1:Chi sei?

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(T/n) pov.

Mi tolgo la giacca che indosso e ci avvolgo delicatamente il cucciolo che continua a miagolare:
È pieno di ferite e lividi, quindi cerco di fare più attenzione possibile.
Una volta infagottato, mi dirigo verso la tanto agognata meta.
Fortunatamente avevo preso le chiavi e una volta aperta la porta di casa entro.

La mia casa non è poi così male: le pareti sono beje (non so come si scrive), impreziosite da quadri che rappresentano per la maggior parte me e la mia famiglia in ogni parte del mondo.

I mobili sono di legno, in stile moderno e le luci sono tutte spente, segno che mio/a fratello/sorella non è ancora tornata. Mi dirigo in cucina,

(Non mi andava di descriverla e quindi ho messo la foto)

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(Non mi andava di descriverla e quindi ho messo la foto)

dove trovo un biglietto con su scritto:

"Oggi tornerò tardi,devo finire una ricerca a cui sto lavorando. Dentro il frigo c'è tutto il necessario per "sopravvivere".
Non ingozzarti e vai a letto presto.
Con affetto
(N/f/s).

"Ma per chi mi ha preso per una bambina?"

A risvegliarmi dai miei pensieri sono i miagolii del micio, così mi affretto ad appoggiarlo a terra e a prendere dai numerosi scaffali un piattino e una scatoletta di tonno.

Verso il cibo nel piattino e la do al gatto.
Mentre lui mangia con calma, io nel frattempo vado in bagno per farmi una doccia rinfrescante e prendere il necessario per curare la palla di pelo.

Prendo un paio di leggins e una maglietta a maniche corte nera, l'intimo e vado a farmi la doccia.
Finito di lavarmi, indosso i vestiti che mi ero preparata e prendo batuffoli di cotone, bende e disinfettante.

"In effetti ci voleva una doccia"penso fra me e me.

Torno in cucina dove il gatto ha finito di mangiare lasciando solamente il piatto vuoto così lo metto dentro il lavandino per poi lavarlo.
Una volta fatto ciò,mi dirigo in sala con il cucciolo dal manto nero in braccio.

Lo adagio sul divano e inizio a curargli le ferite con batuffolo e disinfettante per poi bendarlo come meglio posso e una volta finito, riporto tutto in bagno

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Lo adagio sul divano e inizio a curargli le ferite con batuffolo e disinfettante per poi bendarlo come meglio posso e una volta finito, riporto tutto in bagno.


Sulla via del ritorno sento un tonfo provenire dal salotto, così corro in direzione del rumore e quando arrivo, quello che mi si para davanti mi lascia a bocca aperta:

Non c'è più un cucciolo di gatto, ma un ragazzo, avrà la mia stessa età:

Ha capelli neri come la pece lunghi fino alle spalle, che gli contornano il viso, freddo e apatico, il naso piccolo, la bocca sottile, due orecchie da gatto e una coda, anch'esse nere e gli occhi...quegli occhi: freddi come il ghiaccio e grigi come la più impetuosa delle tempeste, che mi stanno squadrando dalla testa ai piedi come se avessero visto un miraggio.

Addosso porta solo la giacca con cui lo avevo avvolto e le bende con cui l'ho curato e un vestito sgualcito.

Restiamo a guardarci per un tempo indeterminato finché non decido di proferire parola.

-chi sei?-...

~~~~~~~~~
Ciaoneee!!!
Aluuura che ne pensate?
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Ci vediamo al prossimo capitolo pandacorni (。・ω・。)

~ıňňѧmoяѧţѧ Ԁı uň ɢѧţţo яѧňԀѧɢıo~ ||ʟєνı × яєѧԀєя||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora