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Il mattino seguente fu Daniela a svegliarsi per prima. Lasciò Marco nel letto e si diresse in cucina. Raccolse la camicia del ragazzo e la indossò. Non aveva nulla con sé se non il vestito della sera precedente. Si diresse in cucina e preparò il caffè, si appoggiò al bancone per controllare il telefono.
"Dani, questa mattina sono in studio con Marco. Digli di muoversi, è in ritardo. Ha il telefono spento." Erano le uniche parole che la manager le aveva mandato dalla sera precedente. Bloccò il telefono e controllò la macchinetta, l'odore del caffè si diffuse in casa. Sentì i passi di Marco alle spalle.
-Buongiorno!- disse lui mentre si sedeva al tavolo.
-Buongiorno ritardatario!-
-Cosa ho fatto mo?- chiese. Daniela gli poggiò una tazzina di caffè davanti che lui bevve in un solo sorso.
-Mi ha contattata Marta, ha detto che sei in ritardo per lo studio.- gli disse. Marco roteò gli occhi.
-Per lei sono sempre in ritardo.- si alzò e andò a posare la tazza nel lavello.
-Posso accompagnarti prima a casa? Poi andiamo insieme in studio.-
-Marco, dovrei lavorare...- disse titubante.
-Portati il lavoro in studio. A proposito, che lavoro fai?- lei iniziò a ridere. La sera precedente era la prima volta che lo rivedeva dopo molto tempo, si erano chiariti ma lui non aveva chiesto niente di più.
-Scrivo per un giornale. Sono in prova! Quindi non posso dirti molto.- disse lei sbrigativa. Non gli aveva dato molti particolari ma era stata assunta in prova per il "Corriere della Sera". Affiancava un giornalista, così le avevano detto.
-Oh... Sono andato a cadere nella tana del lupo.- Marco si diresse in camera, prese gli indumenti e andò in doccia. Intanto Daniela si rivestì con gli indumenti della sera precedente.
-Perché? Ti infastidisce?- il ragazzo si affacciò all'uscio della porta per guardare la ragazza in viso.
-Beh, la mia ragazza sta per diventare una giornalista. Io sono un cantante...-
"La mia ragazza, la mia ragazza, la mia ragazza". Queste erano le frasi che frullavano nella testa della ragazza. Pensava che Marco, la scorsa notte, scherzasse. Che non volesse davvero dire ciò che stava dicendo.
-Oh! Bell'addormentata!- la chiamò. Lei scosse la testa.
-Mh?-
-Ti sei incantata!-
-Si, stavo pensando a cosa hai detto.-
-Che diventerai giornalista e che puoi lavorare in studio?-
-No, che sono la tua ragazza.-
-Perché? Non lo sei?- chiese indossando la maglia e guardandola con aria perplessa.
-Pensavo che ieri stessi scherzando.-
-Amore, io non scherzo mai. Se ti ho chiesto questa cosa è perché la voglio.- le guance di lei diventarono incandescenti. Marco la baciò.
-Ed ora ti porto a casa di Marta così ti cambi e poi vieni in studio.- il ragazzo prese le chiavi dell'auto. Era Ottobre e la moto non era particolarmente indicata quel giorno. Soprattutto visto che il cantante aveva rilasciato poco più di una settimana prima il suo nuovo singolo. Daniela lo sapeva poiché lo seguiva, lui ancora non le aveva detto niente. Salirono in auto e si diressero verso casa della manager.
-Allora? Cosa ne pensi delle nuove canzoni?- chiese.
-Uhm, quale nuove canzoni?- chiese innocentemente.
-Non fare la parte di quella che non sa niente. Non è possibile che proprio tu non le abbia ascoltate.- le disse malizioso. Sapeva bene quanto Daniela adorasse le sue canzoni anche se non lo dimostrava così facilmente. Era sua fan, sua amica e prima di tutto era la sua ragazza da poche ore. E di questa cosa era estremamente felice.
-E va bene. Hanno un ritmo accettabile.- disse con aria di sufficienza mentre accavallava le gambe. Lui si accontentò della risposta. Arrivarono sotto casa di Marta, scesero e Marco salì con lei. Marta aveva dato alla ragazza una chiave del suo appartamento nel caso lei non fosse in casa. Marco attese in salotto che la ragazza si fosse cambiata.
-Allora? Vieni in studio con me?-
-No Marco. Non posso proprio.-
-Va bene! Come non detto.- disse lui facendo spallucce. Si affrettarono in auto, Marco accompagnò Daniela al suo posto di lavoro, la salutò con la promessa di rivedersi presto. Il cantante già aveva in mente di farla trasferire a casa sua, ma visto come erano andate le cose, non voleva correre. Avrebbe aspettato ancora un po'.






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Pochino corto, è giusto per fare da ponte al prossimo capitolo.
Non siate timidi! Fatevi sentire!
Bacino ♥

Dell'amore non so niente, conosco solo te.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora