6:L'incidente

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(T/n) pov (16 anni)

Driin driin driin

Mi sveglio controvoglia, scaraventando la sveglia dall'altra parte della camera.
Apro pigramente gli occhi cercando di mettere a fuoco la mia stanza e il gatto che mi sta fissando......

"aspetta un attimo..."

-Levi, togliti da sopra la pancia-

- Niah!-

-devo andare a scuola- un altro miagolio.

Sospiro esasperata:

-ne abbiamo già parlato,ora levati che devo prepararmi-

Dopo molti tentativi di levarmelo di dosso, vado in bagno per farmi una doccia.

Lavata e profumata, torno in camera per preparare lo zaino ma di Levi nessuna traccia, solo la finestra aperta.

"chissà dove si è cacciato. Sarà andato a fare la sua passeggiata mattutina. Oh no, ho dimenticato il libro di italiano in sala" penso.

Corro in sala per recuperare il libro per poi rimetterlo nello zaino e portarlo all'entrata.

Una volta fatto, mi dirigo in cucina, dove trovo mio/a fratello/sorella, intento/a a preparare il caffè ma senza successo.

-Da qua faccio io- dico spostandolo/a e mettendo la moca sul fornello.

- si sarà meglio se non vogliamo bruciare casa- dice passandomi il caffè in polvere.
Una volta terminata la colazione, bacio la guancia di (n/f/s) e gli dico:

- buon compleanno (n/f/s) -

- grazie sorellina-

- di niente. Sta sera festeggieremo il tuo compleanno con una torta, snack, film e video giochi -

-OK, non vedo l'ora di vedere che regalo mi hai preso-

- lo scoprirai, a sta sera-

-A sta sera- mi risponde mentre io esco di casa.

Così, mi incammino verso la mia scuola, eccitata per la serata che avrei passato con il/la mio/a fratellone/sorellona.

"Eccome se ti piacerà il regalo"

Ripenso al regalo che gli ho comprato: un ciondolo con due ali stilizzate, una bianca e una nera, le ali della libertà.
Gli sarebbe piaciuto molto.

"Non mi ricordavo di avere uno zaino così pesante" penso mentre mi massaggiavo la spalla dolorante.

Arrivo davanti all'ingresso della scuola,mentre aspettavo l'arrivo dei miei amici.

Arrivo davanti all'ingresso della scuola,mentre aspettavo l'arrivo dei miei amici

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Sento qualcuno chiamarmi in lontananza

-ehy (t/n)!!!-

-ciao Eren, ciao Armin, Mikasa!!-.

Loro sono i miei migliori amici:

Eren è un ragazzo alto, con i capelli castani, gli occhi verdi e la carnagione abbronzata.

Armin è il classico secchione, con capelli a caschetto biondi, occhi azzurri, sempre con un libro sotto mano.

Mikasa,sorella adottiva di Eren è una ragazza riservata,capelli corvini e occhi blu notte; indossa sempre una sciarpa rossa che gli ha regalato il fratello.

Entriamo in classe e mi siedo vicino alla finestra, aspettando l'inizio delle lezioni.

[Skip time]

Finite le lezioni mi incammino verso la pasticceria dove ho prenotato la torta per il compleanno di (n/f/s).

È semplice: pan di spagna, rifiniture bianche con una scritta che diceva <Buon compleanno (n/f/s)>.

Gli sarebbe piaciuta di sicuro.

È sera, il sole era già tramontato ed io sono quasi arrivata a casa quando noto in mezzo alla strada una folla radunata in un unico punto.

Spinta dalla curiosità ,mi avvicino anche io...

Se solo non lo avessi fatto....

Quello che vedo mi paralizza:

La macchina di (n/f/s) contro un camion.

È successo di nuovo....

Il corpo di mio/a fratello/sorella che veniva portato via dai medici sotto un lenzuolo insanguinato.

Non ho potuto fare niente.....

La gente che bisbiglia cose del tipo:

-il camion gli/le è venuto a dosso -

-non c'era nessuno al volante del camion -

-è morto/a sul colpo -

-Non aveva una sorella?-

- adesso che cosa farà?-

Perché a me?...

Non riesco a capire niente, è tutto ovattato, la vista offuscata, mi sento confusa,impaurita e paralizzata allo stesso tempo.

Prima i miei genitori e adesso...

Mi cade la torta a terra mentre migliaia di lacrime salate ormai solcano il mio viso, ma non mi importa.

Ero sola.

~ıňňѧmoяѧţѧ Ԁı uň ɢѧţţo яѧňԀѧɢıo~ ||ʟєνı × яєѧԀєя||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora