~ıňňѧmoяѧţѧ Ԁı uň ɢѧţţo яѧňԀѧɢıo~ ||ʟєνı × яєѧԀєя||

45:Vi chiedo scusa

(T/n) pov.

Tutti e tre, compresi i due fauni, ci dirigiamo verso la palestra che si trova nel seminterrato di casa mia.

Non appena entriamo, vedo Mikasa che sta prendendo a calci e pugni il sacco da box.

"Povero sacco" penso ironica.

-È arrabbiata- sussurra Eren
-Ma dai non mi dire, ottima intuizione Sherlock - dico con fare ovvio, ricevendo uno sbuffo dal moro.

- la vera questione è: perché è arrabbiata?- chiede Armin.

-Non lo so- dico io- ma cercherò di scoprirlo- concludo, per poi avvicinarmi alla corvina, sotto gli sguardi interrogativi dei ragazzi.

Arrivata dietro di lei gli metto una mano destra sulla sua spalla, ma in un attimo, mi ritrovo il braccio destro dietro la schiena.

Mugulo dal dolore

-si può sapere che ti è preso?- sbotta Mikasa dietro di me, adirata.

-Cosa mi è preso? Se mai a te cosa ti è preso- dico, dandogli una testata, e dal dolore, mi lascia e si tira indietro, lascindomi finalmente il braccio libero di muoversi.

-A me dici? Niente - dice rialzandosi e prendendo un bastone da combattimento per poi scagliarsi contro di me.

-Attenta (t/n)!!- urlano Eren e Armin ma non gli do peso e, nello stesso momento in cui fa per attacarmi, mi abbasso e con la rotazione della gamba, la faccio cadere a terra.

Mi rialzo pulendomi i vestiti, mentre la corvina è di nuovo in piedi, raccoglie il bastone e fa di nuovo per attacarmi.

Ogni suo attacco va a vuoto, è vero sono disarmata...ma sono più veloce e agile di lei.

Alza l'asta al cielo per colpirmi e quando è abbastanza vicina, faccio una capovolta all'indietro, facendogli lanciare il bastone in aria e, quando riatterro, l'asta è nella mia mano destra e gliela punto contro, sotto gli sguardi stupiti dei miei amici e dei due fauni.

Guardo la ragazza davanti a me con uno sguardo gelido -adesso dimmi perché mi hai attaccato- alla miei parole, Mikasa abbassa la testa per pochi secondi, poi la rialza con un espressione furiosa in volto

- Non ti abbiamo sentita per due settimane...DUE SETTIMANE IN CUI PENSAVAMO CHE FOSSI MORTA!!- Mi urla contro e io sobbalzo, ma non lo do a vedere.

Di solito lei è una ragazza calma ma questa volta... Non la riconosco.

- Dopo la missione a Parigi, ci siamo ritrovati in ospedale. Non ricordavamo niente e ...pensavamo che eri in un altra stanza, ma i medici dicevano che non c'eri. Così, abbiamo pensato che fossi stata rapita o addirittura venduta per essere un altro esperimento dell'organizzazione- continuo ad ascoltarla con un espressione sorpresa.

"Davvero si erano preoccupati così tanto? Oh...amici miei"

-Poi, quando Hanji ci ha detto che eri tornata, ho preso il telefono e ti ho chiamata e adesso sono qui, a raccontarti come ci siamo sentiti. Ma non solo noi...TUTTA L'AZIENDA ERA PREOCCUPATA PER TE! E TU NON HAI FATTO NIENTE!!!-

Abbasso lo sguardo...

Niente...

Niente...

Narratore pov.