" La chiesa dissacrata. " ( Parte 4 )

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Era una ragione valida perché io, innocente bambino - che amava quell'uomo più che sua madre, di uno scorato affetto filiale - dovessi pagare per gli errori di lei?
Lui la amava di un amore cieco ed appassionato, era disposto a dimenticare ma io ero l'incarnazione della colpa e sfogava senza tregua, contro di me la sua ira che il solo guardarmi, gli suscitavo.
I primi anni probabilmente non sapeva, poiché ero l'idolo dei suoi occhi, solo quello mi è rimasto, l'unico ricordo  bello di lui perché dopo...
Io tramai di fare una passeggiata in giardino con mio fratello il giorno della festa di...c'erano tanti invitati ed approfittai della confusione per sgattaiolare via, mano nella mano con Lucio.
Lo portai nel boschetto e lì, lo presi a sassate finché non fui sicuro di averlo ucciso; mi strappai gli abiti e mi rotolai
per terra, sbattei gambe e braccia contro i tronchi, mi graffiai il viso passando vicino a dei rami, sanguinante e pieno di lividi sarei stato convincente.
Corsi a casa, raccontai di uomini presenti alla festa che ci avevano avvicinati ed avevano tentato il rapimento; io però ero riuscito a scappare.
Diedi indicazioni per il boschetto...
Il corpo di Lucio non fu trovato.
Iniziai a vivere con l'angoscia di vederlo tornare a casa e di essere scoperto davanti a tutti.
Di notte facevo gli incubi; le mie urla :"No! No!"  rendevano verace  la mia versione dei fatti, come se ogni volta che mi addormentavo, rivivessi in sogno il rapimento.
Passarono gli anni, mio padre non parlò più con me, non si rassegnò mai al pensiero di poter ritrovare vivo il suo figlio prediletto.
Non un minimo rimprovero, solo indifferenza e la cosa mi faceva ancora più rabbia...
Il fantasma di Lucio era inaccessibile alla mia vendetta.
Avrei preferito vivere senza un padre e desiderarlo, piuttosto che averlo e sentirmi rifiutato per una colpa di cui ero stato vittima.
Quanto ho sofferto!
Neanche sul suo letto di morte ebbe per me, che lo avevo sempre amato sinceramente, parole di conforto.
Ma il tempo, se non leniva quella  mia sofferenza, mi offriva una bella e devota moglie e due splendidi bambini.
Mi recai presso questo paese per passare il periodo che va da aprile a settembre.
Lucio ormai non esisteva più nella mia mente e la mia coscienza era tranquilla.
Il fato operò in modo tale da farci incontrare.

"Racconti del terrore."  #1 in BRIVIDO #1in SHIVER #1in ORRORE #1 in SHORT Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora