Capitolo 6

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Rimango disteso nel letto, ascoltando con attenzione il suono che proviene dalla zona superiore, per classificarlo.

Mi pare si tratti di un quadrupede, non può essere un gatto perché tra la mia camera da letto ed il tetto, c'è la mansarda; il rumore è provocato da zampe poderose, appartenenti ad un grosso animale, riesco a percepire molto bene i suoi movimenti.

Un felino provocherebbe un suono talmente lieve che probabilmente, a causa della stanza che mi separa dal tetto, non riuscirei a sentire distintamente.

"E se invece si tratta di un uomo che, carponi, si sposta sulla mia casa?" ipotizzo.

Un forte rumore in giardino, mi fa sussultare: sembra che il mio bidone della spazzatura sia stato colpito e buttato a terra.

L'adrenalina comincia a scorrere nelle mie vene; mi alzo di scatto e mi dirigo verso la scala che porta al pianterreno, per controllare cosa sta succedendo all'esterno.

Mentre scendo i gradini, sento che i cani del vicinato e dintorni, cominciano ad abbaiare furiosamente.

Raggiungo il camino ed afferro l'attizzatoio; per strada si odono le urla lancinanti di un cane: sembra che qualcuno lo stia seviziando.

Le altre bestie, ora, ululano e guaiscono, spaventate.

Non posso indugiare, devo porre termine a questo supplizio.

Apro l'uscio di casa e mi ritrovo nella completa oscurità.
Nelle case l'elettricità c'è ancora, vedo le luci accese nei dintorni, siamo tutti svegli a causa del baccano.

I lampioni della via, invece, sono spenti; il cielo limpido è stellato. Non avevo mai visto la volta celeste così piena di astri, da quando vivo in questa casa.

I lamenti della povera bestia mi fanno dimenticare l'ipotetica presenza di un malintenzionato nel mio giardino.

Rientro e mi dirigo in cucina, apro l'ultimo cassetto del mobile per recuperare una torcia elettrica - che conservo insieme ad una candela e dei fiammiferi - e con questa in una mano e l'attizzatoio nell'altra, corro in strada.

Sento delle voci attorno a me, anche i miei vicini sono scesi in strada.

Il mio fascio di luce illumina, a pochi metri da me, due occhi rossi.

"É un lupo!" esclamo ad alta voce, molto stupito.

Questo mi volta le spalle e fugge. Punto la torcia in lontananza, si intravedono due sagome scure che in pochi attimi si confondono con il buio.
Mi chiedo se ci siano altri lupi nei dintorni.

Mi inginocchio accanto al pastore tedesco, noto subito che ha la gola squarciata, è il cane della famiglia che abita nella villetta a destra, di fianco alla mia casa.

Si riaccendono i lampioni.

Il suo padrone si avvicina a me, chiama il cane per nome.
L'animale ha lo sguardo vitreo; l'uomo lo prende tra le sue braccia, sembra un pupazzo di stoffa cui sia stata tolta l'imbottitura.

La bestia ha solo ossa e pelliccia, sembra che il suo interno sia stato svuotato.

"Racconti del terrore."  #1 in BRIVIDO #1in SHIVER #1in ORRORE #1 in SHORT Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora