Marcella spense la videocamera.
Sentì ansimare suo cugino, ancora steso sul pavimento.
Si inginocchiò di fianco a lui.
Antonio sbarrò gli occhi guardandosi intorno terrorizzato.
"Sei al sicuro!" esclamò la ragazza, felice del fatto di vederlo di nuovo cosciente.
"Li hai visti pure tu? Dove sono ora?"
"Li ho solo sentiti... Ho chiuso la porta, volevano entrare..."
Entrambi rimasero in silenzio ad ascoltare.
"Pare siano andati..." azzardò Marcella " Com'erano?"
"Spaventosi. Un monaco penzolava da una corda , due avevano la testa quasi del tutto staccata dal collo, un altro pareva consumato dalle fiamme... Ho sentito terrore puro!"
"Andiamo via da qui!" lo supplicò la cugina, non avrebbe dovuto chiederglielo; era stata fortunata a non aver visto quelle apparizioni.
Antonio si tirò su.
Dal basso provenivano di nuovo le voci che intonavano un canto gregoriano.
I due ragazzi si affacciarono a guardare in giardino: intravidero la processione di frati.
Colui che guidava la fila, tenendo la croce in mano, pareva guardare verso la loro finestra; poi il corteo proseguì, nuovamente diretto verso il portone della chiesa.
"Scendiamo!" ordinò Antonio.
Marcella stringeva forte la mano del cugino.
"Quando giacevi svenuto, loro battevano dietro la porta ed urlavano: -Aiutateci! Aiutateci! - Cosa possiamo fare per loro?"
"Ci stanno mostrando la via... Dobbiamo andare in chiesa: lì troveremo la soluzione."
I due giovani entrarono nel tempio e scorsero i frati che parevano sparire in un punto della navata laterale, come se scendessero delle scale per andare nel sottosuolo.
Quando anche l'ultimo fantasma sparì, i ragazzi si avvicinarono.
Adesso il canto pareva provenire da sotto il pavimento.
Antonio scostò la tendina cremisi ed aprì la porticina per entrare nel confessionale.
Le lampadine illuminarono l'interno:
"Non posso crederci! Marcella, vieni a vedere!"
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"Racconti del terrore." #1 in BRIVIDO #1in SHIVER #1in ORRORE #1 in SHORT
HorrorSi tratta di una mia personale raccolta di racconti di fantasmi. ( Stile Gotico, quello che adoro. ) Un quaderno pieno di storie inventate da me nel corso degli anni, con la speranza un giorno, di poter avere qualcuno che le leggesse con piacere. ...
