29: "Presenze ."

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"Ti vengo a prendere in macchina fra un'ora, vieni  con me al cimitero così me ne parlerai di persona. " propose Laura.

"Okay." rispose Andrea "Faccio colazione e mi preparo."

I due erano fermi davanti la foto di Elisa; sembrava fossero passati secoli dall'ultima volta in cui erano stati lì.

Entrambi avevano finto che non fosse  mai successo nulla, ma la paura di rimanere imprigionati in una fitta nebbia faceva sì che stessero con i sensi all'erta, pronti alla fuga.

Per quale motivo queste anime cercavano aiuto? Avevano a che fare con Elisa oppure erano spiriti  che vagavano nel cimitero? Tante domande, nessuna risposta.

Laura porse ad Andrea il mazzo di rose che teneva tra le mani ed afferrò il vaso con i fiori appassiti.

"Vado a buttarli." disse ed uscì diretta verso il luogo in cui c'erano i bidoni della spazzatura.

Il ragazzo si accomodò su una sedia, poggiò le rose sulle gambe e ritornò con la mente indietro nel tempo,  ricordando i giorni di scuola vissuti con Elisa.

Dopo un paio di minuti intravide l'amica che passava davanti la cappella, era in compagnia di una donna vestita di nero.

"Torno subito!" lo avvertì e proseguì oltre.

"Scusami" esordì lei, entrando con il vaso pieno di acqua.

"Ho accompagnato quella signora, era molto provata. Mi ha raccontato di avere una figlia che è morta circa sei mesi fa. Non ho capito bene quale infermità avesse e non ho osato chiederle delucidazioni. Povera ragazza, aveva la mia età!".

Sospirò:

"Tutti abbiamo le nostre croci." aggiunse, carezzando la foto della sorella.

Dispose i fiori nel vaso, non c'era nient'altro da fare e propose all'amico di seguirla a casa.

I  due giovani erano accomodati sul divano a bere del tè; Andrea estrasse il cellulare di Elisa, le mostrò il sito di Wattpad e cercò il libro de "Il cappuccino."

Lesse l'introduzione:

"Questo libro non è adatto ai malati di cuore. Scriverò vari capitoli in cui descriverò con crudezza diversi modi di morire. Tu lettore, dovrai votare solo quello che più ti ha scosso. "

"Basta per favore! Mi fanno troppa paura le storie horror!"supplicò la ragazza.

"Neanche io sono contento di leggere quest'opera però il  primo capitolo era così simile alla mia esperienza! Sono curioso di leggere il seguito. Me lo lasci ancora il cellulare?"

"Si."

"Grazie, questa volta non lo terrò sul mio comodino quando mi metterò a letto."

Il ragazzo raccontò dell'esperienza spaventosa che aveva vissuto quella notte, Laura  stringeva le braccia attorno il  suo busto, aveva la pelle d'oca.

Andrea teneva la testa girata di lato a guardare l'amica quando vide con la coda dell'occhio qualcuno, passare nel corridoio.

"Salve!" salutò.

Il viso di Laura era perplesso.

"Tua madre!" disse lui.

"Non dovrebbe esserci nessuno in casa oltre noi due... Andiamo a controllare!" esclamò allarmata.

"Racconti del terrore."  #1 in BRIVIDO #1in SHIVER #1in ORRORE #1 in SHORT Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora