44: " Addio Marta."

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Il mattino presto, prima di recarsi all'università, Laura informò i ragazzi del gruppo ed Andrea, della sua investigazione notturna.

Quel pomeriggio, Andrea raggiunse Laura in chiesa e partecipò alla messa.

Alla fine della funzione il ragazzo fu presentato a Gabriella e alla mamma di Marta che li ringraziò per la loro presenza e si offrì di accompagnarli in macchina fino al cimitero.

Andrea era curioso e al contempo timoroso di andare a vedere la tomba della ragazza.

Anche lui aveva passato la notte a pregare sino a crollare addormentato.

Durante il breve tragitto che fecero in auto, Gabriella si addormentò, si svegliò di soprassalto quando la donna spense il motore nel parcheggio.

"Ho sognato Marta!" esclamò " Era avvolta da una luce accecante e sorrideva. Mi ha detto: " Grazie. " e l'ho vista scomparire nella luce. Era così bella!" disse guardando Ada negli occhi.

"É venuta a dare l'ultimo saluto." La signora parlò con voce tremante per l' emozione.
"Grazie Laura, mia figlia era un'anima in pena, ora che ha ottenuto la messa può finalmente riposare in pace." scoppiò a piangere ed abbracciò forte, la giovane.

Nel momento in cui Andrea si trovò davanti alla foto della ragazza sorridente, fu percorso da brividi; sì, era proprio lei l'ente che le era apparso, non ebbe alcun dubbio. Prima di allontanarsi con l'amica ed andare a trovare Elisa nella sua cappella, le dedicò una preghiera.

"Pare che tutto si stia risolvendo nel migliore dei modi." constatò Laura, mentre si incamminavano.

"Ho raccolto le prove per eliminare il libro. Ho trovato Marta e le preghiere le hanno permesso di raggiungere la luce... Adesso Elisa dovrebbe riposare in pace e chissà, pure quelle ombre nascoste dalla fitta nebbia che, insieme a mia sorella, mi chiedevano aiuto."

Anche Andrea si sentiva sollevato; per la prima volta, dopo la morte della sua compagna di classe, si addormentò sereno.

Un pianto sommesso risvegliò il ragazzo che, d'istinto, guardò la sveglia: 3:09.

Elisa era ritta, accanto al suo letto, lo guardava piangendo:

"Perdonami Andrea." gli disse di nuovo.

Il ragazzo si portò la mano alla gola per afferrare la croce ma non la trovò; ricordò di aver dato la collana a Laura, affinché la proteggesse.

La figura del fantasma della ragazza retrocedette in un angolo buio della stanza, fluttuando; lui non riusciva più a vederla ma udiva ancora i suoi singulti.

All'improvviso apparve Marta, con un balzo felino era saltata sul suo letto; il suo sguardo demoniaco lo aveva ipnotizzato, paralizzandolo.

Si avvicinò camminando carponi su di lui, pose la mano sul suo petto, il ragazzo sentì un dolore acuto: le lunghe dita avevano attraversato le costole ed ora gli avevano artigliato il cuore, stringendolo sempre più sino ad impedirgli di battere.

"Racconti del terrore."  #1 in BRIVIDO #1in SHIVER #1in ORRORE #1 in SHORT Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora