62:Ricatto

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(T/n) pov.

-Rivaille?!- dico sgranando gli occhi incredula.

I capelli sono leggermente più lunghi e gli occhi più freddi lo rendono inquietante.

-Ciao (t/n), è da un pò che non ci vediamo- dice sogghignando, guardandomi con i suoi occhi azzurro chiaro, che ricordano il ghiaccio più freddo.

Levi si mette davanti a me, facendomi scudo, e puntando la pistola contro suo fratello.

"Guarda che mi so difendere...Vabhe lasciamo stare"

-Anche io sono felice di vederti, fratello- dice ironico il maggiore.

Guardo per un secondo i miei amici che mi chiedono aiuto con i loro occhi, terrorizzati per la loro sorte.

-Che cosa vuoi Rivaille?- chiedo in tono monocorde, assottigliando lo sguardo.

-La tua è una domanda lecita mia cara- dice alzandosi dalla sedia e venendo verso di noi.

-Diciamo che sono qui per farti una...proposta- continua poi, ridacchiando.

Levi gli punta la pistola sulla testa ma io lo fermo, prima che possa fare una pazzia.

-che tipo di proposta?- chiedo

-È molto semplice, voglio che tu venga a cena con me. Solamente questo. In cambio io lascerò andare i tuoi amici, e non gli succederà niente - dice solamente.

-Perché mai dovrei accettare?-

Lui in risposta fa puntare le pistole delle sue guardie verso la testa dei tre, facendoli preoccupare maggiormente.

Ci penso alcuni istanti, guardando i miei amici, che mi fanno cenno di no con la testa.

"Se faccio come dice li lascerà andare, in caso contrario..."

Mi si gela il sangue al solo pensiero che gli possa succedere qualcosa.
Prima che io possa rispondere, Levi prende la parola:

-No, lei non verrà da nessuna parte con te- dice, ringhiandogli contro.

-Come volete- Rivaille fa cenno alle guardie e loro fanno per premere il grilletto.

-Aspetta!- urlo per fermarli, cosa che succede, abbasso la testa e alcune ciocche di capelli mi coprono il viso.

Il silenzio cala nella stanza e la tensione è opprimente e mi sta facendo soffocare, in senso figurato si intende.

Rialzo la testa facendo incontrare i miei occhi (c/o), ora freddi e senza emozioni con quelli di Levi, che mi guarda con preoccupazione.

-Sono i miei amici-

-È troppo pericoloso, non puoi fidarti di uno come lui- dice a bassa voce, anche se credo che il diretto interessato abbia sentito.

-Lo so...ma non spetta a te decidere- dico in un tono talmente impassibile che spaventa sia lui, che me stessa.

Mi giro verso il fratello maggiore, mandando giù il groppo che mi si è formato in gola, per poi parlare:

-Accetto la proposta- rispondo solamente, facendo nascere sul viso di Rivaille un ghigno sadico.

-Splendido, vieni a casa mia alle otto in punto, Levi sa la strada- dice ridacchiando, per poi andarsene portando con se i miei amici, ma prima di andare mimo una frase con la bocca:

"Vi salverò"

[Skip time]

Per fortuna l'edificio è stato sgomberato, altrimenti ci sarebbe stato il panico generale.

~ıňňѧmoяѧţѧ Ԁı uň ɢѧţţo яѧňԀѧɢıo~ ||ʟєνı × яєѧԀєя||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora