"Apparizioni."

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Non so chi ringraziare se sono ancora qui, viva e vegeta, a raccontare la mia storia.
Era un gelido mattino d'inverno, era caduta la neve sui monti, sulle pianure; il piccolo paesino pareva un presepe.
Era ricominciato da poco a nevicare, mia madre ed io, eravamo in casa, occupate nelle faccende domestiche e a preparare il pranzo.
Qualcuno bussò con veemenza all'uscio di casa; aprii e, scrollandosi i fiocchi di neve dal mantello, la mia amica Rosa, entrò trafelata.
Era rossa in viso e non riusciva nemmeno a parlare per l'affanno.
"È successo qualcosa?" le chiesi, preoccupata.
Mi prese la mano tirandola a sé: dovevo seguirla.
Indossai il cappotto e chiamai mia madre per avvertirla che andavo via.
"Anche tua madre!" esclamò Rosa.
Nell'arco di cinque minuti eravamo tutte e tre, di corsa, verso la casa della mia amica.
Mi chiedevo chi stesse male, Rosa ci distaccò di un bel pezzo di strada, la vidi entrare nella sua casa.
Quando raggiungemmo l'abitazione, bussammo alla porta.
La mia amica aprì l'uscio.
"Entrate, come state?"
"Cosa è successo?"
"Va tutto bene, cosa dovrebbe essere successo?"
"Ci hai fatto correre sin qui e ci dici che non è successo niente?"
"Io? Non mi sono mossa da casa e non ho mandato nessuno a chiamarvi!"
Dopo quella corsa avrebbe dovuto avere il fiatone come noi, invece parlava tranquillamente, senza ansimare.
Iniziammo a litigare, la accusai di averci fatto uno scherzo di cattivo gusto, spaventandoci.
Rosa  più che arrabbiata era dispiaciuta di questo equivoco, non riusciva a spiegarsi cosa fosse successo, ribadendo di non essersi mai mossa da casa.
Quando mia madre ed io rincasammo, fummo spettatrici di un evento agghiacciante: il tetto della casa, sotto il peso della neve, era crollato.
Rosa ci aveva salvato la vita o meglio, forse  Dio, un angelo o uno spirito.

EPISODIO TRATTO DA UNA STORIA VERA.

"Racconti del terrore."  #1 in BRIVIDO #1in SHIVER #1in ORRORE #1 in SHORT Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora