-Marco..-
-Si Dani?-
-Non andare...-
-Dove? Sono qui!-
La ragazza prese la mano di Marco e lo spinse contro il muro. Tirò fuori tutto il coraggio che aveva, non lo avrebbe mai fatto senza l'aiuto di un po' d'alcool nel sangue.
-Dani, cosa fai?- chiese Marco. Lei gli accarezzò i pettorali per salire fino al viso. Si avvicinò pericolosamente.
-Ti sto tentando.- disse mostrando convinzione.
-Non lo fare ragazzina.- Marco sembrava come incantato. Daniela stava per baciarlo, quando ad un tratto si sentì un grido.
-Cos..- disse il ragazzo allontanando la bionda.
-Marco no...-
Non la ascoltò nemmeno che si precipitò alla porta del suo appartamento. Aprì come una furia la porta e si trovò davanti una scena che mai avrebbe voluto vedere. Deborah nuda avvolta dalle braccia di un altro uomo. Marco restò sulla porta, Daniela non aveva il coraggio di avvicinarsi.
Marco iniziò ad urlarle contro.
-Cosa? Cosa non ti ho dato io che lui ti ha dato?- disse il ragazzo gesticolando.
-Io.. Io..- riuscì a dire la mora mentre prendeva i vestiti sparsi sul pavimento.
Marco prese i vestiti del ragazzo e li gettò fuori la porta.
-Sei come tutte le altre. Hai sempre e solo desiderato i miei soldi. Ora capisco perché affannavi la volta scorsa. Te lo sei portato dietro come un cagnolino. Brava, ti si addice proprio.-
Daniela era ancora fuori la porta, contro il muro. Le gambe non riuscivano a muoversi, non riusciva ad entrare per calmare il suo amico. Sentì sbattere una porta, poi un'altra ancora. Alla fine vide una valigia atterrare sul pavimento del corridoio.
-Fuori da casa mia. Dimenticati di me. Dimenticati dei miei soldi. Dimenticati di tutto quello che siamo stati. Sei solo una sporca bugiarda.-
Deborah riuscì a vestirsi velocemente mentre il suo amichetto di avventure venne cacciato di malo modo dalla porta. Daniela vide Deborah fermarsi davanti il suo corpo.
-Hai visto? Brava puttana. Sei riuscito a conquistarlo.-
Daniela spalancò gli occhi, portò una mano davanti le labbra e attese che la mano di Deborah si posasse sulla sua guancia.
-Lasciala stare.- disse Marco dalla porta con la mano che bloccava quella della mora.
-Fuori dalle palle.- strattonò in malo modo Deborah e chiese alla bionda di entrare e lasciare i vermi fuori.
Daniela obbedì senza dire una parola. Chiuse la porta a chiave alle sue spalle. Si diresse in cucina. Marco si trovava con il corpo rivolto verso il lavello, non la guardava in viso.
-Tu lo sapevi?-
-No Marco, ti giuro che me ne sono accorta solo pochi secondi prima di te. Li ho sentiti. Per questo ti ho fermato, volevo evitarti questo dolore.- la ragazza si sedette sul bancone, accanto a lui. Non lo vide in viso perché il volto del ragazzo era abbassato.
-Mi dispiace, non avrei dovuto trattenerti.- disse mentre stava per scendere dal bancone e lasciarlo solo. Quando Marco le allargò le gambe e si appoggiò al suo petto. Daniela restò qualche secondo immobile, visibilmente colpita, poi chiuse le sue braccia intorno al corpo di lui. Si accorse che piangeva perché il suo petto era bagnato. Ad un tratto si accorse che il ragazzo tremava e singhiozzava, così lo strinse più forte.
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Un piccolo assaggio, magari posso continuare. Ma sapete la condizione :P
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Dell'amore non so niente, conosco solo te.
FanfictionNon è la solita storia d'amore. Ma cos'è davvero l'amore? Farfalle? Arcobaleni? No.