Capitolo 23

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Mi sveglio di soprassalto e vedo Stefania seduta accanto al mio letto. Cerco di alzarmi ma lei me lo impedisce  mettendo le mani sulle mie spalle e mi dice di restare tranquillamente sdraiato.

Sento un allarme suonare di nuovo, non riesco a capire se si tratti di un sogno o è la realtà.

"Mi dispiace, mi sono addormentato; siamo ancora in tempo per andare al cinema?" le chiedo.

"Quello era tre giorni fa." mi risponde lei, con le lacrime agli occhi.

"Non capisco." replico e intanto mi guardo attorno e mi rendo conto di non essere nella mia camera da letto.

"Dove mi trovo?" chiedo.

"Non ti preoccupare." mi carezza i capelli "Adesso va tutto bene." mi risponde, poi si volta a guardare la donna vestita con l'uniforme bianca che è appena entrata.

"Buonasera, ha bisogno?"  chiede, mentre stacca il campanello che Stefania aveva azionato per chiamarla: è un'infermiera.

"Si è svegliato!" esclama Stefania.

"Vado subito ad avvertire il medico." la donna risponde sorridendo.

"È un ospedale." esclamo, alquanto confuso.

"Non ricordi nulla?" domanda lei.

"Mi pare di aver sognato che eri nella mia camera da letto con altre persone, poi non ricordo più niente. Cosa è successo?"

"Sei stato in coma per circa tre giorni... Ma ora cerca di riposare, è arrivato il dottore" mi dice lei, allontanandosi da me.

"Fuori ci sono i tuoi amici che aspettano di vederti. Noi ci vediamo domani sera."

Mi fa l'occhiolino e scappa via, saluta il personale medico mentre raggiunge la porta e la chiude alle sue spalle.

"Racconti del terrore."  #1 in BRIVIDO #1in SHIVER #1in ORRORE #1 in SHORT Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora