro inferiore e si assicurò che non scappasse ancora una volta.
-Quella volta a Napoli ho seguito Marta. Avevo sentito il tuo nome così le sono corso dietro senza esitazione. Ero qualche tavolino prima del vostro.-
-Dovevo immaginarlo.-
-Ti sentii chiaramente quando dicesti che non avevi mai smesso di amarmi, per poco la tazzina del caffè non mi cadde da mano.- sul suo viso comparve un leggero sorriso.
-Non si spiano le persone, Mengoni.- disse lei. Portò una mano alla sua guancia e con estrema lentezza arrivò alle labbra del ragazzo. Le osservò. Si accorse del piercing al naso che aveva fatto. Lui le baciò le mani.
-Per quanto riguarda Anna, beh... Non abbiamo gli stessi gusti sessuali. Lei preferisce le donne. Mi chiama così solo per abitudine. Chiama tutti così.- spiegò lui e continuò a baciarle la mano.
-Uhm, non lo sapevo. Mi dispiace.- ammise Daniela, si sentiva sollevata da quell'affermazione. Lui annuì semplicemente.
-Baciami.- disse improvvisamente lui.
-Forse, potrei.- si avvicinò di nuovo con le labbra verso la ragazza. Ad un tratto Marco sentì il vento gelido sul viso. Aprì gli occhi e notò la ragazza con le braccia incrociate, avvolta dal cappotto.
-Io non dimentico Mengoni. Non credere che un semplice "ti amo" possa farmi cadere tra tue braccia.-
Questa volta, stanco, afferrò la ragazza e la baciò senza darle il tempo di riflettere. La appoggiò all'auto e cercò di approfondire il bacio. Lei era sua e questo non doveva dimenticarlo, anche se era stato uno stronzo in passato. La ragazza sentì il suo cuore accelerare ancora una volta ma non volle cedere così facilmente. Marco si era appoggiato completamente su di lei, cercava di non farla scappare ma nemmeno di farle male. Si staccò da lei e si avvicinò al suo orecchio.

-Ancora non mi hai perdonato per quella cazzata?- le sussurrò all'orecchio.






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Ci arriviamo, ve lo giuro. ;)
Ma voi commentate!!

Bacino. ♥

Dell'amore non so niente, conosco solo te.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora