-Prego Madame!- Marco le tenne la porta aperta e lasciò che entrasse.
-Merci monsieur!-
Il ragazzo sorrise, le chiese la via da mettere sul navigatore e partirono.
Marco guidava spensierato mentre cantava qualunque cosa. Daniela lo osservava divertita. Non capiva come non stesse crollando dopo un concerto di quelle dimensioni. Non si sentiva impaurita dalla sua figura. Non si sentiva impaurita dall'importanza nazionale di quel ragazzo. Cercava di vederlo come un normale amico che la accompagnava a casa. Il ragazzo non capiva cosa fare per spezzare quel silenzio e iniziare una conversazione, così cantava e basta.
Arrivarono a destinazione molto in fretta. Marco parcheggiò abilmente fuori casa della ragazza, una villa nella piccola periferia di Napoli. Spense il motore e poggiò la testa sul volante.
-Marco? Non ti senti bene?-
-Eh? No. Stavo solo pensando.-
-A cosa pensavi?- chiese Daniela.
-Mi chiedevo solo quando mi avresti raccontato cosa ti succede. La settimana successiva al firma copie di Napoli, non ho fatto altro che pensare ai tuoi lividi intorno al collo. Ma poi ho pensato che non dovevo preoccuparmi più di tanto. Qualcuno, oltre me, se ne sarebbe accorto.-
-Marco...-
-Si, non devo trattarti con pietà. Ho capito.-
-Ecco, bravo.-
Marco le sorrise spontaneo.
-Bene, è meglio che vada ora.- annunciò Daniela, era tardi e il giorno seguente sarebbe dovuta andare a scuola.
-Va bene. E se ti chiamassi qualche volta?-
-Mi farebbe solo piacere!-
Daniela fece per aprire la porta ma venne bloccata dalle parole di Marco.
-Dani, grazie.-
-Grazie di cosa? Dovrei io ringraziare te per questa sera e per il concerto spettacolare!-
-Grazie per avermi fatto sentire un ragazzo normale.-
-Tutti dovrebbero trattare una persona in modo normale e non idolatrarla fino a farla diventare irraggiungibile.-
Daniela aprì la porta e scese con la borsa al collo. Fece il giro dell'auto e si sentì afferrare per la mano.
-Buonanotte Dani.- disse Marco.
-Buonanotte Marco!- aggiunse Daniela donando l'ultimo sorriso della serata.Lasciò andare la mano del cantante ed avviarsi alla porta di casa. Marco la osservò tutto il tempo, aspettando che entrasse. Appena la porta si chiuse si domandò quale fosse la via del suo albergo. La questione si fece seria poiché sul navigatore non era memorizzato nulla. Prese il cellulare, non voleva disturbare Marta oppure il giorno seguente avrebbe dovuto subirsi la ramanzina della "mammina" e non gli andava proprio. Notò il numero di Daniela e decise di chiederle una mano. La chiamò e la ragazza subito rispose.
-Pronto?-
-Sono il suo cavaliere!- disse Marco con la voce mascherata da un fazzoletto.
-Dimmi che non ho dimenticato il pony nella tua auto!- esclamò con una nota sarcastica Daniela.
-Oh no, non il pony. Ma l'ombrellino da gran signora!-
-Oh bene Ser, verrò a riprenderlo con calma!- scoppiarono all'unisono a ridere.
-Senti una cosa Dani, lo so che è tardi e ti ho rubato un sacco di tempo ma..-
-Non sai come tornare in albergo, giusto?- rispose prontamente.
-Bravissima.-
-Ricordi almeno il nome dell'albergo?-
-Si, qualcosa con Ex.. Exce, ecciù!-
-Salute!-
-Spiritosa.-
-Sempre! E comunque è l'Excelsior.-
-Ecco si, brava! Proprio quello.-
-Si, lo so!- la ragazza sorrise per l'ingenuità di Marco. Gli dettò la via e lo salutò, preoccupata di disturbarlo alla guida.
Marco mise in moto e tornò spedito in albergo. La giornata era stata molto lunga, la mattina l'arrivo a Napoli, il pomeriggio subito le prove per il concerto e non aveva nemmeno avuto un minuto per poter osservare la città. Da un po' di tempo, dopo aver vinto Sanremo, non aveva più avuto tempo per sé, per esplorare, per vivere. Lavoro, studio, lavoro, dormire, casa, lavoro, video,studio, studio, casa. La sua vita era diventata un circolo vizioso e non riusciva a ritagliarsi un piccolo momento per lui. Se solo non fosse stato perla ragazza, la sua ragazza, e che ragazza. Il suo nome era Deborah. Marco la adorava, non era convinto di amarla, ma la ragazza aveva un posto speciale nel suo cuore. L'aveva conosciuta sei mesi prima in giro per Roma. Deborah andò a sbattere contro Marco e fu attrazione a prima vista. Iniziarono ad uscire e da cosa nasce cosa... Arrivò in hotel e subito chiamò la sua adorata per avvisarla di stare bene, che la città era stupenda, che gli mancava tantissimo e che aveva conosciuto la ragazza dei lividi sul collo.
Marco ricordava benissimo di averle accennato qualcosa di ritorno dai vari firma copie in giro per l'Italia. Deborah liquidò la situazione con un semplice"lascia stare, cosa vuoi farci? Non puoi fare il paladino di tutte, ricorda che sei solo mio". E finirono per fare l'amore tutta la notte.
Gettò il telefono sul letto dopo essersi subito il minuto di gelosia da parte della ragazza, ma prima di andare a fare la doccia lo riprese per scrivere un ultimo messaggio.
"Ciao Dani, sono Marco. Sono arrivato in albergo sano e salvo. Grazie per l'aiuto di questa sera. E grazie per la compagnia!"
Lo inviò e andò a farsi una doccia e scaricare l'adrenalina.
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Ma su! Ditemi cosa ne pensate! *faccina triste*
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Dell'amore non so niente, conosco solo te.
FanfictionNon è la solita storia d'amore. Ma cos'è davvero l'amore? Farfalle? Arcobaleni? No.