"L'amico immaginario." ( Parte 2 )

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I due entrarono in casa; Nino batteva i denti per il freddo.
Laura portò il piccolo in bagno, accese una stufetta per riscaldare ulteriormente l'ambiente, aprì il rubinetto dell'acqua calda per riempire la vasca e spogliò il bambino che indossava la roba bagnata.
"Papà è andato a prendere delle pizze." Laura informò il figlio.
"Yuhuuu!" urlò il bambino, immergendosi nell'acqua calda, piena di bolle.

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I tre consumarono la cena in pigiama, pronti per andare a riposare.
Laura accompagnò Nino nella sua camera:
"Ti piace?" gli chiese.
Il bambino si guardò attorno molto soddisfatto.
Le pareti erano di un celeste chiaro, il soffitto blu era costellato di stelle, pianeti, lune, fluorescenti; sua mamma aveva spento le luci per mostrarglieli.
Il letto era ad una piazza e mezza in modo che sua madre potesse comodamente sdraiarsi accanto a lui sinché si addormentava.
Sul cuscino lo attendevano tre pupazzi: erano Qui, Quo e Qua, i suoi peluches preferiti.
Nino si addormentò quasi subito con sollievo di Laura, la quale già aveva dato per scontato che avrebbe passato la notte con suo figlio, tanto si sentiva esausta.

***

Due del mattino:

Laura si svegliò per andare in bagno; di ritorno si affacciò nella camera del figlio e notò subito un cambiamento di temperatura.
Faceva freddo, si diresse verso il letto ma nella semioscurità notò alla sua sinistra, un'ombra.
Una piccola sagoma scura accanto alla finestra aperta.
"Nino!" esclamò, correndo a chiudere le imposte da cui entrava l'aria gelida.
Il bambino pareva essere in trance, era rigido e freddo.
Laura lo prese tra le braccia, con un calcio chiuse la porta della stanza alle sue spalle e si recò nella sua camera.
Mise il piccolo al centro del letto, tra lei e suo marito, sotto le coperte, entrambi lo massaggiarono per riscaldarlo.
"Stavo giocando con Fluc!" disse con voce assonnata.
"Amore, stavi sognando... Come sei gelido!" replicò lei.

***

24 Dicembre:

Il mattino seguente, mentre Nino dormiva tranquillo nel letto matrimoniale, i due coniugi erano nella camera del figlio cercando di risolvere il problema occorso durante la notte.
"Capita ai bambini che per lo stress di una situazione nuova diventino dei sonnambuli... Laura, io ho pensato di fare così: la sera togliamo la maniglia dalla finestra così non potrà aprirla e potremo dormire tranquilli. Che ne dici?"
"Sì Pietro, mi pare un'ottima soluzione."
La giornata passò molto lietamente; Laura dedicò tutto il suo tempo a Nino: addobbarono insieme l'albero di natale in salone, posero i pacchi regalo attorno ad esso, giocarono con la neve in giardino sotto il sole, prepararono le lasagne al forno.
Pietro rimase tutta la giornata nello studio a pianificare il suo lavoro che, a causa del trasferimento, aveva trascurato.
I doni vennero aperti alle dieci di sera; la giornata per Nino era stata intensa e moriva in piedi dal sonno.
Si addormentò sul tappeto con in mano i nuovi cartoni in DVD ed un videogioco.
Il papà lo prese tra le braccia e lo portò in camera, lasciò la porta spalancata e ritornò in salone da sua moglie.
Passò un'oretta, i coniugi stavano guardando un film a volume basso, quando sentirono bussare e bussare ripetutamente.
I due si guardarono.
Il rumore pareva provenire dalla cameretta di Nino.

"Racconti del terrore."  #1 in BRIVIDO #1in SHIVER #1in ORRORE #1 in SHORT Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora