88:Pareggio

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(T/n) pov.

-Te l'avevo detto che ti avrei protetta- dice Levi disattivando la pistola e rimettendola nel fodero della cintura.

Non riesco ancora a credere a cosa stia succedendo, è successo tutto così in fretta che non me ne sono accorta.

"Possibile che pur avendo i sensi sviluppati non me ne sia accorta? Forse non ero davvero in pericolo?"

Troppe domande senza risposta mi attanagliano la mente, facendo sembrare tutto intorno a me ovattato e lontano, come fossi in una campana di vetro.

-.../n)...(T/n)...(T/N)!-

Giro di scatto la testa verso la voce che mi sta chiamando e mi ritrovo Levi a pochi centimetri dal mio viso, che mi sta scrollando dalle spalle.

-Eh! Si Levi?- chiedo come se non fosse successo niente.

-Stai bene?- mi chiede con aria preoccupata, mantenendo sempre la maschera di freddezza e indifferenza che lo contraddistingue.

-Si, io sto bene ma...- abbasso la testa verso Petra che è svenuta fra le mie braccia.

-Non direi la stessa cosa per Petra-

Anche altri accorrono e due infermieri portono via la ramata in barella, dritta verso l'infermieria.
Anche a me è stato chiesto di andarci, nel caso avessi riportato delle ferite e così, vengo accompagnata dal corvino in infermieria.

[Skip time]

Mentre aspetto di essere visitata, accarezzo il pelo soffice e nero come la pece del mio ragazzo-gatto, che fa le fusa ogni volta che gli gratto dietro le orecchie.

Quando sento la porta aprirsi, Levi torna umano e io faccio finta di niente.

-Scusate l'attesa, ho avuto un pò da fare- dice Mike, il mio 'dottore di fiducia' per così dire.

-Fa niente Mike, mi sono tenuta occupata- dico sorridendo, facendo schioccate la lingua a Levi.

Dopo una rapida visita, dove Levi stava fulminando con gli occhi il biondo, mi dice che posso andare.

-Questa volta cerca di rimanere fuori dall'infermieria per più di due settimane, d'accordo?- dice Mike mettendosi le mani nelle tasche del camice bianco.

-Non ti prometto nulla- dico ridacchiando, per poi essere tirata via dal nanetto.

-Come mai lo conosci?- mi chiede, quando siamo abbastanza lontani da non farci sentire.

-Mi ha curata talmente tante volte che è diventato il mio medico di fiducia...non dirmi che sei geloso?- dico con un sorriso beffardo e lui schiocca la lingua infastidito.

-Tsk, non dire sciocchezze mocciosa- dice stizzito guardando altrove

"Ho colpito nel segno" penso con un sorriso beffardo sul volto.

-Levi è geloso! Levi e geloso! Levi e geloso!- inzio a canticchiare sottovoce anche se lui mi sente ugualmente e in risposta mi da una pacca sulla nuca, dopodiché intreccia la mia mano con la mia e la cosa fa arrossire leggermente.

Mentre camminiamo nel corridoio dell'infermieria, noto una porta socchiusa e all'interno vedo una chioma ramata molto familiare.
Mi fermo di scatto e mi avvio verso la camera, sotto lo sguardo confuso del corvino.

-Dove stai andando?- mi chiede dopo qualche secondo.

-Devo fare una cosa, tu precedimi- dico continuando a cammiare, fino ad entrare nella stanza.

Socchiudo la porta e mi avvicino al lettino dove sta dormendo Petra.

"Se non fossi svenuta ti farei cose che ti farebbero molto più brutte di un semplice svenimento" (Scrivete nei commenti che cosa fareste  voi, sono proprio curiosa)

Noto che su una sedia vicina al letto c'è il mio vestito da sera nero.
Così, decido di prenderlo sotto braccio e lasciare la stanza, ma prima che possa mettere la mano sulla maniglia, mi arriva un sussurro all'orecchio.

-(T/n)...mi dispiace- dice Petra ad occhi socchiusi.

Per alcuni secondi la guardo in modo freddo dopodiché sospiro e dico:

-Non è con me che ti devi scusare, ma con le altre partecipanti e con Hanji, che organizza questa serata in maschera ogni anno e tu ne approfitti per farti notare dagli altri. Ringrazia il fatto che sei una persona a me cara, altrimenti non sarei cosi gentile con te-dico in tono duro, lasciando la stanza, sbattendo la porta per la rabbia troppo contenuta e per poco non lo scardino quel povero pezzo di legno.

Senza neanche accorgermene vado a sbattere contro qualcuno... ed è Hanji.

-Scusami Hanji, ero immersa nei miei pensieri- dico pulendo il vestito dai residui di polvere.

-Tranquilla, anche io non guardavo dove andavo- dice rimettendosi a posto gli occhiali quadrati.

-Comunque, volevo comunicare a te e a Petra il risultato del concorso- dice prendendo una busta dalla tasca, aprendola subito dopo e leggendone il contenuto.

-I giudici hanno dichiarato come risultato finale...il pareggio!!!- urla con le braccia al cielo.

-E quindi?-

-Quindi avete vinto entrambe!- dice tutta pimpante, come se non ci fosse stato nessun incidente.

-Emh ok- dico in tono monocorde andandomene.

-Ehy ma non vuoi sentire che premio hai ricevuto?- chiede

-Qualunque cosa sia, convertilo in denaro e dalli agli orfanotrofi bisognosi- spiego continuando a camminare e da dietro sento sento Hanji urlare:

-Potrai essere fredda e menefreghista quanto vuoi, ma sappiamo entrambe che moriresti pur di aiutare le persone a te care-

Alle sue parole mi fermo, ma riprendo subito a camminare.

"Come al solito Hanji...tu hai sempre ragione"

~~~~~~

Signore e signori...

SONO TORNATA!!

Più morta che mai...ma dettagli.

Capitolo più corto rispetto al solito perché ho avuto molto da fare in questi giorni e poco tempo per scrivere, anche a causa del wi-fi che va a rilento.

Detto questo, mi scuso per eventuali errori e noi ci vediamo nel prossimo capitolo.

Ciao pandacorni (。・ω・。)

~ıňňѧmoяѧţѧ Ԁı uň ɢѧţţo яѧňԀѧɢıo~ ||ʟєνı × яєѧԀєя||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora