34:Vicolo cieco

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(Eren versione foca.....non so dove sei ma ti troverò e ti spupazzerò)

(T/n) pov.

Sono quasi le sette di sera ed io e Levi stiamo tornando al bar di Pixis dopo una lunga giornata insieme ai bambini.

Abbiamo fatto qualsiasi gioco esistente: nascondino, chiapparella, giochi da tavolo, trucco, parrucco....

Chi più ne ha più ne metta.

Il sole è già scomparso all'orizzonte e si sente un leggero venticello che smuove i miei (l/c) capelli (c/cp).
Le strade di Parigi sono illuminate e trasmettono amore e felicità.

Mentre cammino, osservo di sottecchi il gatto al mio fianco, che ha un aria pensierosa.

-A cosa pensi?- chiedo, cercando di attirare la sua attenzione, ma senza successo.

-È per quello che ho raccontato a Cass, non è vero?- chiedo, facendogli drizzare le orecchie.

"Ho fatto centro".

Sospiro e abbasso la testa malinconica

-ascolta, io non ti darò mai la colpa per la morte dei miei genitori...- inizio a spiegare.

"Sembra abbastanza interessato alle mie parole"penso guardandolo con la coda dell'occhio.

-Ma quando avrò trovato il capo Dell' Organizzazione, gliela farò pagare e questa storia finalmente finirà - spiego subito dopo.

Finito il mio discorso, il fauno riabbassa la testa.

-E un altra cosa....- ci fermiamo in mezzo ad un marciapiede,mi inginocchio alla sua altezza...

-io non ti odierò mai per quello che è successo,perché so che hai avuto una valida ragione per farlo, anche se non vuoi dirmelo-
il tutto accompagnato da un sorriso, che sembra sorprenderlo.

Gli lascio una carezza sulla testolina e ricominciamo a camminare.

Per arrivare prima attraversiamo un piccolo vicolo buio,illuminato da qualche lampada a led.

Sento dei passi dietro di noi ma non umani e con la coda dell'occhio, vedo due lupi, uno col manto color miele e un altro dal manto grigio scuro.

Anche Levi sembra accorgersene e gli mimo con le labbra di continuare a camminare.

Introno a me non c'è niente, a parte una stradina secondaria, probabilmente un vicolo cieco.

"L'unico giorno in cui mi scordo di portarmi un arma rischio di morire...PERFETTO!"

Una fitta si fa strada nella spalla sinistra, facendomi mugulare dal dolore e istintivamente mi tocco la zona dolorante segnata da una cicatrice sbiadita.

Fortunatamente,riesco a riprendermi e con un balzo imbocco il vicolo alla mia destra e mi nascondo dietro un cassonetto.
Il dolore aumenta e chiudo gli occhi cercando di non pensarci.

"Cosa mi sta succedendo? Non è mai successo prima" penso confusa.

~ıňňѧmoяѧţѧ Ԁı uň ɢѧţţo яѧňԀѧɢıo~ ||ʟєνı × яєѧԀєя||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora