Mi sveglio di soprassalto: la televisione è spenta e le cuffie appoggiate sul tappeto, accanto al divano.
Guardo l'orologio appeso al muro: sono circa le 6:30 del mattino.
Dopo quest'altra notte agitata mi sento spossato; il mio cellulare è di sopra, in camera, tra qualche minuto l'allarme suonerà.
Chiudo gli occhi e mi giro dall'altro lato, sono tentato di restare a casa a dormire e saltare un giorno di lavoro.
Dovrei disdire alcuni appuntamenti e poi, non so perché, mi viene in mente Stefania: ho voglia di vederla.
Ieri sera ho messo il telefono in modalità aereo perché non desideravo essere disturbato in alcun modo, ora, invece, sento la necessità di stare in compagnia, sì, ma solo della mia amica.
È la prima volta che vedo Stefania sotto questa luce.
Vivo da solo, l'anno scorso Lara (la mia ex fidanzata) ed io, ci siamo lasciati, così sono tornato ad abitare nel mio paese d'infanzia, nella casa che ho ereditato dai miei genitori.
Salgo in camera, disattivo la sveglia e la modalità aereo; mi connetto ad internet e, uno dietro l'altro, mi giungono vari messaggi, come una valanga si susseguono suoni differenti.
Do un'occhiata veloce per controllare se c'è alcun comunicato da parte di qualche cliente, agli altri risponderò più tardi.
Apro le persiane e mi ritrovo nel bel mezzo di una fitta nebbia.
"Bene!" penso "Un altro motivo per restare tranquillo a casa." e poi sbuffo perché so già che andrò a compiere il mio dovere di lavoratore.
***
Dopo mezz'ora mi accingo a salire nell'auto, pare che la nebbia si sia leggermente diradata, l'ambiente circostante si presenta dietro una patina lattiginosa.
Mentre proseguo verso il bar, scorgo camminare lungo il marciapiede, Emiliana con le gemelle.
Accosto la macchina e abbasso il finestrino:"Salve, passo davanti alla scuola, posso darvi un passaggio se volete."
La donna si ferma e mi guarda, mi riconosce e sorridendomi, accetta.
Le bambine si accomodano nel sedile posteriore, io mi giro e le saluto; mi sorridono e resto incantato ad ammirare quegli occhi stupendi, hanno un gran carisma, una bellezza diafana e delicata.
Emiliana mi chiede di raccontarle ciò che è accaduto durante la notte.
"Eravamo a casa di amici e quando siamo rincasati, abbiamo visto gente per strada; non conoscendo nessuno, non abbiamo potuto informarci."
Le racconto in poche parole, ciò che è successo; il tragitto è breve e sono già arrivato davanti al cancello della scuola.
Le tre ospiti scendono dal veicolo, ringraziando cortesemente.Io proseguo verso il bar; di nuovo quella sensazione di oppressione, non riesco a capire cosa mi turbi ogni volta che incontro questa famiglia.
NdA:
Giuliano ha ragioni fondate di sentire questa angustia; il suo inconscio ha registrato qualcosa di terrificante, sia in questo capitolo che nel 4°, solo che non è ancora consapevole a livello conscio di questo particolare.
Tu cosa ipotizzi, quale potrebbe essere la causa del suo sconcerto?
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"Racconti del terrore." #1 in BRIVIDO #1in SHIVER #1in ORRORE #1 in SHORT
TerrorSi tratta di una mia personale raccolta di racconti di fantasmi. ( Stile Gotico, quello che adoro. ) Un quaderno pieno di storie inventate da me nel corso degli anni, con la speranza un giorno, di poter avere qualcuno che le leggesse con piacere. ...