7.

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Daniela spalancò gli occhi, non immaginava una cosa del genere. Non aveva mai letto che Marco fosse fidanzato. Si toccò la guancia e notò una scia bagnata che correva giù. Ma lei non stava piangendo, non è così? Perché avrebbe dovuto piangere? In fondo Marco era stato gentile con lei, nulla più. Non aveva mostrato amore, attrazione o qualsiasi altra cosa. Era stato solo gentile a mostrare interesse o pietà nei suoi confronti, perché avrebbe dovuto amarla?
-Dani, dove sei?-

La ragazza si precipitò in cucina asciugandosi le lacrime e prendendo un bicchiere d'acqua. 

-Sono in cucina! Vuoi un bicchiere d'acqua?-
Il ragazzo accettò e la raggiunse.
-Senti, posso chiederti un favore?-
-Ma certo Marco!-
-Mi accompagneresti all'aeroporto? C'è una persona che..-
La ragazza non gli diede nemmeno il tempo di parlare che subito accettò non voleva sapere altro. Magari se non l'avesse vista non avrebbe sofferto.
Marco prese le chiavi dell'auto e aspettò Daniela. Salirono insieme in auto e calò subito il silenzio.
-Dani..-
-Si?-
-Cos'hai?-
-Niente.-
Marco lasciò cadere il discorso, non sapeva cosa avesse la ragazza e non poteva immaginarlo. La ragazza gli indicò la strada più veloce per arrivare all'aeroporto e furono a destinazione in meno di 15 minuti. Scesero dall'auto e si avviarono verso il gate prestabilito.
Una ragazza con un borsone iniziò a correre nella loro direzione. Alta, mora,le forme al posto giusto e un sorriso perfetto.
Si fermò, fece cadere il borsone e sprofondò nelle braccia di Marco. Daniela restò in disparte a guardare la scena, non felice ovviamente. Trasudavano miele da tutti i pori e Daniela era un tantino gelosa ed infastidita e non ne conosceva il motivo.
La mora guardò Daniela per un momento, sorrise, prese il viso di Marco e lo baciò.
-Mi sei mancato tanto amore mio!- il ragazzo ricambiò con un sorriso e la lasciò andare. Si girò verso Daniela.
-Lo so che è inaspettato Dani. Lei è la mia fidanzata Deborah. Deb, lei è Daniela. La ragazza di cui ti ho parlato.-
Deborah sorrise, mostrando tutta la sua falsa simpatia. Le si avvicinò e la abbracciò di slancio.
"Sta lontana da lui, è solo mio" le disse la mora all'orecchio in modo che Marco non potesse sentirla. Daniela spalancò gli occhi. Deborah le si allontanò e le strinse la mano.
-Piacere Daniela, io sono Deborah. Come stai?-
-Be-bene. Tu? Com'è andato il viaggio?-
-Molto piacevole. Le hostess sono state molto cordiali!- la mora le sorrise.
Marco fu molto felice di vedere le due ragazze che a primo impatto andavano d'accordo. Prese il borsone della sua ragazza e tutti si incamminarono verso l'auto. Marco caricò il borsone nel bagagliaio aprì lo sportello per la sua ragazza e la fece accomodare.
Daniela prese a sedere nei sedili posteriori.
I due fidanzatini parlavano, si baciavano, si accarezzavano e Daniela restava sempre più in disparte. Non pretendeva certo la completa attenzione di Marco,erano fidanzati e molto probabilmente non vedeva la sua ragazza da molto tempo.Pretendeva solo un po' di educazione nei suoi confronti.
Marco arrivò all'hotel dove alloggiava e permise a Deborah di salire in camera e sistemarsi.
Daniela aspettò accanto alla portiera che il ragazzo si sbrigasse.
-Ti aspetto dopo in stanza, non fare tardi!- urlò Deborah dalle scale dell'hotel mentre Marco si allontanava.
La mora attraversò le porte scorrevoli dell'albergo e scomparì.
Marco si avvicinò a Daniela che giocava con il suo cellulare.
-Dani..-
-Si?-
-Scusami.-
-Di cosa?-
-Di non avertelo detto prima.-

-Non sono assolutamente affari miei e tu non sei tenuto a dirmi tutto quello che succede nella tua vita...- la bionda posò il cellulare nella tasca e donò un sorriso a Marco. Per quanto quella rivelazione potesse farle male non poteva assolutamente permettere che le rovinasse la vita. Non in quel periodo almeno.

Daniela salì in auto aspettando Marco, il quale salì dopo poco.
-Vogliamo andare a prendere un gelato?- disse il ragazzo d'un tratto.
-No Marco, scusami. Devo continuare a studiare. Preferirei che mi accompagnassi a casa, in realtà.-
-Va bene.- disse il ragazzo rassegnato.
Per tutto il viaggio calò un silenzio imbarazzante. Marco non aveva il coraggio di iniziare una conversazione per poter spiegare alla ragazza la situazione e Daniela non aveva assolutamente voglia di parlare con lui.
Pensava a come risolvere la situazione. Sarebbe stato meglio lasciarlo perdere oppure continuare ad essere sua amica nonostante il peso di quella ragazza?
Ripensava alle parole di Deborah, come poteva pensare questo di lei? Non ci aveva nemmeno provato con Marco. Si, era un ragazzo carino, molto carino. Ma non era ancora scattata quella scintilla che le permettesse di innamorarsi di lui. E poi lei, all'amore, non ci credeva molto.
Arrivarono sotto casa di lei. Daniela scese e Marco con lei.
-Dani aspetta, per favore!-
-Cosa c'è Marco?-
-Non andare.-
-E perché non dovrei? Devo studiare.-
-Non fare così.-
-Non faccio in nessun modo.-
-Va beh, ho capito. Ti lascio in pace.- Marco andò via, lasciando Daniela sbalordita. Non si aspettava che la trattasse così.
Senza guardare oltre, Daniela entrò in casa ma non chiuse la porta. Sul divano era seduto Francesco con in mano un coltello.





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Mi dispiace, ho dovuto pubblicare il capitolo sette di nuovo. Ho avuto problemi con il sito. 

Dell'amore non so niente, conosco solo te.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora