95: La calma prima della tempesta pt.2

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Da quanto...non entro...in questa storia....Aiut

(T/n) pov.

Svegliare gli altri è stata un impresa: Eren non voleva separarsi dal cuscino e dalla bottiglia di birra, stessa cosa vale per Armin e Mikasa, così ho dovuto chiedere a Levi di aiutarmi.
Così mentre io buttavo bacinelle di acqua fredda sui miei amici, Levi prendeva a calci un Eren mezzo morente perché gli aveva vomitato a dosso.

"Buon giorno anche a te Los Angeles"

Tralasciando ciò, ci siamo riuniti nella camera di Hanji, ovvero la suite più grande dell' hotel, dove ad attenderci c'è la Compagnia demoniaca al completo e Zeke, il fratello maggiore di Eren.

"Continuo a pensare che non si somiglino a fatto, neanche di carattere"

Ci sediamo sul tavolo della cucina (si,nelle suite GROSSE c'è anche la cucina GROSSA, ma non ho voglia di descriverla quindi andiamo avanti) e davanti a noi c'è un tavolo pieno di planimetrie e schemi, che tutti noi conosciamo più o meno a memoria.

-Buon giorno a tutti Ragazzi! Spero che abbiate riposato bene!- urla tutta pimpante  Hanji, mentre noi sembriamo degli zombie usciti da un film horror di Romero.

-Hanji, per favore fai in fretta che voglio dormire- dico biascicando le parole, appoggiando la mia testa sulla spalla di Levi

"riesco a sentire il suo odore di pesca mischiato all'alcool"

-Vi ho riuniti tutti qui per ripassare ancora una volta il piano, visto che stasera ci sarà il gala e tutto deve essere perfetto poiché questo è l'unica sera in cui il capo Dell'Organizzazione si farà vedere in pubblico...o almeno, questo è quello che abbiamo teorizzato- inizia a spiegare Hanji dopodiché, per le successive due ore, passate tra ripassare strategie e cose varie, ci lascia andare, dandoci la giornata libera.(breve ma intenso)

Prima che potessi varcare la porta della sua stanza Hanji mi chiama e mi chiede di restare. Guardo per un attimo Levi e gli faccio cenno di andare mentre io chiudo la porta e mi risiedo sulla comoda poltrona beje.

-Dimmi Hanji, qualche dubbio per stasera?-

-Non è per questo che ti ho chiesto di rimanere. Volevo informarti che abbiamo fatto altri test con il tuo sangue e c'è la possibilità che...-

-Che?- chiedo leggermente nervosa

-Potresti...essere...in pericolo di vita-

Il mio cuore perde un battito e lo stomaco si attorciglia su se stesso in un battuto di ciglia e le birre che ho bevuto la sera scorsa non sono d'aiuto.

-Hanji, se è uno scherzo è di pessimo gusto sappilo- dico avvicinandomi alla mia amica.

-Vorrei che fosse uno scherzo (t/n) ma i risultati parlano chiaro: Ogni volta che usi quello strano potere, il sangue infetto del fauno che ti ha attaccato anni fa danneggia irreparabilmente il tuo corpo. Potrà averti dato la forza, ma ti ha tolto qualcosa di più importante- dice prendendomi le mani.

-La possibilità di vivere a lungo, ho indovinato?- sussurro

Passano minuti di interminabile silenzio fra noi due, rotto solamente dal ticchettare dell'orologio sulla parete della cucina, finché la mora non chiede:

-Lo dirai a Levi?-

Dopo le sue parole ci penso un pò e rispondo:

-No. Abbiamo troppi rompicapi per la testa, non ci serve un altro problema. Grazie comunque per avermelo detto- dico abbracciandola, uscendo poi dalla sua camera, per tornare nella mia, dove trovo Levi che si è appena fatto la doccia, con solo un asciugamano sulla vita e delle gocce che dalle sue ciocche nere come la pece, si scagliano sul suo petto scolpito nel marmo.

~ıňňѧmoяѧţѧ Ԁı uň ɢѧţţo яѧňԀѧɢıo~ ||ʟєνı × яєѧԀєя||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora