Io tornai a distendermi sul letto.
Rimanemmo in silenzio, ognuno a seguire il filo dei propri pensieri.
Io mi sentivo strano, non so come esprimere ciò che provavo.
C'era un odio ben radicato in me che non avevo mai provato prima per Roberto ed Isabella, forse era stato il pensiero che io giacevo svenuto e loro due erano rimasti soli, a farmi sentire tale.
Finalmente mia moglie annunciò che la cena era pronta e mi chiese se me la sentivo di mangiare giù o se preferivo che mi cenare in camera.
Una voce dentro me urlava piena di rabbia:
"Non lasciarli soli!"
"Scendo in cucina Isabella."
Mi alzai, i due mi guardarono atterriti.
"Ti senti bene Vittorio?" il mio amico chiese con molta preoccupazione.
"Mai sentito meglio!" gli risposi e mi guardai allo specchio: il lume illuminava un viso livido... Anch'io ebbi paura di me stesso, eppure mi sentivo bene oltre quella forte rabbia che pareva dilaniarmi il cuore.
Ciò che ricordo fu che mi sedetti a tavola con loro due e poi tutto è oblio...
Mi pare di galleggiare per aria da diversi giorni alla ricerca di qualcosa.
Sono morto?
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"Racconti del terrore." #1 in BRIVIDO #1in SHIVER #1in ORRORE #1 in SHORT
HororSi tratta di una mia personale raccolta di racconti di fantasmi. ( Stile Gotico, quello che adoro. ) Un quaderno pieno di storie inventate da me nel corso degli anni, con la speranza un giorno, di poter avere qualcuno che le leggesse con piacere. ...